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NBA, Giannis Antetokounmpo si arrabbia con gli addetti 76ers: lancia via la scala. VIDEO

NBA

Gara difficile per il n°34 greco dei Bucks, uscito sconfitto nonostante i 25 punti, 14 rimbalzi e 4 assist con 10/22 al tiro a referto. È un’altra però la percentuale a pesare sulla sua prestazione: il misero 4/15 raccolto in lunetta, sommerso dai fischi del pubblico di Philadelphia riuscito a destabilizzarlo. Per questo Antetokounmpo è rimasto in campo dopo il match, a provare i liberi mentre gli addetti dei 76ers provavano a sistemare. Gesto non piaciuto a Giannis, scagliatosi contro un addetto e la sua scala

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Post partita incandescente a Philadelphia, con Giannis Antetokounmpo protagonista anche dopo il ko di Milwaukee sul parquet del Wells Fargo Center - impegnato a provare i liberi dopo una serata terribile in lunetta chiusa con un misero 4/15 a cronometro fermo che è stata una delle ragioni della sconfitta Bucks. La sua presenza in campo dopo la sirena finale però non era del tutto gradita, come dimostrato dall’atteggiamento assunto da Montrezl Harrell e dagli addetti Sixers chiamati a sistemare il campo. Il gesto che ha scatenato l’ira funesta non del pelide Achille, ma del suo connazionale discendente di origini nigeriane, è quello del giocatore di Philadelphia - transitato sotto canestro mentre Antetokounmpo si esercitava ai liberi e che, una volta avvicinatosi a prendere il rimbalzo, non ha voluto più ridare il pallone indietro all’avversario. “Non sei mica nella tua fot***a Milwaukee, porta il tuo c**o fuori da questa arena”, le parole pronunciate da Harrell secondo The Athletic. Non solo: Jordan Love, membro dello staff Sixers, ha aggiunto che Antetokounmpo non era autorizzato a lavorare sul parquet dopo la gara.

Antetokounmpo però non si è arreso, anzi: rientrato negli spogliatoi, poco dopo si è ripresentato sul parquet con due palloni in mano, provando a tirare nonostante un addetto avesse piazzato una scala sotto canestro. Giannis ha chiesto due volte di rimuoverla, ma di fronte ai rifiuti dell’assistente, ha deciso di fare da sé scagliandola via per dimostrare quali fossero le sue intenzioni. “Non ho provato in alcun modo a mancare di rispetto agli altri”, spiega poi Antetokounmpo un’ora dopo l’incidente. “Credo soltanto che alcune persone non abbiano rispettato la volontà di un giocatore di lavorare più del previsto: credo sia non professionale togliere il pallone a chi sta giocando, intimargli di andarsene via o cose del genere. O pensare di risolvere il problema mettendo una scala davanti al canestro per impedirmi di tirare: siamo pagati per fare il nostro lavoro, non è questione di forma. Siamo pagati”. A provare a fare da paciere poi c’ha pensano - invano - Thanasis Antetokounmpo, anche lui arrivato allo scontro verbale con Harrell in quella che non sarà una lite che finirà presto nel dimenticatoio.

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