A due settimane dall’infortunio contro Denver, Anthony Davis ha parlato con la stampa del suo recupero e delle sue condizioni. "Sono ottimista, il dolore è diminuito moltissimo. Non voglio darmi una tempistica, ma sta guarendo velocemente. Non mi piace operarmi, ma in estate potrebbe essere un’opzione: l’importante è evitare un'altra frattura da stress"
I Los Angeles Lakers si sono aggrappati alle spalle larghe di LeBron James per provare a rimanere a galla in una stagione andata decisamente a picco dopo l’ennesimo infortunio di Anthony Davis. A due settimane dal problema fisico rimediato contro i Denver Nuggets, il numero 3 gialloviola è tornato a parlare con la stampa delle sue condizioni, dando un quadro ottimista della situazione pur con le cautele del caso: "Mi sento molto meglio, il dolore è diminuito di molto" ha detto AD, definendo il suo dolore come "diminuito da 9 a 1 o 2" su una scala da 1 a 10. "Il prossimo passo è fare altri esami quando torneremo a Los Angeles per vedere quanto è guarito: non voglio darmi delle tempistiche per il rientro perché è una cosa completamente diversa, ma il piede sta guarendo abbastanza in fretta".
Il problema di Davis: due infortuni nella stessa zona del piede
A rendere particolarmente complicata la situazione di Davis è che nel suo piede destro convivono di fatto due problemi nella stessa zona: il primo è uno sperone nella zona dell’osso navicolare, il secondo è una reazione da stess che si è venuta a creare sempre in quella zona del piede nella partita contro Denver. Il secondo al momento è gestibile, ma è anche quello con maggiore rischio di ricadute; il primo invece secondo uno specialista è lì addirittura dai suoi anni al college a Kentucky, pur non avendo ancora presentato alcun problema. La cosa da evitare al momento è che la reazione da stress porti ad altre reazioni da stress, con una sequenza a catena che potrebbe portarlo a saltare anche sette o otto mesi di partite, ma per lo sperone osseo potrebbe essere necessaria un’operazione estiva: "Non mi piacciono le operazioni chirurgiche, perciò se posso evitarle è meglio" ha detto Davis. "Ma operarsi è una cosa da prendere in considerazione per l'estate. Ora come ora però bisogna tenere d’occhio la reazione da stress: preferisco stare fuori quattro settimane piuttosto che sette mesi. Questo non significa che tornerò in quattro settimane, anche se è quello che spero". Al momento comunque la buona notizia è che tutto sta andando nella giusta direzione, come confermato da coach Darvin Ham: "AD sta facendo tutto quello che gli viene chiesto. Siamo tutti ottimisti, a partire dal nostro staff medico".