NBA, i risultati di oggi: New York piega Boston dopo due overtime, risorgono i Clippers
New York vince la nona partita consecutiva superando Boston dopo due tempi supplementari, spinta dai 38 punti di Quickley. I Clippers rimontano da -16 nel quarto periodo e battono Memphis (alla prima gara senza Morant), Milwaukee ricomincia a macinare vittorie battendo Washingon con una tripla doppia "discutibile" di Antetokounmpo. Perdono sia i Magic di Banchero (contro Portland) che i Jazz di Fontecchio (a Oklahoma City), Haliburton decisivo nel successo di Indiana su Chicago
DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS 126-130 | Partita dal punteggio alto, più attacchi che difese, le superstar tutte in gran spolvero ma anche giocatori di ruolo decisivi. Quelli di Phoenix, ad esempio: se Okogie (0/8) e Craig (1/4) sono sfidati con successo da tre dalla difesa dei Mavs, risponde presente invece Ish Wainwright, che dall'arco fa 4/5 per 12 importantissimi punti. Suns dominanti alla voce assist: più dei loro 27, impressionano i (soli) 15 di Dallas su 38 canestri segnati
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Dei quattro grandi realizzatori in campo Kevin Durant non è solo quello che segna di più - 37 punti alla fine per lui - ma anche quello che lo fa con le percentuali migliori (12/17 dal campo, con 3/5 da tre e 10/11 dalla lunetta). Ecco perché il canestro decisivo (e anche due liberi successivi) porta la sua firma, pur contro un'ottima difesa di Tim Hardaway Jr.
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Se Durant dice 37, Booker non è molto da meno - e si ferma a 36, anche lui con percentuali ottime (15/25 dal campo) ma aggiungendo alla sua gara la doppia cifra anche in assist (10) e 5 rimbalzi. Il suo plus/minus è di gran lunga il migliore tra tutti i giocatori in campo, con un roboante +17 - e nelle ultime tre viaggia a 36 di media
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Luka Doncic non parte bene, con solo 1/7 al tiro, sbagliando in apertura conclusioni vicino al ferro di tocco che solitamente mette a occhi chiusi. Poi però ha un terzo quarto da 17 punti (con 9/10 in lunetta) e alla sirena finale la sua gara da 34 punti, 9 rimbalzi e 4 assist sarebbe da incorniciare se non arrivasse l'errore al tiro sul tiro del potenziale pareggio a pochi secondi dalla fine, a cui fa seguito un acceso faccia a faccia con Booker
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Tocca quota 30 (precisi) in casa Mavs anche il solito Kyrie Irving, che in pratica distribuisce metà degli assist della sua squadra (7 su 15 complessivi) trovando però anche il tempo per mettersi in proprio e improvvisare come solo lui sa fare: 10/19 dal campo per lui (con 3/8 da tre) e la perfezione assoluta dalla lunetta con 7/7
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LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 113-105 | Vittoria importante quella di L.A., arrivata di squadra e di esecuzione: sei uomini in doppia cifra (tutto il quintetto più Reaves dalla panchina, autore di 16 punti con 8 assist davvero preziosi) e 29 assist su 42 canestri di squadra. Non basta una serata da 9/23 da tre degli "Splash Brothers": Curry chiude con 27 punti, ce ne sono 22 di Thompson
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A dominare sotto canestro ma non solo c'è un Anthony Davis che in assenza di LeBron James sa di doversi caricare la squadra sulle spalle. E lo fa fin dall'inizio, con 10 punti rapidissimi in avvio di una gara che alla fine chiuderà con 39 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate, tirando 14/25 dal campo ma anche un buon 10/13 dalla lunetta. Quinto successo nelle ultime sette per L.A.
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CHICAGO BULLS-INDIANA PACERS 122-125 | Tyrese Haliburton aggiunge un’altra perla alla sua sensazionale stagione individuale, firmando la tripla che spezza la parità a 2.7 secondi dalla fine per suggellare una prestazione da 29 punti e 11 assist. A decidere la partita sono anche i 57 punti realizzati dalla panchina dei Pacers contro i soli 30 di quella dei Bulls, con Ben Mathurin (17 punti) e Chris Duarte (15) a dare man forte a Haliburton e Myles Turner (16 punti)
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Chicago riesce nella "impresa" di perdere una gara in cui tirano con il 61% dal campo, complice un basso numero di triple (solo 22, la metà di quelle di Indiana) e i 20 punti da seconda opportunità concessi ai Pacers. Zach LaVine segna 42 punti, ma sbaglia il tiro libero che avrebbe dato il vantaggio ai suoi prima della tripla decisiva di Haliburton e neanche i 23 punti di DeMar DeRozan cambiano la situazione
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BROOKLYN NETS-CHARLOTTE HORNETS 102-86 | Mikal Bridges segna i primi 9 tiri tentati nella sua partita e Brooklyn tocca anche il +37 nel terzo quarto di un match dominato in lungo e in largo, distraendosi solo per un parziale di 22-2 che però non mette mai in dubbio l’esito del match. Charlotte incassa la terza sconfitta consecutiva nonostante i 17 punti di Kelly Oubre, i 16 di Terry Rozier (entrambi però con 10/32 combinato al tiro) e i 15 di Dennis Smith Jr dalla panchina
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Il protagonista per i Nets è ancora Bridges, che parte fortissimo realizzando 19 punti nel miglior primo quarto della sua carriera e chiude alla fine con 33, firmando due gare in fila da 30+ per la prima volta in carriera. Spencer Dinwiddie ne aggiunge 24 per la seconda vittoria in fila della squadra di coach Jacque Vaughn, che stacca le mani dal manubrio un po’ troppo presto ma non paga dazio pur tirando col 39% di squadra a fine gara
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ORLANDO MAGIC-PORTLAND TRAIL BLAZERS 119-122 | Un Jerami Grant da 20 punti, sei rimbalzi e sette assist firma la tripla a 35 secondi dalla sirena che spezza la parità in un match combattuto e vinto in volata da Portland, in corsa per un posto al play-in provando a battagliare con Utah e New Orleans. I Magic incassano così la quarta sconfitta nelle ultime sette, in una fase della stagione in continua altalena di risultati
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L’uomo ovunque in casa Blazers è ancora una volta Damian Lillard, autore di 41 punti che manda a bersaglio otto tiri liberi negli ultimi tre minuti di gioco, segnando tutti i canestri decisivi della sfida. Per il n°0 di Portland sono 20 i viaggi in lunetta nel match (di sui 17 a bersaglio), in una sfida in cui litiga in parte col canestro - 10/25 dal campo, 4/16 dall’arco - ma raccogliendo anche nove rimbalzi (migliore della sua squadra) e distribuendo sei assist
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Dall’altra parte invece, in un quintetto di grande impatto tutto in doppia cifra, il miglior realizzatore è ancora una volta Paolo Banchero che chiude con 26 punti e 9/18 al tiro - ritrovando in parte lucidità nell’andare a canestro e aggiungendo anche un altro bersaglio dalla lunga distanza (1/4 complessivo). Per il giocatore di passaporto italiano anche cinque rimbalzi e un paio d’assist, con Franz Wagner al suo fianco che ne aggiunge 24 con sei passaggi vincenti, mentre sono 15 a testa i punti dell’altro fratello Wagner, di Markelle Fultz e di Jalen Suggs
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HOUSTON ROCKETS-SAN ANTONIO SPURS 142-110 | Secondo derby del Texas in due giorni e seconda vittoria dei Rockets ai danni degli Spurs, avvicinandoli in classifica nei bassifondi della Western Conference. Sopra solamente di 10 lunghezze all’intervallo, Houston raddoppia il proprio vantaggio con un terzo quarto da 35-24, rendendo inutili i 17 punti di Keita Bates-Diop e i 13 di Devin Vassell, alla seconda partita dopo due mesi di assenza
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Houston manda tutto il quintetto in doppia cifra guidato dai 31 punti di Jalen Green, a cui si aggiungono le doppie doppie di Kevin Porter Jr (19 punti e 13 assist) e Alperen Sengun (15 con 14 rimbalzi). Houston torna a vincere due gare consecutive per la prima volta da oltre un mese e “stacca” Detroit lasciandola con il peggior record della lega a 15-49, portandosi a una sola gara di distanza dal 16-49 proprio degli Spurs
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OKLAHOMA CITY THUNDER-UTAH JAZZ 129-119 | Seconda vittoria per i Thunder nel giro di tre giorni contro i Jazz, che bissano il successo conquistato travolgendo Utah 72 ore fa condannando gli ospiti a inseguire sotto in doppia cifra per oltre 40 minuti (35-20 il parziale in avvio per una squadra che non si è più voltata indietro). Agli ospiti, privi dell’infortunato Lauri Markkanen, non bastano i 18 punti di un Jordan Clarkson che non riesce a trovare ritmo, soprattutto dalla lunga distanza (0/5 dall’arco)
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Il ritorno in campo dopo cinque gare d’assenza da parte di Shai Gilgeous-Alexander si sente eccome, autore di 38 punti con 10/17 al tiro e 17/19 dalla lunetta, mentre al suo fianco il rookie Jalen Williams dimostra ancora una volta di aver portato sempre più avanti il suo percorso di maturazione - 32 punti, 12/15 dal campo e 4/5 dall’arco. A chiudere il trio delle meraviglie dei Thunder ci pensa Josh Giddey in quasi tripla doppia da 24 punti, nove rimbalzi e nove assist
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Discorso a parte invece va fatto per Simone Fontecchio, che in questa fase complicata della stagione dei Jazz sta trovando maggiore continuità sul parquet: per lui 16 minuti in campo (sempre in uscita dalla panchina) e cinque punti a referto con 2/7 al tiro, 1/4 dall’arco e un paio d’assist, nel costante tentativo di mettere in mostra doti a cui Utah ha lasciato davvero poco spazio in un’annata più vincente del previsto per la squadra di Salt Lake City, che resta in corsa per un posto al play-in
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WASHINGTON WIZARDS-MILWAUKEE BUCKS 111-117 | Milwaukee ricomincia a macinare vittorie dopo il ko interno contro Philadelphia, allungando in vetta alla Eastern Conference. La squadra di coach Budenholzer segna 22 delle 49 triple tentate con ben sei giocatori autori di almeno due canestri da tre punti, facendosi rimontare 17 punti di vantaggio a inizio match ma gestendo il ritorno degli Wizards grazie al solito Giannis Antetokounmpo, autore però di un gesto inconsueto
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Dopo aver realizzato 23 punti e firmato il suo massimo stagionale da 13 assist, al due volte MVP mancava un solo rimbalzo per chiudere la tripla doppia. Involatosi da solo a gara ormai finita, Giannis ha appoggiato il pallone al tabellone recuperando il suo stesso errore per raccogliere così il decimo rimbalzo, suggellando così la più "particolare" delle 33 triple doppie della sua carriera. Insieme a lui ci sono altri cinque compagni in doppia cifra, tra cui un Jevon Carter da 20 punti e 6/10 da tre
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Washington se non altro ha il merito di non darsi per vinta contro la miglior squadra della conference, affidandosi ai 33 punti di Bradley Beal (pur con 0/5 da tre in una serata da 8/31 di squadra) e i 24 con 13 rimbalzi di Kristaps Porzingis, a cui si aggiungono i 17 di Deni Avdija dalla panchina. Gli Wizards rimangono comunque al decimo posto nella conference, aggrappati all’ultimo posto buono per il torneo play-in
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NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTICS 129-131 2OT | Continua la cavalcata vincente dei Knicks che conquistano il nono successo consecutivo battendo (di nuovo) i Celtics, stavolta però mettendo il naso avanti al termine di una battaglia durata 58 minuti e piena di continui sorpassi nel finale. Decisivo l’errore dall’arco di Al Horford, liberatosi sulla sirena con la tripla che poteva valere il sorpasso e la vittoria per i Celtics, che invece commettono il terzo passo falso nelle ultime quattro sfide
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Serata da sogno per Immanuel Quickley che resta sul parquet per 55 minuti - partito titolare per sostituire l’infortunato Jalen Brunson e autore di 38 punti (nuovo massimo in carriera) su un campo storico come quello di Boston e contro una delle migliori squadre NBA. Per lui 15/28 al tiro, 5/12 dall’arco, 8 rimbalzi e 7 assist, mentre al suo fianco Julius Randle ne aggiunge 31 con il 50% al tiro (11/22) e RJ Barrett chiude in doppia doppia da 29 punti e 11 rimbalzi nei 50 minuti che coach Thibodeau lo tiene sul parquet
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Altro passo falso per Boston che, senza Robert Williams e Malcolm Brogdon, si aggrappa agli altri cinque giocatori cruciali di una rotazione striminzita con un quintetto tutto in doppia cifra in cui è Jayson Tatum a farla da padrone con i suoi 40 punti, 11 rimbalzi, sei triple e sei assist, mentre Jaylen Brown ne aggiunge 29 con percentuali realizzative ben più convincente (12/25 dal campo), a cui si sommano i 20 punti e 14 rimbalzi di un Al Horford letale dalla lunga distanza - 6/10 dall’arco - prima dell’errore finale
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L.A. CLIPPERS-MEMPHIS GRIZZLIES 135-129 | I Clippers tornano a vincere dopo cinque sconfitte in fila nel modo più rocambolesco possibile. Sopra di 11 a inizio ripresa, si fanno travolgere da un terzo quarto da 51 punti dei Grizzlies, finendo sotto anche di 16 lunghezze in meno di 12 minuti. Nel quarto periodo però i padroni di casa con la forza della disperazione confezionano un parziale di 24-2 che ribalta completamente la partita, guidati dalle due stelle Paul George e Kawhi Leonard entrambi in doppia doppia
George è indemoniato nel finale di gara firmando tutte le giocate decisive, suggellando così una prestazione da 42 punti con 11 rimbalzi e 12/23 al tiro oltre a un semi-perfetto 14/15 dalla lunetta; Leonard non è da meno con 34 punti e 10 rimbalzi, segnando 9 dei 20 tiri tentati dal campo e non sbagliando neanche uno dei 13 liberi tentati. Chiudono in doppia cifra anche Eric Gordon (17) e Mason Plumlee (15) mentre Westbrook (9 punti, 5 rimbalzi e 6 assist) torna a vincere una partita da titolare dopo quasi un anno
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Alla prima partita senza Ja Morant (i cui tempi di rientro sono "indeterminati", secondo coach Taylor Jenkins), i Grizzlies sembravano aver vinto la partita con quel terzo quarto dominante, spinto da 20 dei 25 punti finali di Tyus Jones (autore anche di 12 assist), dai 24 di Jaren Jackson Jr. e i 30 di Desmond Bane, a cui si aggiunge il 5/5 dall’arco dell’ex Luke Kennard. Ora però anche il secondo posto a Ovest ritorna in discussione, visto che Sacramento è solo a una partita di distanza
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Questa la situazione in classifica nella Eastern Conference, con i Bucks che allungano in vetta approfittando del ko di Boston e i Knicks che insidiano il quarto posto di Cleveland
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Questa invece la classifica della Western, con il secondo posto di Memphis rimesso in discussione da Sacramento e Phoenix e i Lakers che provano a ritornare in zona play-in dopo il successo su Golden State
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