
NBA, i risultati di oggi: Embiid batte Giannis, Boston 9 in fila, Lakers e Warriors ok
Philadelphia ferma Milwaukee grazie a un super Embiid, che vince il duello con un Antetokounmpo in crisi ai tiri liberi. Ne approfitta Boston che vince a New Orleans e si prende il primo posto a Est, mentre Cleveland ha bisogno di due tempi supplementari per superare Charlotte. Booker segna 49 punti ma Phoenix deve arrendersi ai Jazz trascinati dai 38 di Markkanen (massimo in carriera), Doncic firma la 50^ tripla doppia in carriera. Golden State ritrova il sorriso, i Lakers battono Detroit

WASHINGTON WIZARS-MIAMI HEAT 107-106 OT | Bradley Beal segna 27 punti, Kristaps Porzingis ne aggiunge 20 con 17 rimbalzi e così gli Wizards si prendono il successo in volata all’OT al termine di un tempo supplementare chiuso sul 3-2 dai padroni di casa: decisivo il libero a bersaglio di Kyle Kuzma a 170 secondi dall’ultima sirena - in un match per lui da 21 complessivi - ultimo punto di una gara poi costellata soltanto di errori al tiro nel finale
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Miami però ha poco da recriminare vista la lunga lista d’assenza: privi di Jimmy Butler, Tyler Herro e Bam Adebayo, gli Heat si aggrappano ai sette giocatori a disposizione (costretti a mandare in panchina anche Gabe Vincent, fuori per un infortunio al ginocchio, pur di soddisfare i requisiti NBA che prevedono almeno 8 giocatori tra titolari e riserve). Alla sirena finale Kyle Lowry, che resta in campo 51 minuti, chiude in tripla doppia con 24 punti, 10 rimbalzi e 15 assist
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CHICAGO BULLS-ORLANDO MAGIC 107-108 | I Magic vanno avanti anche di 19 lunghezze nel terzo quarto, ma sprecano tutto il vantaggio e a 12.2 secondi dalla fine sono sotto di 2 con due tiri liberi a disposizione per Nikola Vucevic per chiudere i conti. Il grande ex di serata però li sbaglia entrambi e Jalen Suggs ne approfitta per segnare una tripla assurda a 4 secondi dalla fine, regalando a Orlando la prima vittoria in trasferta dopo sei sconfitte in fila. Sono 21 i punti dell’altro ex Wendell Carter Jr., 20 quelli di Suggs e Franz Wagner
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DeMar DeRozan ha provato a lanciare da metà campo la sua ultima preghiera che però non è stata esaudita, concludendo così in maniera amara una serata da 41 punti senza riuscire a evitare la quarta sconfitta in fila dei Bulls. Terribile soprattutto la serata di Zach LaVine, autore di appena 4 punti con un inguardabile 1/14 al tiro, mentre la doppia doppia da 14+16 di Vucevic non lo salva dai due errori pesantissimi dalla lunetta
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HOUSTON ROCKETS-INDIANA PACERS 91-99 | Anche senza coach Carlisle in panchina per tutta la ripresa (espulso per proteste all’intervallo), Indiana si prende la terza vittoria in fila grazie ai 19 punti di Tyrese Haliburton, ai 17 di Myles Turner e ai 10 con 18 rimbalzi (massimo in carriera) di Jalen Smith. Houston, avanti anche di 20 lunghezze in avvio, crolla nel match in cui segna meno punti in stagione, tira peggio dal campo (33.7%), dall’arco (21.4%) e distribuisce meno assist (15). Una gara da dimenticare, nonostante i 24 punti di Eric Gordon
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CLEVELAND CAVALIERS-CHARLOTTE HORNETS 132-122 2OT | Collassati nel quarto periodo, i Cavs reggono negli ultimi 10 minuti e portano a casa un successo che speravano potesse essere più semplice. Cleveland infatti brucia 10 lunghezze di vantaggio negli ultimi 52 secondi, incassando 4 triple in meno di un minuto dagli Hornets - l’ultima delle quali firmata Terry Rozier (28 con 5/18 dall’arco) fuori equilibrio a 1.1 secondi dalla sirena; autore anche dell’errore al termine del primo supplementare che ha portato poi il match al secondo overtime
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Protagonisti assoluti in casa Cavs il binomio Garland-Mitchell: il primo chiude con 41 punti, 16/26 al tiro, 6 assist e poi i massimi in carriera in positivo (5 recuperi) e negativo (8 palle perse), ma il +23 di plus/minus racconta bene la sua resa; il secondo ne aggiunge 34 con 11/22 dal campo, a dimostrazione della forza e delle alternative di Cleveland. Decisivo anche Jarrett Allen: 8/11, 20 punti, 12 rimbalzi e 4 stoppate al fianco di un Evan Mobley da 21 on 18 rimbalzi e 5 assist
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Niente da fare invece per Charlotte, che incassa la decima sconfitta nelle ultime 11 gare, nonostante un Kelly Oubre Jr. da 34 punti con 12/20 al tiro e 5 triple a bersaglio, a cui si aggiungono i 28 di PJ Washington e i 13 del rientrante Gordon Hayward - assente nelle ultime otto gare causa infortunio e arrugginito al tiro come dimostra il 5/14 da campo. Niente LaMelo Ball invece, fermato dalla ricaduta del problema alla caviglia che lo terrà fuori per qualche altra partita
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PHILADELPHIA 76ERS-MILWAUKEE BUCKS 110-102 | La rotazione ridotta e gli infortuni non fermano i 76ers che si prendono con merito un successo sui Bucks nonostante Tyrese Maxey (24 punti con 9/12 al tiro) sia costretto a lasciare il match all’intervallo lungo per un infortunio alla caviglia subito involontariamente a seguito di una penetrazione al ferro. Niente da fare per Milwaukee, che affonda nonostante un Giannis Antetokounmpo da 25 punti e 14 rimbalzi in enorme difficoltà dalla lunetta - 4/15 a cronometro fermo, bersaglio da fischi del pubblico di Philadelphia
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Soltanto applausi dal pubblico invece per Joel Embiid, trascinante nella ripresa e autore di un’altra super prestazione in questo periodo clamoroso di forma per lui: 32 punti con 12/26 al tiro, 11 rimbalzi, 8 assist, 3 stoppate e tutte le giocate decisive nel finale, con i Sixers che raccolgono anche in uscita dalla panchina i 17 punti Georges Niang (4/8 da tre punti) e i 15 di Shake Milton (+17 di plus/minus)
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NEW ORLEANS PELICANS-BOSTON CELTICS 109-117 | Continua ininterrotta la marcia dei Celtics, che a New Orleans partono forte (10 triple nel 1° quarto, record di franchigia eguagliato) rimangono avanti dal primo all’ultimo minuto e conquistano la nona vittoria consecutiva, prendendosi 1.5 partite di vantaggio sui Bucks in vetta all’Est. Per una volta Tatum stecca (6/18 al tiro, pur con 19 e 10 assist) e a farne le veci sono Brown (27 e 10 rimbalzi) e White (26 e 6 triple), mentre ai Pelicans non bastano i 25 di Ingram per evitare il primo ko dopo 3 vittorie in fila
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MEMPHIS GRIZZLIES-OKLAHOMA CITY THUNDER 121-110 | Jaren Jackson Jr. segna 25 punti e raccoglie 12 rimbalzi nel successo sui Thunder, decisamente più convincente rispetto all’esordio: è lui a guidare i Grizzlies contro un Josh Giddey da 20 punti e 11 assist e i 16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist di Jalen Williams. Brutta prestazione invece per SGA, che chiude con 15 punti e 6/18 al tiro. La brutta notizia per i padroni di casa invece è un’altra: il problema alla caviglia che ha fermato Ja Morant nel finale di un match da 19 punti, 11 assist e 7 rimbalzi
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DALLAS MAVERICKS-DENVER NUGGETS 127-99 | La resistenza dei Nuggets — arrivati da Denver in back-to-back senza Jokic, Murray e Gordon — dura appena un quarto e mezzo prima di alzare bandiera bianca contro i più riposati Mavericks. Kentavious Caldwell-Pope e Bruce Brown fanno quello che possono segnando 18 punti a testa a cui si aggiungono i 17 di Bones Hyland, ma senza riuscire a rispondere dopo un secondo quarto da 44 punti dei padroni di casa, che hanno 28 punti 8 rimbalzi da Christian Wood
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Doncic ne approfitta per scrivere un’altra pagina di storia: con 33 punti, 12 rimbalzi e 11 assist realizza la sua 50^ tripla doppia in carriera, diventando il più rapido di sempre a raggiungere la cifra tonda battendo nientemeno che Magic Johnson di una partita (Doncic ci ha messo 278 partite, Magic 279). Irraggiungibile il primo posto di Oscar Robertson con appena 111 partite per raggiungere quota 50, peraltro con 221 giorni di vantaggio rispetto a quanto fatto dallo sloveno — rimasto in campo anche sul +22 per firmare la tripla doppia
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UTAH JAZZ-PHOENIX SUNS 134-133 | Jazz e Suns danno vita a una partita divertentissima e combattutissima, risolta solamente nel secondi finali del quarto periodo. A spuntarla sono i padroni di casa grazie a un paio di prodezze di Jordan Clarkson e Lauri Markkanen, riuscendo a fermare l’attacco di Phoenix nel quarto periodo (10/27 al tiro) dopo che i Suns avevano tirato col 58% nei primi tre quarti, trascinati da un Devin Booker eccezionale
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La stella dei Suns ha dominato i primi tre quarti concludendoli a quota 45 punti, ma nella frazione finale ha segnato appena 4 punti con due tiri liberi e un tiro da due punti a pochi istanti dal termine dopo un rimbalzo offensivo, ininfluente ai fini del risultato. Oltre ai 49 punti per lui ci sono anche 8 rimbalzi e 10 assist, sopperendo il più possibile all’assenza di Chris Paul (quinta partita saltata) insieme ai 17 punti a testa di Deandre Ayton e Cam Payne
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Phoenix però non è riuscita a opporsi alla miglior serata della carriera di Lauri Markkanen: 38 punti con appena tre errori al tiro (15/18 dal campo con 2/3 da tre) per il finlandese, sostenuto dai 27 punti di Malik Beasley (7/13 da tre) e i 20 di Clarkson, in una serata in cui vede il campo anche Simone Fontecchio, capace di segnare l’unica tripla di serata e di aggiungere un tiro libero per i suoi 4 punti, raccogliendo anche 1 rimbalzo e realizzando una stoppata in 10 minuti
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GOLDEN STATE WARRIORS-NEW YORK KNICKS 111-101 | Vittoria senza alcuna discussione per i campioni in carica, che davanti al proprio pubblico trovano la settima vittoria in otto partite e provano a rialzarsi dopo il periodo difficile. Steph Curry guida tutti con una prestazione da 24 punti e 10 assist, ispirando i 20 a testa di Andrew Wiggins e Klay Thompson (8/16 al tiro). I Knicks si fermano dopo due ottime vittorie con Denver e Utah: non bastano i 20 di Julius Randle e i 18 di RJ Barrett a sopperire alle pessime percentuali (34.5% dal campo e 26.5% da tre)
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LOS ANGELES LAKERS-DETROIT PISTONS 128-121 | I Lakers sempre privi di LeBron James vanno sotto anche di 13 lunghezze nel primo tempo contro i Pistons, ma rimontano e nel quarto periodo tengono a bada la peggior squadra in trasferta della NBA (0-9), peraltro priva di Cade Cunningham. I Pistons mandano comunque sette giocatori in doppia cifra guidati dai 23 di Alex Burks (5/8 da tre) e i 20 di Bojan Bogdanovic, ma difensivamente concedono ai Lakers di chiudere con il 55% dal campo trascinati da un super Anthony Davis dopo 4 giorni di riposo completo
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Il lungo gialloviola fa semplicemente quello che vuole in campo: 38 punti, 16 rimbalzi, 4 stoppate, 10/16 al tiro e 18/21 ai liberi in 34 minuti di gioco, guidando altri sei compagni in doppia cifra tra cui Lonnie Walker con 17 e Austin Reaves con 16, mentre Russell Westbrook tira 4/13 ma chiude in doppia doppia da 10 con 12 assist. Si rivedono in campo Dennis Schröder e Thomas Bryant: meglio il secondo (8 punti e 5 rimbalzi) del primo (2 punti, 2 assist, 1/5 al tiro) nei minuti a disposizione in uscita dalla panchina
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