La stella di Philadelphia ha saltato la gara d’esordio contro Milwaukee contro e dovrebbe saltare come minimo anche le prossime due partite, anche se ufficialmente non è infortunato. La gestione del suo rientro ha così fatto scattare le indagini da parte della NBA, che pare determinata a verificare se i Sixers abbiano rispettato le norme imposte dalla “Player participation policy” che regola casi come quello di Joel Embiid
La notizia era già nell’aria da qualche giorno, e ora le conferme arrivano da fonti interne alla NBA e riportate da Shams Charania di “ESPN”: la lega ha aperto un’indagine con al centro la gestione delle assenze di Joel Embiid effettuata dai Sixers. Il camerunese, che dopo aver saltato tutta la preseason ha dato forfait anche nella gara d’esordio della regular season e pare destinato a fare lo stesso anche con le prossime due sfide, non risultava infortunato, malato o assente per motivi personali nella gara contro Milwaukee dell’altra notte. Eppure, Embiid non è sceso in campo, aprendo così la strada all’iniziativa della NBA, che punta a chiarire se Philadelphia abbia rispettato le norme imposte dalla “Player participation policy”.
Le regole e le decisioni dei Sixers
Tra le varie cose, la “Player participation policy” prevede che i giocatori che non vengono inseriti nelle tre categorie di cui sopra e che ne giustificano l’eventuale assenza, scendano regolarmente in campo. Non solo, alle stelle come Embiid viene richiesto di giocare nelle partite che vanno in diretta televisiva nazionale, proprio come la gara con i Bucks dell’altra notte passata su “ESPN”. Ai margini della sfida contro Antetokounmpo e compagni, d’altronde, coach Nick Nurse aveva dichiarato pubblicamente che “Embiid non è infortunato”, aggiungendo poi che “il motivo per cui non gioca è che sta seguendo il piano di recupero che abbiamo concordato insieme e ora non è ancora pronto per scendere in campo”.