L'ex All-Star dei Suns ha attaccato ancora una volta Durant, stavolta parlando di lui come di un giocatore "insicuro" - spiegando che nella sua posizione non dovrebbe rispondere alle critiche via social. KD invece ha preso il telefono e replicato proprio a lui, provando ad affondare il colpo e spiegando che chi non ha vinto il titolo NBA non può parlare di lui: "È un pagliaccio"
Non è la prima e non sarà di certo l’ultima volta che Kevin Durant e Charles Barkley si scontrano e litigano a distanza - divisi non solo da opinioni, ma anche da caratteri fortemente contrastanti. Non poteva quindi passare inosservato il passaggio dell’intervista rilasciata a Bleacher Report dal noto commentatore televisivo su KD, con un passaggio sull’insicurezza che ha infastidito il diretto interessato: “A me piace Durant, penso che sia un grande giocatore e un bravo ragazzo - spiega Barkley - È insicuro alle volte. Si arrabbia quando dei vecchi come me dicono lui deve vincere un titolo NBA anche lontano dai Golden State Warriors, che questa cosa lo offende. Ma preoccuparmi delle reazioni delle persone non è il mio lavoro. È un insicuro perché reagisce a ogni tipo di provocazione, non puoi rispondere a tutti i pazzi: se sei Kevin Durant non dovresti farlo, possono dirti qualunque cosa ma tu non devi replicare”. Un consiglio di certo non colto quantomeno nell’immediato dal giocatore di Brooklyn che si è scagliato contro l’ex All-Star NBA.
La risposta di Durant e la “G14 classification” che manca a Barkley
Durant infatti ha preso il video con l’intervista e l’ha rilanciato sul suo profilo Twitter commentando: “Questo è un pagliaccio e non ha i titoli per poter parlare, non abbiamo mai avuto un contatto personale reale… lasciate stare e passate oltre”, tornando quindi ad attaccare e usando una terminologia tutt’altro che casuale. KD nel suo messaggio infatti parla di “G14 classification”, facendo chiaro riferimento a una frase pronunciata nel marzo 2017 da Shaquille O’Neal (che Barkley conosce bene) e diretta verso di lui: una citazione al film “Rush Hour” con Chris Tucker protagonista che parla di questa fantomatica classificazione con cui il personaggio principale della pellicola autorizza o meno le persone a parlare, una frase ripresa da O’Neal che oltre cinque anni fa ci tenne a sottolineare che Durant non poteva parlare di lui perché “non aveva mai vinto un titolo NBA” (pochi mesi dopo ci riuscì per la prima volta con Golden State). Una legge non scritta a cui tutti però fanno riferimento: per quello KD, stuzzicato sull’argomento, ha deciso di replicare così all’ex All-Star di Sixers e Suns che in carriera non ha mai conquistato un anello. Basterà questo a chiudere la questione? La sensazione è che la polemica continuerà ad andare avanti.