NBA, i risultati di oggi: Memphis 9 in fila con super Morant, Embiid decisivo con Utah

CHARLOTTE HORNETS-BOSTON CELTICS 106-122 | Si allunga a sei la striscia di vittorie dei Celtics, che partono piano andando sotto anche e all’intervallo sono sotto di 4 lunghezze, ma cambiano marcia nella ripresa vincendola per 60-40 e portano a casa il successo. LaMelo Ball segna 31 punti con 7 rimbalzi e 9 assist per i padroni di casa, ma non riesce a impedire la settima sconfitta nelle ultime otto gare, con i tanti tifosi Celtics presenti a Charlotte che intonano cori di “MVP! MVP!” per Jayson Tatum

Il candidato MVP dei Celtics si scrolla di dosso un primo tempo opaco mettendo 17 dei suoi 33 punti nel solo terzo quarto, accompagnato dai 30 punti di Malcolm Brogdon per sopperire alle assenze di Jaylen Brown e anche quella di Derrick White, uscito dopo 5 minuti per un infortunio al collo dopo uno scontro fortuito con Marcus Smart. Sono 19 le triple di squadra dei Celtics, che hanno anche 16 punti da Al Horford e 13 con 12 assist di Smart per rimanere in vetta alla Eastern Conference

INDIANA PACERS-MEMPHIS GRIZZLIES 112-130 | Sono nove invece le vittorie consecutive dei Grizzlies, che dominano a Indianapolis toccando anche il +34 in un quarto periodo senza storia, nel quale non c’è neanche bisogno del rientro in campo di Ja Morant per portare a casa il successo. Indiana non si rialza mai dal parziale di 27-11 per chiudere i primo tempo nonostante i 25 punti di Chris Duarte e i 16 di Bennedict Mathurin, subendo la terza sconfitta in fila complici le assenze di Tyrese Haliburton e Myles Turner

Ja Morant chiude con 23 punti, 10 assist e una delle più feroci schiacciate che vi capiterà mai di vedere, a sua detta la più bella della sua carriera per la difficoltà nel realizzarla. "Era quella che tutti stavano aspettando, finalmente mi è riuscita" ha detto dopo il match, con Desmond Bane (miglior realizzatore dei suoi a quota 25 punti) che ha aggiunto: "Mai visto niente come quella. Sarà certamente la schiacciata dell’anno". Memphis riaggancia Denver nel testa a testa in vetta alla Western Conference

UTAH JAZZ-PHILADELPHIA 76ERS 117-118 | Philadelphia va avanti di 20 lunghezze con il miglior primo quarto della stagione (41 punti) e sembra in totale controllo del match, ma i Jazz piano piano rimontano fino a mettere la testa avanti a 33 secondi dalla fine. Dopo un paio di canestri di Harden e Clarkson, è quello di Joel Embiid a 5 secondi dalla fine a decidere il match in favore dei Sixers, superando un avversario privo del suo miglior giocatore (Lauri Markkanen fuori per una contusione all’anca)

Sia Embiid (30 punti) che James Harden (31 con 11 assist, 100^ partita da 30+10 della sua carriera) superano quota 30, in una gara in cui anche Tyrese Maxey va a quota 21 e Shake Milton ne mette 17 dalla panchina, ma il miglior realizzatore del match è Jordan Clarkson che si inventa una prestazione da 38 punti con 16/29 al tiro per tenere in partita i suoi. Talen Horton-Tucker firma il suo massimo stagionale con 20 punti dalla panchina, dalla quale esce anche Simone Fontecchio per 3 punti in 8 minuti

PORTLAND TRAIL BLAZERS-DALLAS MAVERICKS 136-119 | Portland si lascia alle spalle una striscia di cinque sconfitte in fila prendendosi lo scalpo di un avversario come i Mavericks, toccando il +20 nel corso del secondo tempo e amministrando il vantaggio. Luka Doncic gioca la sua peggior gara stagionale con soli 15 punti a referto, venendo tolto da Jason Kidd a 7 minuti dalla fine a gara ormai conclusa: il migliore per gli ospiti è Spencer Dinwiddie con 25 punti a cui si aggiungono i 24 di Reggie Bullock con 8/10 da tre

Il miglior realizzatore della partita è però Damian Lillard, che chiude con 36 punti, 10 assist, 11/20 al tiro di cui 4/11 dalla lunga distanza e un perfetto 10/10 ai liberi per guidare un quintetto tutto in doppia cifra. Superano quota 20 anche Anfernee Simons (21) e Jusuf Nurkic (22+11) per una vittoria che riporta Portland in carreggiata, con la gara che si accende anche per un diverbio tra Lillard e Doncic dopo una sbracciata dello sloveno che non è piaciuta al leader dei Blazers