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NBA, Ja Morant parla troppo e viene tradito ai liberi nel finale perso con Sacramento

NBA

Le provocazioni di Ja Morant non sempre vanno a buon fine, anzi: alle volte si ritorcono contro di lui, come accaduto nel finale di gara perso da Memphis contro Sacramento - con l'All-Star dei Grizzlies che prima ha cercato di far deconcentrare l'avversario e poi invece ha sbagliato lui i tentativi decisivi a cronometro fermo

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“Chi di spada ferisce, di spada perisce”: si declina così un concetto che, a prescindere dalle forme dialettali, racconta come sia saggio evitare provocazioni di sorta prima di non essersi assicurati di poter ottemperare al meglio al proprio dovere. Una morigeratezza nei comportamenti che non appartiene al momento a Ja Morant, sempre sopra le righe, sopra il ferro e in generale spinto al limite da doti tecniche e atletiche fuori dal comune. Per quello non è passato inosservato quanto accaduto nel finale di gara perso da Memphis. Fallo a favore dei Kings a 3.9 secondi dalla sirena, Malik Monk in lunetta con Sacramento avanti di un solo punto: alle spalle dell’ex giocatore dei Lakers compare Morant che inizia a sussurrargli nell’orecchio “non sbagliare, eh”, cercando di far venire meno la sua concentrazione. Il tentativo non va a buon fine visto che Monk mette a segno un provvidenziale doppio bersaglio a cronometro fermo, ma non solo: si ritorce contro l’All-Star dei Grizzlies che due secondi dopo riesce a forzare il fallo della difesa Kings e a prendersi ben tre tiri liberi. Con Memphis sul -3 e con 1.7 secondi da giocare, è l’occasione migliore per portare la gara all’overtime: “chi di spada ferisce ecc…” però è un insegnamento che va tenuto a mente prima, non dopo. A sbagliare dalla lunetta infatti è proprio Morant, non una ma ben due volte - condannando così Memphis alla sconfitta. La prossima volta quindi, prima di parlare…