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NBA, l'infortunio di Anthony Davis potrebbe essere più grave del previsto: Lakers in ansia

NBA

Brutte notizie all'orizzonte per i Lakers, che potrebbero fare a meno di Anthony Davis più a lungo del mese pronosticato qualche giorno fa e che mantengono grande riserbo riguardo la diagnosi dell'infortunio al piede: si pensa possa essere qualcosa di più grave di una "semplice" distorsione e questo potrebbe allungare il recupero (e l'assenza di AD) non di poco

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La previsione di un mese d’assenza per Anthony Davis arrivata un paio di giorni fa potrebbe essere in realtà a ribasso rispetto all’entità reale dell'infortunio per il quale i Lakers non hanno volutamente fatto filtrare molti dettagli. Dal “dolore” al piede si è passati nel giro di tre giorni all’infortunio e al mese di stop, ma senza che qualunque parlasse della gravità di una frattura/rottura o qualsiasi altra cosa sia. Diversi bollettini e aggiornamenti dicono che “AD sta ancora facendo esami e controlli, bisogna essere cauti”, rileggendo anche le parole e le dichiarazioni di coach Darvin Ham. Di solito però quando ci si tiene così sul vago, soprattutto riguardo una possibile terapia di recupero, è chiaro che le cose non stiano andando per il meglio. L’ennesima e definitiva conferma è arrivata poi da Brian Windhorst che ha condiviso i dettagli dell’infortunio di cui è venuto a conoscenza: “Non stiamo parlando di una caviglia e di un piede slogato, ma di qualcosa di un po’ più grave”. Considerando poi la predisposizione di un giocatore come AD agli infortuni, è lecito quindi quantomeno drizzare le antenne ed essere in allarme: senza citare i casi come quello di Chet Holmgren, gli infortuni al piede sanno essere non solo dolori ma anche difficili da risolvere. E i Lakers potrebbero doversi abituare all’idea di non avere a lungo il n°3 gialloviola a propria disposizione.