
NBA, i risultati di oggi: Davis trascina i Lakers, Giannis da 54 punti rimonta i Clippers
Anthony Davis firma canestro del sorpasso e stoppata decisiva per guidare i Lakers al secondo successo consecutivo, vincendo a Indianapolis nonostante il rientro del neo All-Star Haliburton. L'ennesima tripla doppia di Nikola Jokic basta a Denver per battere Golden State (28 per Steph Curry), Giannis Antetokounmpo guida la rimonta Bucks sui Clippers da -21 con 54 punti. Dallas vince soffrendo dopo l'infortunio al tallone di Luka Doncic, Cleveland batte Memphis con mega-rissa tra Mitchell e Brooks

INDIANA PACERS-LOS ANGELES LAKERS 111-112 | Potevano arrivare anche 89 punti da parte di LeBron James, in una serata che a quel punto sarebbe stata epica, ma ne bastano 26 ai Lakers per battere di una sola lunghezza in volata i Pacers grazie al parziale del quarto periodo (28-15). Determinante Anthony Davis che segna il canestro del sorpasso e piazza la stoppata sull’ultimo possesso di Indiana, la quale non riesce a vincere nel match in cui ritrova Tyrese Haliburton sul parquet (fresco di convocazione all’All-Star Game), autore di 26 punti e 12 assist
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Alla sirena finale sono 31 punti per Anthony Davis, conditi con 14 rimbalzi, due assist e una presenza cruciale sotto canestro sia in attacco che in difesa - uno dei cinque giocatori in doppia cifra in casa Lakers, che fanno il bis di successi in trasferta e avvicinano la zona play-in - con New Orleans distante una sola partita e prossima avversaria dei gialloviola, pronti a sfidare un LeBron James a cui mancano 63 punti per diventare il miglior realizzatore della storia NBA
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CLEVELAND CAVALIERS-MEMPHIS GRIZZLIES 128-113 | La giocata del match è lo scontro durissimo tra Donovan Mitchell e Dillon Brooks, che colpisce nella zona dell’inguine l’All-Star dei Cavaliers - mandandolo su tutte le furie e facendo esplodere il faccia a faccia che ha poi portato all’espulsione di entrambi nel terzo quarto. Un momento di svolta per Cleveland, che da lì in poi allunga nel match e vince con merito nonostante i 25 punti di Desmond Bane e i 24 con otto rimbalzi e otto assist di Ja Morant
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In casa Cavaliers invece, a non far pesare la serata no anche al tiro per Mitchell (sei punti e 2/11 dal campo), ci pensa Darius Garland - autore di 32 punti e 11 assist, abile a gestire l’attacco di Cleveland che raccoglie 18 punti e 11 rimbalzi da Jarrett Allen, 17+14 da Evan Mobley e ben 21 con 7/11 al tiro in uscita dalla panchina di Cedi Osman, sempre più sesto uomo ideale di un gruppo che si gode a gara in corso anche un positivo Ricky Rubio da 13 punti in 21 minuti con +15 di plus/minus
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NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 106-104 | Isaiah Hartenstein incide su entrambi i lati del campo nell’ultimo minuto - schiacciando il canestro del +3 e fermando l’attacco finale degli Heat - mentre al resto pensa un RJ Barrett da 30 punti che riscatta l’opaca prestazione contro i Lakers e regala una vittoria ai Knicks e a Julius Randle (23 punti e 10 rimbalzi); il modo migliore per festeggiare la sua convocazione all’All-Star Game e l’avvicinarsi al sesto posto virtuale a Est - distante una sola partita e l’ultimo a cui aggrapparsi per andare direttamente ai playoff
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Sesto posto al momento occupato proprio da Miami, che con Tyler Herro sbaglia per ben due volte il tiro prima della vittoria e poi del pareggio nel finale (25 punti per lui), non riuscendo così a evitare la seconda sconfitta nelle ultime tre - nonostante un Bam Adebayo (anche lui fresco di convocazione all’All-Star Game) da 32 punti e nove rimbalzi con 11/16 al tiro. Partita opaca invece per Jimmy Butler, che il match delle stelle lo guarderà da casa: 10 punti e cinque assist senza incidere, in una stagione in cui fatica a trovare continuità di rendimento
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CHICAGO BULLS-CHARLOTTE HORNETS 114-98 | Massimo in stagione da 22 punti per Ayo Dosunmu, 20 punti per Coby White e Chicago batte così in casa i derelitti Hornets anche in una serata storta e incolore per DeMar DeRozan (15 punti con 4/12 al tiro) e Zach LaVine (10 con 3/8 dal campo). A Charlotte invece resta davvero poco a cui appigliarsi, con LaMelo Ball che chiude con 19 punti, otto rimbalzi e sei assist prima di essere espulso - la prima in carriera in NBA - a meno di 90 secondi dalla sirena per una mancato fischio su una stoppata subita
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DALLAS MAVERICKS-NEW ORLEANS PELICANS 111-106 | Continua il crollo e la crisi dei Pelicans in un 2023 finora da dimenticare per la squadra di New Orleans, giunti alla 10^ sconfitta in fila, ancora in attesa del rientro di Zion Williamson e ora a rischio di uscire dalla zona play-in a Ovest. Non basta infatti la furiosa rimonta nella ripresa (63-41 il parziale dopo l’intervallo lungo) seguita all’infortunio di Luka Doncic e guidata dai canestri di un Ingram da 26 punti, nove rimbalzi e sette assist e dalla doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi di Valanciunas

In casa Mavericks, come sempre, fa tutto Luka Doncic - anche restando sul parquet per 23 minuti; prima di lasciare il campo a causa di una brutta caduta e di un infortunio al tallone che preoccupa non poco Dallas: per l’All-Star sloveno sono 31 punti nel match con 12/19 al tiro e otto rimbalzi, uscito dal campo con i texani sul +27 in una gara totalmente in controllo e riaperta poi dagli ospiti nel momento in cui Doncic è venuto meno. Anche per questo motivo diventa fondamentale la diagnosi dell’infortunio, con i Mavs che sperano non sia nulla di grave
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DENVER NUGGETS-GOLDEN STATE WARRIORS 134-117 | La miglior squadra della Western Conference si conferma tale anche contro i campioni in carica, travolti nella ripresa da una squadra più in forze, con una rotazione più profonda e letale ogni volta che gioca in casa (24-4 il record a Denver). Senza Klay Thompson e Draymond Green, gli Warriors non vanno oltre i 28 punti con 10/17 dal campo e 5/10 dall’arco di Steph Curry e i 22 punti di Jordan Poole che chiude con 4/8 dalla lunga distanza e cinque assist
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L’equazione in casa Nuggets resta sempre la stessa: Nikola Jokic in tripla doppia - 22 punti, 14 rimbalzi e 16 assist questa volta con 9/13 al tiro - e vittoria assicurata, con un record di 17-0 in stagione ogni volta che il centro serbo riesce a riempire il suo boxscore. Al resto poi pensa un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 33 punti e otto assist di Jamal Murray e dai 17 a testa di Vlatko Cancar (chiamato a fare le veci di Aaron Gordon) e Michael Porter Jr. - che combinano per otto canestri dall’arco e aprono il campo all’attacco Nuggets
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MILWAUKEE BUCKS-L.A. CLIPPERS 106-105 | I Clippers partono forte toccando il +15 nel primo quarto, si fanno rimontare finendo sotto nel secondo, ma nel terzo quarto salgono di nuovo di livello fino a toccare il +21. La gara sembra veleggiare verso una facile vittoria di Kawhi Leonard e compagni, ma Giannis Antetokounmpo ha altre idee e con un ultimo quarto da 20 punti (contro i 18 dei Clippers) guida la rimonta dei padroni di casa, approfittando anche degli 8 errori consecutivi al tiro dei Clippers, che non segnano negli ultimi 3:52 subendo un parziale di 7-0

A fine gara sono 54 i punti realizzati da Antetokounmpo, più della metà dei 106 messi a referto dai suoi, a cui aggiunge anche 19 rimbalzi e 2 assist tirando 21/39 dal campo, 2/8 da tre e 10/15 ai liberi in 36 minuti. Giannis da solo segna più di Leonard (17), George (16) e Morris (16) messi assieme, i tre migliori titolari dei Clippers a cui si aggiungono i 26 dalla panchina di Norman Powell. Tra i Bucks chiudono in doppia cifra solo Khris Middleton (16) e il neo All-Star Jrue Holiday (12 con super difesa su Leonard nel finale)
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Questa la situazione nella classifica della Eastern Conference dopo le gare di questa notte
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Questa invece quella della Western Conference, dove Denver allunga in vetta
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Nel frattempo sono state scelte le 14 riserve del prossimo All-Star Game, che si uniscono ai 10 titolari già annunciati sette giorni fa. Ecco le decisioni prese dai 30 allenatori, alcune decisamente sorprendenti
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