NBA, dal campo alla panchina: quasi la metà dei coach NBA ha un passato da giocatore
Oggi siamo abituati a vederli in giacca e cravatta in panchina, ma una volta calpestavano anche loro i parquet NBA in canotta e calzoncini. Non sempre da protagonisti (anzi, è capitato solo a una selezionata minoranza), ma per alcuni la carriera da giocatori ha significato un assaggio di quei successi poi continuati nel ruolo di allenatori
PRIMA GIOCATORI, POI ALLENATORI | Non è un requisito necessario, sono ancora una minoranza (oggi 12 su 30) ma tra i capo allenatori NBA ce ne sono sempre di più che hanno “assaggiato” la lega anche da giocatori, in canotta e calzoncini. E visto che per alcuni non è facile ricordarseli con il pallone tra le mani, ecco una gallery per andare a conoscerli tutti e ricordarsi di una precedente "incarnazione" che magari per qualcuno è anche una sorpresa
NATE McMILLAN | Ben 12 anni di carriera da giocatore (dal 1986 al 1998), quasi 800 partite di stagione regolare disputate (più un centinaio scarse di playoff) tutte con una sola maglia: quella dei Seattle Supersonics. Conosciuto come straordinario difensore, nel 1994 guida la lega per recuperi e per due volte è incluso nel secondo quintetto difensivo della lega. La sua maglia n°10 è ritirata dai Sonics
NATE McMILLAN | Non può essere che Seattle a dargli la prima panchina NBA, nel 2000. Ci resta per 5 anni, vincendo quasi il 54% delle gare allenate. Poi resta nel Pacific Northwest, per la lunga avventura a Portland: 7 stagioni da capo allenatore, un record quasi in parità (266-269) ma mai oltre il primo turno di playoff. Per 4 stagioni è l’head coach degli Indiana Pacers, avventura vittoriosa che chiude con il 57.4% di successi. Da tre annate è sulla panchina degli Atlanta Hawks, dove sta facendo ancora meglio (58.7% di successi)
JACQUES VAUGHN | Viene scelto all’ultima chiamata del primo giro al Draft 1997 da Utah, e ai Jazz trascorre le sue prime 4 annate NBA, sempre dalla panchina. Diventa (anche) titolare prima tra Atlanta e Orlando, poi gioca due stagioni nel New Jersey ai Nets e quindi chiude la carriera con un triennio agli Spurs, di cui fa parte della squadra campione NBA nel 2007. Per lui 776 partite e una media di 4.5 punti a sera
JACQUES VAUGHN | Orlando lo nomina capo allenatore prima del via della stagione 2012. Ma in due annate complete vince solo 43 partite e a metà della terza viene licenziato. Brooklyn lo promuove head coach a interim due volte, nel corso della stagione 2019 dopo il licenziamento di Kenny Atkinson (7-3 il record), e poi ancora quest'anno dopo quello di Steve Nash: ma stavolta arriva anche l'investitura completa, con contratto biennale
BILLY DONOVAN | Scelto al terzo giro al Daft 1987 dagli Utah Jazz, viene subito tagliato. La sua unica chance NBA gliela regalano i New York Knicks, quando Rick Pitino (suo allenatore al college, a Providence) diventa capo allenatore: 44 partite nella stagione 1987-88 e 2.4 punti di media per Donovan
BILLY DONOVAN | Dopo due titoli NCAA sulla panchina di Florida nel 2006 e nel 2007, nel 2015 il grande salto nella NBA, per prendere le redini dei Thunder con i quali — in 5 anni da capo allenatore — ha un record di 243 vinte e 157 perse (sfiora il 61.0% di vittorie). Dalla stagione 2020-21 è alla guida dei Chicago Bulls, con un record (al momento) appena sotto il 50%
JASON KIDD | Da giocatore Kidd ha iniziato la sua carriera NBA proprio con la maglia di Dallas (2^ scelta assoluta al Draft del 1994). In Texas ha giocato per due stagioni e mezza per poi tornarci per altre 5 nella fase più matura della sua carriera, e vincerci il titolo NBA nel 2011. Altre due finali NBA le ha disputate con la maglia dei New Jersey Nets, in una carriera che lo ha visto vincere 5 volte la classifica degli assist (2° nella lista dei migliori passatori all-time dietro solo a Stockton). Per lui stop anche a Phoenix e New York
JASON KIDD | Proprio a New York, ma sponda Nets (a Brooklyn) inizia la sua carriera di capo allenatore, che poi lo vedrà sulla panchina dei Milwaukee Bucks di un giovanissimo Antetokounmpo e poi - dal 2021 fino a oggi - su quella dei Dallas Mavericks. Sfiora il 52% di vittorie su 472 partite finora allenate
STEVE KERR | Scelto da Phoenix al secondo giro (50^ chiamata) nel 1999, si ritaglia una carriera lunghissima e piena di soddisfazioni: vince 5 titoli NBA, dal 1996 al 1998 al fianco di Jordan con i Bulls, nel 1999 e nel 2003 con gli Spurs. È uno specialista dalla lunga distanza, e all’All-Star weekend 1997 vince la gara del tiro da tre punti
STEVE KERR | Il biondino ex-Arizona continua a vincere anche in panchina: subito, all’esordio nel 2015 a capo dei Golden State Warriors, con cui si mette al dito altri tre anelli nel 2017, nel 2018 e nel 2022. In nove stagioni sulla panchina dei californiani il suo record (in regular season) è di 438 vittorie e 210 sconfitte (vicino al 68%), con il titolo di allenatore dell’anno NBA vinto nel 2016
RICK CARLISLE | Selezionato nel magico Draft del 1984, ma non certo tra le prime chiamate (Boston usa la scelta n° 70): la sua carriera da giocatore rimane marginale, con il primo triennio in maglia Celtics e poi altri due anni con quella dei Knicks, mai oltre i 2.8 punti di media. Fa però parte dei Boston Celtics campioni NBA nel 1986, che gli regalano il suo unico anello da giocatore
RICK CARLISLE | Un altro anello invece lo vince sulla panchina dei Dallas Mavs nel 2011, ma prima ancora (nel 2002) su quella dei Detroit Pistons vince anche il premio di allenatore dell’anno NBA. Da head coach vanta una carriera lunghissima e piena di successi (1.624 partite allenate, di cui quasi il 54% vinte) tra Detroit (2 anni), Indiana (4) e Dallas, dove si ferma per 13 stagioni. Poi il ritorno a Indianapolis, dove per il secondo anno sta guidando nuovamente i Pacers
TYRONN LUE | Scelto da Denver alla n°23 nel Draft del 1998, Lue inizia la sua carriera NBA al fianco di Shaq e Kobe ai Lakers (vincendo due titoli NBA, nel 2000 e nel 2001). Viene poi ceduto a Washington, e la sua carriera in campo lo vedrà "rimbalzare" anche tra Orlando (due volte), Atlanta, Houston, Dallas e Milwaukee
TYRONN LUE | Esordisce in panchina subentrando in corsa a David Blatt a Cleveland e vince subito il titolo NBA guidando LeBron James e Kyrie Irving allo storico anello del 2016 dei Cavs, di cui resterà capo allenatore fino al via (solo 6 gare) della stagione 2018-19. Dal 2020-21 è a capo dei Clippers. Il suo record in carriera in panchina sfiora il 60% di vittorie
DARVIN HAM | Non viene scelto al Draft in uscita da Texas Tech, fatica i primi due anni (tra Denver, Indiana e Washington) tanto da finire a giocare in Spagna nella stagione 1998-99. Al ritorno in NBA l'anno seguente trova stabilità a Milwaukee (dove resta tre anni) prima di concludere la carriera da giocatore con un'annata ad Atlanta e due a Detroit
DARVIN HAM | Proprio ai Lakers, nel 2011-12, inizia il suo apprendistato da allenatore, assistente per due anni sulla panchina gialloviola. Poi arrivano le lunghe esperienze sempre da vice ad Atlanta e poi a Milwaukee, prima che i Lakers gli affidino la guida della squadra al via di questo campionato
WILLIE GREEN | Scelto da Seattle al secondo giro al Draft 2003, per i primi 7 anni della sua carriera Green indossa la maglia dei Philadelphia 76ers, diventando uno degli "scudieri" di Allen Iverson. Poi per lui una stagione a New Orleans, una ad Atlanta, due con la divisa dei Clippers a L.A. e poi l'ultima a Orlando
WILLIE GREEN | Dallo scorso anno David Griffin (che già lo conosceva dai tempi di Phoenix, dove Green è stato assistente per un biennio) gli ha affidato la guida dei Pelicans di Zion Williamson, potenziale superstar assoluta. Ha centrato i playoff in rimonta all'esordio, e ora vuole confermarsi
DOC RIVERS | Da giocatore entra nella NBA nel 1983, scelto al secondo giro da Atlanta. Agli Hawks lega gran parte della sua carriera (568 delle 864 partite disputate, in 8 stagioni e l’unica apparizione all’All-Star Game, nel 1988); poi per lui apparizioni anche in maglia Clippers, Knicks (ultime gare da titolare) e Spurs, con cui chiude la carriera nella stagione 1995-96
DOC RIVERS | Da allenatore sfiora il 60% di vittorie su quasi 1.800 partite allenate — statistiche che contano sempre e soltanto la regular season, vanno quindi aggiunti i playoff. Playoff che nel 2008 vince, alla guida dei Celtics, regalandosi così l’unico titolo NBA della sua carriera. Per due volte (nel 2008 a Boston e nel 2000, alla guida degli Orlando Magic) è votato allenatore dell’anno. Dal 2020 è alla guida dei Philadelphia 76ers, dopo 7 campionati sulla panchina dei Clippers
MONTY WILLIAMS | Scelto dai New York Knicks al primo giro (24^ chiamata assoluta) al Draft 1994, ha disputato 9 stagioni NBA dal 1994 al 2003 giocando per i Knicks, ma anche per San Antonio, Denver, Orlando e Philadelphia. Un totale di 456 partite di stagione regolare, con una media in carriera poco sopra i 6 punti (mai in doppia cifra di media)
MONTY WILLIAMS | Nel 2010, a 38 anni, diventa (allora) il più giovane capo allenatore della storia NBA, sedendosi sulla panchina dei New Orleans Hornets (poi Pelicans). Ci rimane fino al 2015, vincendo però solo il 44% scarso delle gare allenate. Torna protagonista all’inizio della stagione 2019-20, quando i Suns gli affidano il progetto da costruire attorno a Devin Booker, Chris Paul e Deandre Ayton con cui Williams centra una finale NBA nel 2021
CHAUNCEY BILLUPS | Come Jason Kidd anche Billups può vantare un titolo NBA da giocatore (e addirittura quello di MVP di quelle Finals, nel 2004). Erano le stagioni vincenti dei Detroit Pistons, dopo un avvio non facile a Boston e la sua affermazione a Denver (dove torna dopo i sei anni in Michigan). Knicks, Clippers e ancora Pistons (per le ultime 19 gare della carriera) completano il suo percorso NBA da giocatore
CHAUNCEY BILLUPS | Una scommessa del nuovo GM Joe Cronin, che lo ha messo (senza esperienza da capo allenatore) sulla panchina dei Blazers al via della scorsa stagione. Chiusa con un record perdente, ma dovendo fare a meno a lungo di Lillard. Ora che la superstar è tornata, i Blazers di Billups hanno iniziato meglio del previsto