
NBA, i risultati di oggi: super Davis da 44 punti batte Giannis, Miami ferma Boston
I Lakers vincono sul campo dei Bucks trascinati dal miglior Davis dell'anno (44 punti), battendo un Antetokounmpo da 40 punti e rovinando il ritorno in campo di Middleton. Miami ritrova Butler e ferma la corsa di Boston dopo un tempo supplementare nonostante i 37 di Brown, perde anche Phoenix che si fa sorprendere da Houston in casa. Anche Denver viene battuta da Atlanta e manca l'aggancio in vetta a Ovest, dove risalgono Memphis e New Orleans. Decimo successo in casa per Golden State che supera Chicago

CHARLOTTE HORNETS-WASHINGTON WIZARDS 117-116 | Vittoria risicata degli Hornets che dominano il match per tre quarti e poi crollano nel finale, mantenendo una singola lunghezza di vantaggio nonostante Charlotte non trovi il fondo della retina negli ultimi 3 minuti e 45 secondi, incassando nell’ultima frazione un parziale di 28-10. Tengono botta i padroni di casa, che vincono grazie ai 25 punti di Terry Rozier, ai 22 di Kelly Oubre Jr. e ai 21 di PJ Washington
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Washington invece recrimina per essere arrivata a un passo dall’impresa: sotto anche di 22 lunghezze nel secondo tempo, risale la china dominando a rimbalzo d’attacco e godendosi un Bradley Beal da 33 punti con 12/24 al tiro e 7 assist. Il 3 volte All-Star degli Wizards però perde il pallone due volte e sbaglia un tiro aperto nell’ultimo minuto di gioco, quando gli ospiti sotto di uno avrebbero potuto riacciuffare la gara: negli ultimi quattro possessi arrivano zero punti che condannano i capitolini alla sconfitta
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ATLANTA HAWKS-DENVER NUGGETS 117-109 | Denver va sotto in un primo tempo impreciso e poco produttivo in attacco - Nikola Jokic segna soltanto 4 punti prima dell’intervallo lungo con 2/5 al tiro - poi prova a risalire la china nella ripresa, piazza anche il 14-1 di parziale che riporta in corsa in Nuggets prima del naufragio finale contro una rotazione Hawks a scartamento ridotto e nonostante l’MVP in carica chiuda con 24 punti, 10 rimbalzi e otto assist a referto, a cui si aggiungono i 20 con 7/14 al tiro di Jamal Murray

Il miglior Murray in campo però è quello di Atlanta, leader di un gruppo che per la prima volta in stagione termina il match con ben sette uomini in doppia cifra: per l’ex giocatore degli Spurs sono 34 punti e 8 assist, in un match senza Trae Young e John Collins, ma con un ottimo AJ Griffin che bissa il suo massimo in carriera da 24 punti, stavolta tirando 11/16 dal campo. Decisive in favore degli Hawks le palle perse, che portano a un 26-11 di parziale: Denver interrompe così una striscia di quattro successi in fila
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BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 116-120 | È festa grande per gli Heat che battono all’overtime a domicilio la miglior squadra NBA, celebrando il ritorno in campo di Jimmy Butler - 25 punti e 15 rimbalzi in 36 minuti - e guidati da ben quattro giocatori in quintetto oltre quota 20: 26 e 6/10 dall’arco per Tyler Herro, 28 e 7 rimbalzi per Bam Adebayo e 20 per Kyle Lowry, fuori nel finale di gara per raggiunto limite di falli. Si fermano invece i Celtics, che incassano quella che è soltanto la seconda sconfitta nelle ultime 16 gare
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Non basta infatti a Boston un super Jaylen Brown, autore anche della tripla del pareggio a 1.7 secondi dalla sirena che ha portato la sfida all’overtime: sono 37 i punti finali per lui con 5/11 dall’arco, ben 14 rimbalzi e 5 assist, in una serata complicata al tiro per il miglior giocatore del mese a Est Jayson Tatum - che tira malissimo (5/18 dal campo), non trova mai il fondo della retina dalla lunga distanza (0/7) e chiude con 14 punti e 12 rimbalzi. Tra due giorni arriva la partita contro i Nets a Brooklyn per provare da subito a rifarsi
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BROOKLYN NETS-TORONTO RAPTORS 114-105 | Quarta vittoria in fila per Brooklyn che domina in avvio contro Toronto - 41-17 il parziale nel primo quarto - mette in discesa la gara e non si volta più indietro, guidata dai 27 punti di Kyrie Irving, leader di un quintetto tutto in doppia cifra con 17 punti e 7 assist di Kevin Durant e 15 con 9 rimbalzi di Nic Claxton. Per la seconda gara in fila i Raptors sprofondano sul -31 e non riescono ad andare oltre i 24 punti e 7 rimbalzi di Pascal Siakam e i 21 realizzati da OG Anunoby
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MILWAUKEE BUCKS-LOS ANGELES LAKERS 129-133 | Ritorno trionfale a Milwaukee per Darvin Ham, alla prima in carriera da avversario contro i suoi Bucks (con cui ha giocato e lavorato come vice allenatore fino all’estate scorsa): "Una serata favolosa", racconta l’allenatore dei Lakers che si gode la settima vittoria nelle ultime nove dei gialloviola, convincenti e abili a costringere la miglior difesa NBA a concedere la più alta percentuale dal campo (53.6%) e il maggior numero di punti (133) finora della stagione
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A trascinare i Lakers ci pensa Anthony Davis, sempre più leader e dominatore sul parquet, l’anima della rinascita gialloviola delle ultime due settimane grazie ai suoi 44 punti - nuovo massimo in stagione - con 18/27 al tiro, 10 rimbalzi, quattro assist e tre stoppate. Positivo come al solito Russell Westbrook in uscita dalla panchina, generatore di giocate con i suoi 15 punti, 11 assist e 7 rimbalzi con 6/11 al tiro in 29 minuti - una delle chiavi della serata dei losangelini da 32 passaggi vincenti di squadra tirando con il 53.6% dal campo
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Rovinato così il debutto stagionale di Khris Middleton, torna in campo dopo l’operazione al polso e autore di 17 punti e 7 assist in 27 minuti di gioco - otto in meno rispetto a uno straripante Giannis Antetokounmpo da 40 complessivi con 16/23 al tiro, 7 rimbalzi. 5 assist. Non basta però a Milwaukee che negli ultimi 20 secondi prima con Grayson Allen e poi con Jrue Holiday (28 punti con 6/12 dall’arco) sbaglia i due tentativi dalla lunga distanza che sarebbero valsi il pareggio e il possibile overtime
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Discorso a parte va fatto per LeBron James che segna la tripla che rompe la parità a meno di quattro minuti dalla sirena, in una serata per lui da 28 punti, 8 rimbalzi e 11 assist. Sono proprio quei passaggi vincenti a permettergli di portare il conto totale in carriera a quota 10.144, superando al sesto posto all-time un gigante come Magic Johnson: "Significa tantissimo per me: lo stile di gioco di Magic, il suo modo di far sentire tutti coinvolti, la gioia nel rendere migliori i suoi compagni: l’ho sempre ammirato per tutto questo"
LEBRON SUPERA MAGIC: LA CLASSIFICA PER ASSIST ALL-TIME
CLEVELAND CAVALIERS-ORLANDO MAGIC 107-96 | Tutto facile per i Cavs, che toccano i +20 e conquistano la decima vittoria su 11 partite disputate in casa, che festeggiano il ritorno in campo di Kevin Love dopo sei gare di assenza (11 punti e 11 rimbalzi) e approfittano delle assenze in casa Magic per conquistare un facile successo. Sono 16 le triple di squadra a segno per i Cavs, esattamente il doppio delle 8 mandate invece a segno dai Magic che non riescono a evitare la settima sconfitta consecutiva
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Donovan Mitchell segna 16 punti nei primi 9 minuti di gara, più di tutti i Magic che si fermano a 15, e non si volta più indietro, chiudendo a quota 34 con 7 triple a segno. “Non voglio mancare di rispetto ai miei ragazzi nello Utah, ma sono tornato a divertirmi e questo vuol dire tanto” rivela dopo il match, al termine di una partita in cui Evan Mobley firma una doppia doppia da 19+13 e Darius Garland ne aggiunge 18 con 6 assist, consolidando il terzo posto a Est
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Altra serata deludente di squadra per Paolo Banchero, che se non altro è produttivo ed efficiente in campo chiudendo con 22 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 10/17 al tiro in 38 minuti di gioco, ma anche col peggior plus-minus di squadra (-16). Cole Anthony dà buone indicazioni dalla panchina chiudendo con 19, mentre i fratelli Wagner (partiti entrambi in quintetto) chiudono a quota 16, mentre Markelle Fultz ne mette 10 con 6 rimbalzi e 6 assist. Orlando però rimane ultima nella Eastern Conference
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MEMPHIS GRIZZLIES-PHILADELPHIA 117-109 | Ja Morant realizza 28 punti con 8 rimbalzi, Jaren Jackson Jr. ne aggiunge 22 con quattro stoppate (una delle quale fondamentale nell’ultimo minuto di gioco) e così i Grizzlies superano i Sixers e si prendono la terza vittoria nelle ultime quattro, con Steven Adams che lotta contro Embiid, ma riesce a chiudere con 9 punti, 16 rimbalzi, 6 assist, 3 stoppate e 3 recuperi: “Nonostante la grande prestazione realizzativa dell’All-Star di Philadelphia, per me la battaglia sotto canestro l’ha vinta”, spiega orgoglioso coach Jenkins
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Sesta sconfitta in trasferta su 11 gare stagionali per Philadelphia che non riesce a sfruttare al meglio la prestazione da 35 punti, 11 rimbalzi e 8 assist di Joel Embiid - riferimento di un attacco che raccoglie anche 21 punti e 11 rimbalzi da Tobias Harris, oltre ai 17 con sei passaggi vincenti di Shake Milton, guida di un quintetto ancora orfano di James Harden e Tyrese Maxey. I Sixers scivolano così al settimo posto a Est, scavalcati dai Brooklyn Nets e al momento in zona play-in
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SAN ANTONIO SPURS-NEW ORLEANS PELICANS 99-117 | Decima sconfitta in fila per i San Antonio Spurs che senza Gregg Popovich in panchina a causa di ragioni di salute (l’allenatore si sottoporrà a un piccolo intervento e tornerà a bordocampo nel giro di qualche giorno) eguagliano così la seconda peggior striscia di ko nella storia della franchigia, bissando quanto fatto già registrare nel 1987. Inutili i 25 punti di Devin Vassell e i 15 con 6 rimbalzi di un impreciso Keldon Johnson che tira con un modesto 7/23 dal campo
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Ne approfitta Zion Williamson, che contro gli Spurs si era già fatto valere nel primo incrocio di 10 giorni fa: lo straripante All-Star dei Pelicans chiude con 30 punti, pareggiando il suo massimo in carriera a quota 15 rimbalzi e aggiungendo anche otto assist e due recuperi. Bene Jonas Valanciunas in doppia doppia anche lui da 21+11, mentre sono 17 con 5/12 dall’arco per Trey Murphy III. Fondamentali in uscita dalla panchina i 15 punti a testa di Naji Marshall e di Jose Alvarado, che raccoglie un eloquente +27 di plus/minus in 24 minuti
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PHOENIX SUNS-HOUSTON ROCKETS 121-122 | Sconfitta inattesa in volata per i Suns che si fanno rimontare e beffare dai 30 punti di un Jalen Green da 8/24 al tiro e riferimento di un quintetto tutto in doppia cifra. Si completa così la rimonta da -16 nel secondo tempo con cui i Rockets - sfavoriti d’obbligo del match - si prendono una vittoria culminata con l’ultimo possesso Phoenix che sbaglia ben quattro tiri senza riuscire a rimettere il naso avanti (e permettendo così agli ospiti di prendersi la terza vittoria nelle ultime cinque gare)
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Sulla sirena poi Devin Booker con spazio ha fallito un tiro che in una serata del genere in molti avrebbero scommesso sarebbe potuto andar dentro: “Abbiamo costruito ottimi tiri, ma non li abbiamo mandati con continuità a bersaglio”, spiega coach Monty Williams, felice lo stesso della prestazione del n°1 che chiude con 41 punti a referto, 15/25 al tiro, 4/6 dall’arco, 4 rimbalzi e 8 assist - molti dei quali per Mikal Bridges che ne aggiunge 22 con 8 rimbalzi, mentre sono 20 con 12 passaggi vincenti e quattro recuperi per Cameron Payne
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UTAH JAZZ-INDIANA PACERS 139-119 | Attacco straripante dei Jazz che travolgono Indiana tirando con il 55% dal campo, giocando il quarto più produttivo della loro stagione (40 punti nella seconda frazione) e bissando i 139 punti fatti registrare una sola volta in questa regular season. Merito dei 24 e 13 rimbalzi di Lauri Markkanen, dei 20 massimo in carriera con 7/7 al tiro di Walker Kessler e dei 19 di Jordan Clarkson. Incolore invece Tyrese Haliburton: 5/16 al tiro, 14 punti e soltanto 4 assist a referto nel terzo ko subito nelle ultime quattro
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Continua a rosicchiare minuti importanti Simone Fontecchio, abile ad approfittare di una partita in cui Utah ha trovato la brillantezza smarrita negli ultimi 15 giorni per prendersi possessi e responsabilità: per il giocatore azzurro sono 9 punti con 3/4 dall’arco - a conferma della bontà della sua capacità d’esecuzione dalla lunga distanza - in 21 minuti d’utilizzo, raccogliendo anche un rimbalzo e un assist. Fiducia insomma che viene ripagata al meglio dal talento italiano che prosegue così nel suo percorso di crescita
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GOLDEN STATE WARRIORS-CHICAGO BULLS 119-111 | Jordan Poole in uscita dalla panchina realizza 30 punti con 7 triple a bersaglio e riesce a togliere pallone e pressione dalle spalle di uno Steph Curry da 19 punti, 11 rimbalzi e 6 assist con 4/8 dall’arco, mentre sono 26 i punti per Klay Thompson (9/21 dal campo). Dominante anche Draymond Green: 13 punti, 9 rimbalzi e 10 assist, decisivo nel finale per condannare Chicago al terzo ko nelle ultime quattro, con i Bulls che ci provano ma non vanno oltre i 23 punti e 11 rimbalzi di Nikola Vucevic
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