NBA, i risultati di oggi: Steph Curry torna ma Golden State ko, i Clippers battono Dallas
Golden State ritrova Steph Curry (24 punti con 5/15 dall’arco), ma perde in casa contro i rimaneggiati Suns - ancora senza Devin Booker e Chris Paul. I Clippers dominano contro Dallas e un Luka Doncic da 43 punti, Donovan Mitchell gioca una super partita nella prima da ex nello Utah (46 punti) ma a vincere sono i Jazz. Miami fa 40/40 dalla lunetta, nuovo record NBA, e supera di una lunghezza OKC, Philadelphia passeggia contro Detroit, doppia doppia di Paolo Banchero nella vittoria Magic in volata a Portland
PHILADELPHIA 76ERS-DETROIT PISTONS 147-116 | Non c’è partita tra Sixers e Pistons, con i padroni di casa che dilagano nei due quarti centrali del match e si godono l’oltre 60% al tiro di squadra raccolto spazzando via Detroit e segnando ben 146 punti - dimostrando così l’efficacia di un quintetto titolare schierato soltanto per la 7^ volta in stagione (nella speranza che gli infortuni siano soltanto un brutto ricordo). Agli ospiti non bastano i 17 punti a testa di Jaden Ivey, Saddiq Bey e Rodney McGruder
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Joel Embiid, rientrato dopo tre gare d’assenza a causa di un fastidio al piede sinistro, si è rifatto il look (in campo con le treccine e una capigliatura inedita) - stile che non gli ha fatto perdere smalto ed efficacia sotto canestro: il risultato infatti sono 36 punti con 12/20 al tiro, 11/11 ai liberi, 11 anche i rimbalzi con un paio di stoppate e un eloquente +36 di plus/minus. Ah, il tutto in soli 24 minuti di gioco: Philadelphia insomma vuole fare sul serio
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In una serata in cui ai 76ers entra tutto (anche a causa delle carenze difensive dei Pistons), James Harden raccoglie la tripla doppia n°72 della sua carriera chiudendo con 16 punti, 6/7 al tiro, 12 rimbalzi e ben 15 assist - dando ulteriore spinta a un gruppo reduce da 13 vittorie nelle ultime 16 gare: a Est lo scontro in testa diventa sempre più avvincente
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TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 132-120 | Pascal Siakam segna 28 punti, Gary Trent Jr. ne aggiunge 24 e i Raptors si sbarazzano di Charlotte grazie al +10 di parziale nell’ultima frazione - in cui OG Anunoby raccoglie otto dei suoi 22 punti, mandando a bersaglio sei triple (massimo in carriera eguagliato) e provando a rilanciare l’opaca finora stagione dei canadesi. Decisivi i 20 canestri dalla lunga distanza di squadra - massimo in stagione per Toronto - che si riporta così a ridosso della zona play-in a Est
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Charlotte invece resta sempre più in basso e lontana dai primi posti, nonostante un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 24 punti e 14 assisti di un LaMelo Ball da 9/22 al tiro, mentre il miglior realizzatore del match è Terry Rozier che ne mette 33 con 14/19 dal campo e 5/9 dall’arco con cinque rimbalzi e cinque assist. Prova a fare il suo anche Mason Plumlee sotto canestro: 9/10 per 21 punti, ma per gli Hornets arriva il quinto ko nelle ultime sei. A Est fanno peggio per record soltanto i Pistons
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MIAMI HEAT-OKLAHOMA CITY THUNDER 112-111 | Partita da record in lunetta per Miami che batte OKC grazie al gioco da tre punti nel finale firmato da Jimmy Butler, che non sbaglia il 40° tiro libero della serata degli Heat che terminano la sfida con un perfetto 40/40 - fissando il nuovo record nella storia NBA, superando il 39/39 fatto registrare da Utah nel 1982. OKC le prova tutte per vincere, ma non riesce a prendersi il terzo successo in fila nonostante i 26 punti di Shai Gilgeous-Alexander e la tripla doppia da 18 punti, 15 rimbalzi e 10 assist di Josh Giddey
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"Abbiamo vinto grazie al contributo di tutti e questa è l’unica cosa che conta": Jimmy Butler spiega così il successo contro OKC, al termine di un match per lui da 35 punti con un perfetto 23/23 in lunetta (secondo all-time per canestri a cronometro fermo senza neanche un errore), a cui aggiunge anche sette rimbalzi, mentre a dargli una mano a suon di canestri è Max Strus - autore di 22 punti - mentre sono 19 quelli di Victor Oladipo in uscita dalla panchina, in un match in cui Miami non aveva a disposizione né Tyler Herro, né Bam Adebayo
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UTAH JAZZ-CLEVELAND CAVALIERS 116-114 | L'emozionante ritorno (il primo) di Donovan Mitchell nello Utah fa da sfondo a una partita divertentissima e combattuta fino agli ultimi possessi. Due quarti speculari in avvio (31-24 Jazz il primo, 31-24 Cavs il secondo) e parità assoluta all'intervallo, così come quasi uguali sono anche le percentuali dall'arco delle due squadre (10/36 i primi, 10/37 i secondi). A deciderla allora ci pensano le individualità, e Jordan Clarkson ruba la scena a Mitchell nel finale segnando 9 punti in fila nel decisivo parziale di 13-0
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Si era detto "pronto" al ritorno di Mitchell a Salt Lake City, e ha fatto seguire i fatti alle parole. Jordan Clarkson chiude con 32 punti (15 dei quali arrivano nel 4° quarto e 9 in fila nel 13-0 di parziale decisivo) e si regala una partita da 11/19 al tiro, con 5/11 da tre punti e 5/7 dalla lunetta. È lui il miglior realizzatore dei Jazz, meglio anche di Lauri Markkanen, autore di 25 punti con 16 rimbalzi, con solo 6/18 dal campo ma 12/14 dalla lunetta. Si rivede in campo, dopo 7 gare di assenza, anche Fontecchio, che chiude con un solo rimbalzo in 5 minuti
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Ancora meglio di Clarkson - ma senza poter esultare alla fine, visto il ko dei suoi Cavs - fa il protagonista assoluto della serata: Donovan Mitchell. I suoi punti nell'ultimo quarto sono infatti addirittura 17, e il tabellino finale dice 46 a celebrare nel migliore dei modi il ritorno sul campo che a lungo è stato suo. Per "Spida" una serata di quelle comunque da ricordare, chiusa con 14/27 al tiro (con 7 triple a segno su 18 tentativi) e senza neppure un errore ai liberi (11/11), aggiungendo anche 6 assist, 5 rimbalzi e 3 recuperi
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-ORLANDO MAGIC 106-109 | Franz Wagner segna 29 punti, Wendell Carter Jr. ne aggiunge 20 con 10 rimbalzi e Orlando conquista un importante successo in back-to-back in trasferta su un campo difficile come quello di Portland, resistendo alla rimonta Blazers dopo essere stati in vantaggio anche di 19 lunghezze nel corso del primo tempo. Decisivi i liberi a bersaglio nel finale firmati da Markelle Fultz (18 punti con 7/8 al tiro), con i padroni di casa che sbagliano la tripla del potenziale pareggio sulla sirena
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Resta in campo per 38 minuti Paolo Banchero, che litiga un po’ con la partita e con il canestro avversario, ma riesce lo stesso a ritagliarsi un ruolo determinante in un match per lui da 19 punti con 5/16 al tiro e 8/10 ai liberi, a cui aggiunge però ben 10 rimbalzi, un paio d’assist e tre recuperi - d’impatto come sempre sia in attacco che in difesa, in una squadra che sembra aver iniziato a ingranare e a sfruttare al meglio i giusti ingranaggi legati alla duttilità di un gruppo unico per dimensioni fisiche e talento giovane e di prospettiva a disposizione
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Niente da fare dunque per il tentativo di rimonta di Portland, uscita sconfitta dal campo per la quarta volta in fila nonostante un Damian Lillard da 30 punti - impreciso dalla lunga distanza con il suo 2/12 dall’arco, in un match chiuso con 12/25 dal campo condito con quattro rimbalzi e cinque assist. Bene anche Jusuf Nurkic sotto canestro, autore di 22 punti e 10 rimbalzi con quattro recuperi e due stoppate: una prestazione che tuttavia non permette ai Blazers di invertire la pessima tendenza intrapresa in questo inizio di 2023
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GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 113-125 | Senza gli infortunati Devin Booker e Chris Paul, i Suns trovano una vittoria cruciale in un periodo terribile a livello di risultati grazie ai 26 punti, 9 rimbalzi e 5 assist di Mikal Bridges - uno dei cinque giocatori in doppia cifra in un match controllato da Phoenix, con Golden State che ritrova l’infortunato Steph Curry sul parquet (24 punti e 5/15 dall’arco) ma subisce un pesante ko casalingo nonostante i 29 punti con 10/24 al tiro di Klay Thompson e i 27 messi a referto da Jordan Poole in uscita dalla panchina
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L.A. CLIPPERS-DALLAS MAVERICKS 113-101 | Tornano al successo i Clippers, reduci da sei sconfitte in fila e a caccia di una vittoria che scacciasse via i fantasmi delle ultime settimane: contro Dallas i ragazzi di coach Tyronn Lue giocano un primo tempo convincente, scappano via nel punteggio (38 punti nel solo secondo quarto) e poi controllano il ritorno di fiamma dei texani, guidati ovviamente da uno straripante Luka Doncic che però non cambia la sostanza alla sfida
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Determinante il contributo di un Kawhi Leonard autore della sua miglior prestazione a livello realizzativo dell’intera stagione: 33 punti con 9/12 al tiro, 3/5 dall’arco, nove rimbalzi, quattro assist e quattro recuperi, in un match a tutto tondo per lui - ennesima conferma di una forma che sta tornando ottimale (quattro delle ultime cinque gare con almeno 24 punti a referto). Senza Paul George, a recitare la parte del secondo violino ci pensa Norman Powell, autore di 27 punti con 8/14 dal campo e tre triple a bersaglio
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Non bastano ai Mavericks i 43 punti di uno scatenato Luka Doncic, che quando vede i Clippers diventa incontenibile (sono oltre 32.6 punti di media realizzati dallo sloveno contro la squadra di Los Angeles, soltanto Michael Jordan e Wilt Chamberlain ne hanno messi di più contro lo stesso avversario affrontato almeno 10 volte in NBA). Per lui 12/22 al tiro e anche 11 rimbalzi, sette assist e un paio di recuperi, mentre Tim Hardaway Jr. ne aggiunge 16 e Spencer Dinwiddie segna 13 punti
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