
NBA, i risultati di oggi: rivincita Lakers sui Bulls, KD vince coi Suns, Kings ai playoff
I Lakers si prendono la rivincita vincendo a Chicago con 38 punti di Davis, risalendo al 50% di vittorie. Phoenix festeggia il debutto casalingo di Durant battendo Minnesota, mentre Milwaukee travolge Indiana (51 di Holiday, tripla doppia Giannis) per allungare in vetta a Est. Westbrook firma la sua miglior gara stagionale fermando la striscia di 7 vittorie in fila di Memphis, vittorie pesanti per New York su Miami e Philadelphia su Dallas. Ufficiale invece il ritorno dei Kings ai playoff dopo 17 anni

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 136-149 | Sconfitta che sa di fine stagione definitiva per i Pacers, che crollano contro Milwaukee in un match in cui concedono il 62.4% al tiro agli avversari - travolti in particolar modo dai 46 punti arrivati nel solo terzo quarto - e incapaci di andare oltre i 29 punti di Ben Mathurin (partito titolare) e ai 22 di Aaron Nesmith in un quintetto che fa a meno dei suoi tre migliori realizzatori - Tyrese Haliburton, Myles Turner e Buddy Hield
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"Certo che sono felice: c’ho messo 14 anni di carriera per riuscire a superare quota 50 punti segnati e il fatto che siano arrivati in un match in cui era cruciali per vincere mi rende ancora più orgoglioso": parla così Jrue Holiday, al termine della sfida terminata con 51 punti a referto, 20/30 al tiro, otto rimbalzi e otto assist - dominante come mai prima nei 32 minuti trascorsi sul parquet (in cui buona parte dell’attacco Bucks passa dalle sue mai)
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Al resto invece pensa Giannis Antetokounmpo, anche lui in stato di grazia e combo davvero preoccupante per chiunque si ritroverà a sfidare Milwaukee ai playoff nelle prossime settimane: a un assist dalla tripla doppia già a fine primo tempo, il n°34 greco chiude con 38 punti, 17 rimbalzi e 12 assist in un match in cui anche il suo peso specifico fa la differenza: il risultato è che i Bucks allungano in vetta alla Eastern Conference e sono sempre più sicuri di portare a casa il primo posto e il fattore campo in qualunque serie playoff si ritroveranno ad affrontare
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BROOKLYN NETS-HOUSTON ROCKETS 123-114 | Sotto di 5 lunghezze a tre minuti dalla fine, i Nets hanno bisogno di un parziale di 11-0 per rimontare e battere i Rockets, vincendo gli ultimi minuti di gara per 18-4 in una frazione di gioco da 37 punti. Brooklyn si prende così una gara e mezzo di vantaggio su Miami per il sesto posto che permette di evitare il torneo play-in, un risultato non banale considerando le trade arrivate a febbraio
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Proprio due dei giocatori arrivati in cambio di Kevin Durant fanno la differenza: Cam Johnson è il miglior realizzatore dei suoi con 31 punti a referto, mentre Mikal Bridges segna 12 dei suoi 27 nel quarto periodo per ispirare la rimonta dei padroni di casa. Ci sono anche 18 punti e 10 rimbalzi di Nic Claxton e 20 con 11 assist di Spencer Dinwiddie per una squadra capace di vincere due delle ultime tre gare, rialzandosi dopo quattro sconfitte consecutive in casa
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Sono invece sette i ko in fila inanellati dai Rockets, che hanno una grande partita da parte di Kevin Porter Jr. (31 punti, 9 rimbalzi e 6 assist) e una doppia doppia da 21+12 di Alperen Sengun a guidare sei giocatori in doppia cifra, ma tirano anche male da tre punti (9/30 di squadra, ben diverso dal 17/35 dei Nets) e sbagliano 8 dei 21 tiri liberi conquistati, senza riuscire a sopperire con ben 20 rimbalzi offensivi
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NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 101-92 | Vittoria pesantissima dei Knicks che battono Miami anche senza Julius Randle - fuori nel secondo tempo a causa di una distorsione alla caviglia - e merito dei cinque giocatori che coach Thibodeau cavalca per tutto il quarto periodo (senza fare cambi), sfruttando al meglio i 24 punti di Immanuel Quickley e i 23 di Quentin Grimes. Un ko allontana sempre più gli Heat dalla zona d’accesso diretto ai playoff, con Jimmy Butler che non va oltre i 12 punti e Gabe Vincent che ne mette a referto 21 con 8/11 dal campo
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PHILADELPHIA 76ERS-DALLAS MAVERICKS 116-108 | I Sixers ritrovano Embiid e Harden in campo e non casualmente anche la vittoria dopo tre sconfitte in fila. Il candidato MVP ne mette 25 con 9 rimbalzi mentre il playmaker confeziona una doppia doppia da 15 e 12 assist, arrotondati dai 22 punti di Tyrese Maxey per superare la resistenza dei Mavs. Gli ospiti hanno 24 punti, 10 rimbalzi e 8 assist da Luka Doncic e 23 da Kyrie Irving, ma non segnano negli ultimi 3:18 di gara e scivolano a una gara piena di distanza dal decimo posto di OKC
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CHICAGO BULLS-LOS ANGELES LAKERS 110-121 | Torna titolare LeBron James, torna sul parquet il testa a testa con i Bulls (sfortunato in quel di Los Angeles per i gialloviola) e stavolta gli ospiti non mancano il successo - condannando così molto probabilmente Chicago a doversi accontentare dell’ultimo posto disponibile per il play-in; posizione ormai consolidata per una squadra che non va oltre i 29 punti e 12 rimbalzi di Nikola Vucevic e i 22 punti realizzati da DeMar DeRozan. Bulls sotto in avvio e incapaci di riportarsi in controllo del match nella ripresa
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Chi invece gongola è Anthony Davis, sempre più in forma e autore di 38 punti con 13/20 al tiro, 10 rimbalzi e 4 assist, al fianco del quale neanche LeBron James fatica ad andare a bersaglio con i suoi 25 punti, sette rimbalzi, 10/19 dal campo e +23 di plus/minus. Il mercato di febbraio ha cambiato volto alla squadra (13-7 il record Lakers post 9 febbraio), con uno scatenato Austin Reaves che chiude con 19 punti, 7/8 complessivo e tanto di gesto "too small" in faccia a Patrick Beverley che stavolta fatica non poco e chiude con 0 punti a referto e -32 di plus/minus
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MEMPHIS GRIZZLIES-L.A. CLIPPERS 132-141 | Si interrompe a sette la striscia di successi dei Grizzlies, battuti in casa da una versione a dir poco rimaneggiata dei Clippers senza Paul George e Kawhi Leonard. Anche i padroni di casa tengono a riposo Jaren Jackson Jr., Desmond Bane e Tyus Jones nella seconda serata di un back-to-back e non riescono a difendere i 13 punti di vantaggio accumulati nel primo quarto, venendo travolti nel quarto finale da Russell Westbrook
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L’ex giocatore dei Lakers firma la sua miglior partita stagionale: 36 punti e 10 assist con 13/18 al tiro e un clamoroso 5/5 dalla lunga distanza (mai successo prima in carriera), a cui si aggiunge il 7/7 da tre realizzato da Robert Covington per 27 punti in uscita dalla panchina. Importanti anche Bones Hyland con 12 dei suoi 20 punti arrivati nel decisivo quarto periodo, regalando ai Clippers la vittoria nella prima di due gare consecutive contro i Grizzlies
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La mossa di tenere Morant a riposo nella gara precedente paga dividendi a metà: l’All-Star dei Grizzlies è clamoroso per tre quarti nei quali segna 34 punti, ma ne mette solo due nel quarto periodo e né lui né i 30 punti di Dillon Brooks riescono a tenere aperta la striscia di vittoria di Memphis. Chiudono in doppia cifra anche Santi Aldama (17), Xavier Tillman (16) e l’ex Luke Kennard (12), ma tra due giorni avranno la possibilità di una rivincita sempre a Memphis contro i Clippers
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OKLAHOMA CITY THUNDER-DETROIT PISTONS 107-106 | Faticano più del previsto i Thunder, ma a meno di un secondo dalla sirena riescono a spuntarla battendo Detroit e mantenendo il 10° posto a Ovest con una partita piena di margine sui Mavericks in classifica. Arriva invece la sconfitta n°18 nelle ultime 19 gare per gli ospiti, sempre più peggior squadra NBA nonostante i quattro giocatori in doppia cifra in uscita dalla panchina e i 24 punti e 9 assist di Jaden Ivey - sempre più uomo solo al comando di un gruppo che sogna in grande in vista della Lottery NBA
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La giocata decisiva la piazza Jalen Williams - rookie sempre più decisivo nelle dinamiche dei Thunder e miglior realizzatore dei suoi in una serata in cui OKC fa a meno dell’infortunato Shai Gilgeous-Alexander. Sull’errore di un Josh Giddey da 18 punti, Williams trova il modo di correggere a canestro con un tap-in il tiro e regalare il sorpasso ai Thunder, coronando così un match da 27 punti, 11/19 dal campo, otto rimbalzi e sei assist. Determinanti nella corsa al play-in saranno le prossime cinque sfide, tutt’altro che semplici da affrontare
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SAN ANTONIO SPURS-UTAH JAZZ 117-128 | Nella corsa a chi ne perde di più in questo finale di stagione, gli Spurs di Gregg Popovich sono secondi a pochissimi - tanto che i texani permettono anche ai Jazz di riscattare una striscia di quattro sconfitte e rilanciare almeno in parte le proprie ambizioni playoff, con Utah che resta in vita nonostante conceda 117 punti a San Antonio, 21 dei quali portano la firma di Malaki Branham - leader di un gruppo che manda in doppia cifra ben sei giocatori
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Senza Lauri Markkanen, Collin Sexton, Jordan Clarkson e Rudy Gay, a vestire i panni del leader nel quintetto Jazz è Talen Horton Tucker - giocatore di pregio e merce di scambio per mesi in casa Lakers e abile a sfruttare l’occasione per prendersi il suo nuovo massimo in carriera da 41 punti con 15/25 al tiro e 6/11 dall’arco, mentre sono quattro i punti a referto per Simone Fontecchio (ancora una volta inserito nei primi cinque giocatori schierati sul parquet): per l’azzurro 2/6 dal campo, un passaggio vincente e poco altro
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-SACRAMENTO KINGS 80-120 | Dopo 17 lunghissimi anni di attesa, i tifosi dei Sacramento Kings possono tornare a respirare. L’assenza dai playoff più lunga dello sport professionistico USA è finalmente finita, con i Kings che aprono in due la partita nel terzo quarto (33-18) e veleggiano facilmente fino al +40 finale. Sono cinque i giocatori in doppia cifra guidati dai 19 di Malik Monk dalla panchina, con Keegan Murray che firma il record di triple per un rookie (188, superato Donovan Mitchell)

La resistenza dei Blazers – che tengono a riposo tutti i migliori giocatori e schierano appena sette elementi in tutto – dura due quarti e mezzo, nei quali Shaedon Sharpe ha tutti i palloni che vuole per testare i limiti del suo talento. Il canadese chiude con 30 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, pur tirando solamente 10/27 dal campo (buono però il 6/13 da tre) con 4/4 ai liberi in 44 minuti e 44 secondi sul parquet
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PHOENIX SUNS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 107-100 | Phoenix festeggia con una vittoria il debutto casalingo di Kevin Durant, che non brilla al rientro in campo (16 punti, 8 rimbalzi e 4 assist ma tirando 5/18 in meno di 29 minuti) ma bastano per superare i combattivi T’Wolves. Laddove non arriva un arruginito KD ci pensano infatti i 29 punti di Devin Booker (12/15 dalla lunetta) e i 19 di Chris Paul, utili per interrompere la striscia di quattro successi in fila di Minnesota, che vende cara la pelle ma arriva stanca al finale di gara

I T'Wolves chiudono con una sconfitta una difficile trasferta da tre gare in fila che li aveva visti vincere in back-to-back in casa di Golden State e Sacramento. Karl-Anthony Towns parte forte segnando 20 punti nel primo tempo ma si impantana mettendone solo 5 nella ripresa; Anthony Edwards allora sale di livello e ne firma 31 con 13/22 al tiro, ma l’unico atro giocatore in doppia cifra è Naz Reid con 15 dalla panchina e ai T’Wolves manca un po' di "potenza di fuoco" per impensierire Phoenix
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Questa la situazione in classifica nella Western Conference, con i Dallas Mavericks ora distanziati di una gara dall'ultimo posto disponibile per i playoff
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Questa invece la situazione a Est, dove Miami perde un'occasione d'oro per avvicinarsi alle due squadre di New York
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Se la stagione finisse oggi, questi sarebbero gli accoppiamenti a Ovest e a Est per il torneo play-in e i playoff, tutti ovviamente da seguire sui canali di Sky Sport