Ex seconda scelta al Draft (2020), proprio come Marvin Bagley III (nel 2018), James Wiseman in squadra a Detroit trova anche Nerlens Noel, selezionato con la n°6 dagli allora New Orleans Hornets. L'ex Warriors si augura di essere ancora in tempo per fare meglio dei suoi due nuovi compagni, la cui carriera è stata al di sotto delle aspettative
Uno dei movimenti di mercato più sorprendenti a ridosso della trade deadline è stato la decisione dei Golden State Warriors di rinunciare a James Wiseman. Una scelta non completamente inaspettata - le difficoltà dell'ex giocatore di Memphis erano sotto gli occhi di tutti - ma separarsi dopo solo due anni e mezzo da una seconda scelta assoluta al Draft (2020), di neppure 22 anni, può comunque considerarsi un azzardo. Wiseman è stato ceduto ai Pistons in uno scambio a tre che ha coinvolto anche gli Hawks, e a Detroit l'ex Warriors sarà in squadra con Nerlens Noel e Marvin Bagley III. Quest'ultimo condivide con Wiseman l'altissima scelta al Draft (anche lui selezionato alla n°2, in uscita da Duke nel 2018, da Sacramento) ma anche Noel venne scelto molto alto in Lottery (alla 6 dai New Orleans Hornets, nel 2013, in uscita da Kentucky). Entrambi - complici anche i tanti infortuni - non hanno tenuto fede a quelle aspettative che varie squadre, nel corso della loro carriera, hanno coltivato per loro. L'augurio per Wiseman è che Detroit non si tramuti in una sorta di "cimitero dei lunghi" dove si ritrovano big delusi da carriere non all'altezza del loro potenziale.
Addio a Golden State con le parole di Draymond Green
A Golden State il neo-acquisto dei Pistons ha giocato 60 partite collezionando un collettivo -290 di plus/minus (gli Warriors hanno perso di 290 punti totali i minuti giocati con Wiseman in campo), di gran lungo il dato peggiore di squadra. Eppure il grande veterano dei campioni NBA in carica, Draymond Green, ha voluto dare il suo addio personale - carico di affetto - al giocatore che chiama "Jimmy Wise" (che è la contrazione del suo cognome ma anche il termine inglese per "saggio"): "Non ha avuto un inizio di carriera ideale - questo è poco ma sicuro - ma la cessione ai Pistons gli dà l'opportunità di ricominciare da capo. E credo sia una grande occasione. James ha bisogno di essere in un posto dove può giocare e avere minuti senza le pressioni che derivano dal dover giocare per il titolo NBA. A Detroit potrà fare proprio questo, insieme a un gruppo di giovani che farà tonnellate di errori da cui finiranno per imparare, perché l'esperienza è l'insegnante migliore. A James io non posso che augurare buona fortuna, perché il talento certo non gli manca: è un campione [avendo formalmente vinto il titolo dello scorso anno insieme a Green e compagni, pur avendo trascorso tutta la stagione in infermeria, ndr] e il consiglio che gli do è di andare a Detroit con la mente sgombra, con fame di emergere e grande energia. Per realizzare tutto il suo potenziale".