NBA, i risultati della notte: Steph Curry fa 40 ma Warriors ko, vincono i Lakers

Dall’altra parte invece il miglior realizzatore è proprio Beal, che sbaglia l’ultima conclusione (fortunatamente senza conseguenze) ma ne manda a bersaglio 14 complessivamente in un match per lui da 32 punti, sette rimbalzi e sette assist, a cui si aggiungono i 24 punti di Kristaps Porzingis e i 23 di Kyle Kuzma. Washington consolida così il suo decimo posto a Est - l’ultimo utile per accedere al play-in

NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 105-112 | Si interrompe sul più bello la striscia di nove successi in fila dei Knicks, che perdono in casa contro Charlotte la partita che sembrava la più abbordabile di tutte: merito dei 27 punti di Kelly Oubre Jr e dei 25 di Terry Rozier, mentre New York nel secondo tempo non va mai a bersaglio (39 punti tirando con meno del 30% dal campo): inutili le 16 lunghezze di margine accumulate in avvio, così come i 27 punti di RJ Barrett - miglior realizzatore di un quintetto tutto in doppia cifra

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHILADELPHIA 76ERS 94-117 | No Harden, no problem per Philadelphia che si sbarazza anche dei T’Wolves anche senza il Barba - fermato da un problema al piede sinistro. Minnesota va sotto nel secondo quarto (34-18 il parziale) e non riesce più a risalire nella ripresa, nonostante i tentativi di un Anthony Edwards unico in doppia cifra in quintetto e autore di 32 punti con 5/10 dall’arco e sette rimbalzi. Troppo poco per una squadra che sta scivolando pericolosamente in zona play-in

Il leader come sempre è Joel Embiid, autore di 39 punti (nessuno dei centri NBA ha più prestazioni di lui in stagione da 35+ punti), di cui 22 arrivano nel solo terzo quarto, portando così il record dei Sixers sul 4-1 in questo giro di trasferte. Il centro camerunese aggiunge anche sete rimbalzi e quattro assist, mentre Tyrese Maxey chiude con 27 punti, 9/16 al tiro e 4/7 dall’arco con cinque passaggi vincenti. Philadelphia resta così sempre più terza forza a Est

HOUSTON ROCKETS-BROOKLYN NETS 96-118 | Brooklyn vince senza affanno a Houston contro una squadra che ormai guarda soltanto al Draft, che tocca quota 50 sconfitte in stagione e che non va oltre i 25 punti di Jalen Green, i 15 con otto rimbalzi di Jabari Smith Jr e la doppia doppia da 16+12 sotto canestro di Alperen Sengun che tira 6/12 dal campo. Peggio dei Rockets al momento soltanto i Detroit Pistons, ma le probabilità di essere sorteggiati per primi alla Lottery restano le stesse per le peggiori tre squadre della regular season

Continua la cavalcata di Mikal Bridges come miglior realizzatore, autore di 30 punti con 4/10 dall’arco e cinque assist - al terzo trentello in fila e al quinto da quando è sbarcato a Brooklyn un mese fa, sintomo di come abbia capito che ai Nets è diverso il ruolo che gli viene richiesto. Al resto pensano i 23 punti di Spencer Dinwiddie e i 18 con 13 rimbalzi di Nic Claxton: i Nets restano così sesta forza a Est, con l’intenzione di tenersi stretti un posto ai playoff

OKLAHOMA CITY THUNDER-GOLDEN STATE WARRIORS 137-128 | Neanche un super Steph Curry basta a Golden State per sfatare la maledizione delle sconfitte in trasferta, che continua in una stagione da 7 vittorie e ben 25 ko lontano dal Chase Center. Non fa eccezione la trasferta di OKC, con i Thunder che segnano 69 punti nella ripresa e conquistano con merito la terza vittoria in fila, rendendo vani i tentativi di rimonta nel quarto periodo da parte di Golden State

Il miglior realizzatore in casa OKC è ancora una volta Shai Gilgeous-Alexander, che ne mette 33 con 14/24 al tiro e sei passaggi vincenti in un match in cui tutti i titolari dei Thunder chiudono in doppia cifra, guidati da un Josh Giddey che si regala la settima tripla doppia in carriera da 17 punti, 17 assist (mai così tanti in carriera) e 11 rimbalzi, dimostrando una maturazione e una capacità di leadership che fanno ben sperare la squadra di Oklahoma City per gli anni a venire

Non serve dunque la prestazione di Steph Curry da 40 punti e 10 triple a bersaglio (la prima volta in stagione da 10+ canestri dalla lunga distanza), in una serata in cui aggiunge anche sei rimbalzi e sette assist. Bene anche Klay Thompson da 23 punti e cinque canestri pesanti - diventato così l’undicesimo all-time per bersagli dall’arco - e i 21 con 8/11 dal campo per Jonathan Kuminga: Golden State resta al sesto posto a Ovest, ma l’accesso diretto ai playoff è ancora tutto da conquistare

DALLAS MAVERICKS-UTAH JAZZ 120-116 | Soffre più del previsto Dallas per battere Utah in un finale combattuto e segnato anche dalle giocate di un Luka Doncic da 29 punti con 10/23 al tiro, dieci rimbalzi e sei assist in 34 minuti - in parte impreciso contro i rimaneggiati Jazz che schierano un quintetto inedito e ritrovano in campo un Lauri Markkanen (infortunato nell’ultimo match) da 33 punti, 12/20 al tiro, 5/9 dall’arco e sei rimbalzi, dando battaglia per 48 minuti

Kyrie Irving non ha perso il vizio neanche passando ai Mavericks, mantenendo il primato di miglior giocatore per punti segnati nell’ultima frazione: ne arrivano 17 contro i Jazz, in un match complessivamente da 33 punti per l’ex Nets che manda a segno anche una delle triple più pesanti negli ultimi possessi e regala ai texani un successo che vale il 5° posto a Ovest, in una classifica strettissima in cui ogni risultato dell’ultimo mese di regular season potrebbe essere decisivo

Sensazione mai provata prima per Simone Fontecchio, lanciato in quintetto dai Jazz  - prima da titolare in carriera in NBA - in un match in cui segna il primo canestro della sfida dimostrando di non avere timore reverenziale, ma poi costretto ad aspettare metà quarto periodo per ritrovare il fondo della retina (sempre con i piedi oltre l’arco) in un match da sei punti e tre rimbalzi complessivi, con 2/7 dalla lunga distanza in 29 minuti. Un altro piccolo tassello in una stagione in cui l’azzurro sta lottando per ottenere ogni singolo minuto sul parquet

LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 112-103 | I Lakers si prendono una vittoria e il nono posto virtuale a Ovest, in una serata speciale per i gialloviola in cui si festeggia un grande del passato come Pau Gasol: una scarica d’adrenalina utile a un gruppo costretto ancora una volta a fare a meno di LeBron James. A Memphis invece manca Ja Morant, impegnato in vicende e indagini lontano dal parquet, con i Grizzlies che incassano il terzo ko in fila e non vanno oltre i 26 punti e otto rimbalzi di Jaren Jackson Jr e i 16 realizzati da Tyus Jones

Determinate ancora una volta Anthony Davis, autore di 30 punti e ben 22 rimbalzi in un match da 11/17 al tiro per lui, tre assist e due stoppate, in cui fa di tutto su entrambi i lati del campo e trascina i gialloviola anche grazie ai 17 punti di Dennis Schröder e di Rui Hachimura e Austin Reaves in uscita dalla panchina. I Lakers riescono quindi dopo mesi a riacciuffare la zona play-in, ora l’obiettivo è quello di non farsela più sfuggire nel prossimo mese

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