NBA, i risultati di oggi: i Lakers convincono contro Golden State, vincono Denver e Boston
Terzo successo nelle ultime quattro per i nuovi Lakers che battono Golden State anche in una serata no di LeBron (13 punti) e Davis (12), rilanciandosi nella corsa a Ovest. Jokic firma la 22^ tripla doppia stagionale e Denver vince a Cleveland, Boston ha bisogno di un tempo supplementare per battere Indiana. Philadelphia rimonta Memphis e vince nel finale, super duello tra Markkanen e Gilgeous-Alexander nel successo di Utah su OKC
INDIANA PACERS-BOSTON CELTICS 138-142 OT | Pacers e Celtics danno vita a un match da 14 parità e 14 avvicendamenti nella guida del punteggio, deciso solamente dopo un tempo supplementare da quattro punti consecutivi di Jayson Tatum, spezzando la parità a quota 138 nell’ultimo minuto di gioco. Boston si conferma come la miglior squadra in trasferta della lega (19-10 il record) vincendo una partita con intensità da playoff nella quale gli attacchi viaggiano stabilmente sopra il 50% di realizzazione
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Per la nona volta in questa stagione Tatum e Jaylen Brown hanno entrambi superato quota 30, con il primo capace di segnarne 31 (insieme a 12 rimbalzi e 7 assist) e il secondo a quota 30+11 per spingere i Celtics al successo. Nelle ultime 30 stagioni gli unici ad avere più partite da 30 contemporaneamente sono stati Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, capaci di riuscirci 10 volte nel 2000-01 e 12 nel 2002-03. Insieme a loro sono decisivi anche i 24 dell’ex Malcolm Brogdon e i 17 di Derrick White dalla panchina
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Il risultato finale non cancella invece la super serata di Myles Turner, che pareggia il suo massimo in carriera a quota 40 punti con 10 rimbalzi e un sensazionale 8/10 da tre punti, che si inserisce nel 22/49 di squadra dei padroni di casa. Tyrese Haliburton è come sempre il motore dei Pacers con 22 punti e 14 assist, mentre Ben Mathurin ne mette 19 dalla panchina e Buddy Hield 18 con 4 triple a segno, senza riuscire però a evitare il ko della squadra di coach Rick Carlisle
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PHILADELPHIA 76ERS-MEMPHIS GRIZZLIES 110-105 | Sotto di 17 nel primo tempo, di 12 nel terzo quarto e di 4 a meno di due minuti dalla fine, i Sixers confezionano un parziale di 10-1 per chiudere la partita e battere i Grizzlies. Si tratta della quinta rimonta vincente dei Sixers da almeno 15 punti di svantaggio solamente in questa stagione, trovando le giocate decisive di Joel Embiid (tra cui una sensazionale stoppata su Ja Morant) e la tripla del sorpasso di Tobias Harris a 39 secondi dalla fine senza più voltarsi indietro
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Embiid gioca al contrario per tutto il primo tempo, chiuso con un orribile 2/14 e una palla persa talmente brutta da meritarsi i “booo” dei suoi stessi tifosi, ma si riprende nel secondo tempo e chiude con 27 punti, 19 rimbalzi, 6 assist, 6 stoppate e 13/17 ai liberi, secondo miglior marcatore di squadra dietro i 31 con 7 rimbalzi e 7 assist di James Harden. Ai Grizzlies non bastano i 25 di Desmond Bane (19 nel primo quarto) per sopperire a una serata da 3/16 al tiro di Ja Morant (15 punti e 5 assist)
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ORLANDO MAGIC-DETROIT PISTONS 108-106 | Paolo Banchero ha l’opportunità di segnare il primo game-winner della sua carriera, ma il suo sottomano mancino non va a segno. Per sua fortuna però Wendell Carter Jr. è il più veloce di tutti ad avventarsi sul rimbalzo, deviando il pallone nel canestro appena prima che la sirena suoni, regalando ai Magic il successo sui Pistons a cui non bastano i 25 con 5/7 da tre del rookie Jaden Ivey
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Banchero non tira bene dal campo con 4/13, ma riesce comunque a raggiungere la doppia cifra con 11 punti e a rendersi utile con 6 rimbalzi e 6 assist, uno dei sette giocatori in doppia cifra per i Magic guidati dai 21 di Franz Wagner. Il protagonista di serata Carter Jr. chiude con 14 punti e 14 rimbalzi (6 in attacco), firmando la 20esima vittoria di Orlando nelle ultime 35 partite — non abbastanza per risalire dal 13° posto a Est, ma abbastanza per far immaginare un futuro migliore per il gruppo di coach Mosley
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TORONTO RAPTORS-NEW ORLEANS PELICANS 115-110 | Sesta vittoria nelle ultime sette per i Raptors, che superano i Pacers in volata grazie a uno sforzo di squadra. Pascal Siakam è il migliore dei suoi con 26 punti ma è il “neo” arrivato Jakob Poeltl a fare la differenza con 21 punti e 18 rimbalzi (massimo in carriera) trovando il terzo successo su quattro gare da quando è tornato l’austriaco
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Gli sforzi nel quarto periodo di Brandon Ingram, autore di 14 dei suoi 36 punti nel quarto finale, non bastano ai Pelicans per evitare il terzo ko nelle ultime quattro, continuando a pagare l’assenza di Zion Williamson. CJ McCollum ne mette 23 e l’ex Jonas Valanciunas chiude con 12+12, ma ogni tentativo di riavvicinarsi nell’ultimo minuto di gioco viene respinto dai padroni di casa, grazie anche alla tripla del +5 di Gary Trent Jr. (18 punti) a 12.3 secondi dalla fine
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DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 142-116 | Prima vittoria per la coppia Doncic-Irving, che ha vita facile contro quello che rimane dei San Antonio Spurs — arrivati alla 15esima sconfitta consecutiva, peggior striscia nella storia della franchigia. Doncic ne mette 28 con 7 rimbalzi e 10 assist in tre quarti e Irving 23 per realizzare il massimo stagionale per punti della squadra di coach Kidd, interrompendo una striscia di tre sconfitte in fila. La notizia migliore per gli Spurs sono i 23 punti del rookie Malaki Branham
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CLEVELAND CAVALIERS-DENVER NUGGETS 109-115 | Anche senza poter contare su Aaron Gordon, Denver ricomincia da dove aveva lasciato — conquistando una vittoria importante su uno dei campi più difficili della lega, confezionando un parziale di 13-4 nel momento decisivo della partita. Il protagonista è come sempre Nikola Jokic, che domina in maniera silenziosa ma inequivocabile: “Pensavo che avessimo difeso bene su di lui, fino a quando non ho visto il suo tabellino” le parole di Donovan Mitchell, protagonista di due errori costosi nel finale
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La legge di Jokic non fa prigionieri neanche stavolta: 22esima tripla doppia in stagione e 22esima vittoria per i Nuggets, sempre più primi in solitaria nella Western Conference. Il due volte MVP chiude con 24 punti, 18 rimbalzi e 13 assist anche contro la frontline dei Cavs, raggiungendo la doppia cifra in tre categorie statistiche diverse già nel terzo quarto (settima volta che accade, tutto il resto della NBA è a 9), e ispirando i 25 punti segnati da Porter Jr., miglior realizzatore dei suoi insieme ai 17 di Caldwell-Pope e i 16 del rientrante Jamal Murray
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Il miglior realizzatore per i Cavs non è né Darius Garland né Donovan Mitchell, visto che entrambi si fermano a quota 22 tirando male dal campo (7/20 il primo, 9/22 il secondo) ma bensì Evan Mobley, che alla fine del terzo quarto è a quota 31 ma non segna più nel quarto periodo. Jarrett Allen chiude in doppia doppia, ma i Cavs non hanno abbastanza dagli altri membri della rotazione (20 punti in tutto) per tenere il passo della miglior squadra della Western Conference
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UTAH JAZZ-OKLAHOMA CITY THUNDER 120-119 OT | Jazz e Thunder danno vita a una partita intensissima risolta solamente dopo un tempo supplementare, con il possibile buzzer beater di Shai Gilgeous-Alexander che balla un paio di volte sul ferro ed esce. A decidere il match nell’overtime sono quindi tre tiri liberi di Lauri Markkanen, che subisce fallo da Lu Dort ed è glaciale dalla lunetta per firmare il definitivo sorpasso dei suoi, dopo che nei regolamentari era stato Walker Kessler a forzare i 5 minuti extra con il canestro del pareggio e la stoppata su Isaiah Joe
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Markkanen fa quello che ci si aspetta da un All-Star, risultando decisivo con i suoi 43 punti e 10 rimbalzi (5 in attacco) con 15/28 al tiro e un perfetto 10/10 dalla lunetta, risolvendo il match in favore dei suoi. Jordan Clarkson ne mette 24, ma soprattutto Kessler chiude con 7 punti, 18 rimbalzi e 7 stoppate in 37 minuti di gioco. Simone Fontecchio vede il campo per 14 minuti, ma segna solo uno degli 8 tiri tentati con 0/5 dalla lunga distanza
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Solo un po’ di sfortuna sull’ultimo tiro ha impedito a Shai Gilgeous-Alexander di decidere la partita sulla sirena, chiudendo comunque a quota 39 punti con 8 rimbalzi e 7 assist in poco meno di 41 minuti di gioco, pur senza tirare con grande efficienza (12/26 dal campo, 15/19 ai liberi). Josh Giddey ne aggiunge 18 con 11 rimbalzi e Kenrich Williams firma 16 punti uscendo dalla panchina, ma senza riuscire a evitare un ko che sancisce il sorpasso di Utah al decimo posto a Ovest
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SACRAMENTO KINGS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 133-116 | I Blazers reduci da un viaggio tumultuoso per le avverse condizioni meteo tengono a riposo praticamente tutto il quintetto, a partire da Damian Lillard e Jerami Grant, e i Kings (pur andando sotto di 16 nel primo quarto) hanno vita facile nel batterli scappando via in un secondo tempo dominato. Agli ospiti non servono i 26 punti di Nassir Little e i 24 di Cam Reddish per tenere il passo della terza forza a Ovest
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A guidare i Kings sono come sempre i due All-Star, Domantas Sabonis e De’Aaron Fox. Il primo chiude con una tripla doppia da 18 punti, 18 rimbalzi e 10 assist, mentre il secondo scavalla quota 30 mettendone 31 con soli quattro errori al tiro (11/15). Bene anche Terence Davis dalla panchina con 20 punti a cui si aggiungono i 15 a testa di Malik Monk e Harrison Barnes per una squadra che vede sempre più vicino il traguardo dei primi playoff dal 2006
LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 124-111 | Terza vittoria nelle ultime quattro partite dopo la deadline del mercato per i nuovi Lakers, che vincono e convincono superando gli Warriors e avvicinandoli in classifica. La notizia migliore per coach Ham è che sono riusciti a battere una diretta concorrente anche in una serata no di LeBron James (5/20 al tiro per 13 punti, pur con 9 rimbalzi e 8 assist) e Anthony Davis (12+12), ringraziando i 25 punti di Malik Beasley (7/11 da tre) e i 17 di Austin Reaves. Ai campioni in carica non bastano i 22 di Klay Thompson
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Questa la situazione nelle due conference alla ripresa della regular season dopo la pausa per l'All-Star Game. Oggi su Sky in replica c'è la vittoria dei Lakers sui Golden State Warriors con il commento di Francesco Bonfardeci e Mauro Bevacqua