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NBA, LeBron James ingrana tardi contro i Clippers: 30 punti nel 2° tempo. VIDEO

NBA
©Getty

Tre punti nel primo tempo, ben 30 nel secondo: il peggior e il miglior tempo della stagione di LeBron James arrivano uno dopo l'altro, contro i Clippers, in un match alla fine perso dai Lakers che si ritrovano così a un passo dal play-in. La rimonta che il n°6 gialloviola ha provato a orchestrare in ogni modo negli ultimi due quarti non è andata a buon fine

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La fortuna di un’opera letteraria è data sicuramente dalla qualità stilistica con cui viene composta, dalla capacità di fornire al pubblico ciò che in quel momento ritiene necessario fruire come prodotto culturale, ma anche dalla lucidità nel raccontare una storia comune a tanti. Un aneddoto e un copione che diventano patrimonio condiviso, riferimento comune e magari anche metafora poi stantia ma che funziona sempre. Per quello descrivere alludendo a “Dottor Jekyll e mister Hyde” la prestazione di LeBron James contro i Clippers è operazione semplice per chi ha visto un deleterio n°6 gialloviola nel primo tempo sbocciare e poi tracimare nella ripresa, senza però permette ai Lakers di recuperare ed evitare la sconfitta in fila n°11 nei testa a testa diretti con “l’altra” squadra di Los Angeles.

Il primo tempo da dimenticare: tre punti e il record a rischio

A leggere i commenti dei tanti appassionati e amanti del n°6 dei Lakers non ci sono grossi dubbi: il primo tempo di LeBron James contro i Clippers è stato il peggiore della sua carriera, di sicuro uno di quelli in cui ha inciso meno in 20 stagioni di NBA. Sul più bello, nella partita più importante della regular season per la sua squadra, James si è inceppato in avvio: tre punti in due quarti, 16% al tiro, sbagliata anche l’unica tripla tentata e quattro palle perse con -25 di plus/minus. Il risultato insomma non poteva che essere: Clippers in fuga e una vittoria mai neanche lontanamente avvicinata dai gialloviola. Non solo: viste le pessime percentuali e lo stato di forma tutt’altro che ottimale, in molti hanno pensato al record e alla striscia di partite con almeno 10 punti segnati che LeBron James cavalca ininterrottamente dal 2007 (da circa 1.150 partite). Sembrava a rischio anche quello, a meno di una svolta.

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Una super ripresa con 30 punti a referto (che però non basta)

Se esiste poi una persona che ben conosce LeBron James - e mai scommetterebbe contro di lui - è Tyronn Lue, che a fine partita ha spiegato di immaginare che “nella ripresa sarebbe tornato ben più arrabbiato che nel primo tempo”. Così è stato: il n°6 Lakers infatti, ben al di là dei 38 anni già compiuti che non paiono incidere e condizionarlo, si è ripreso con gli interessi (almeno al livello personale) quanto lasciato indietro nella prima parte del match - regalandosi un secondo tempo da 30 punti (seconda volta che accade in stagione dopo quello ai Rockets del 16 gennaio), chiudendo con otto rimbalzi, quattro assist, un recupero, una stoppata e 12/14 al tiro e 4/5 dall’arco dopo l’intervallo lungo. Nei 21 minuti in cui è rimasto sul parquet praticamente non ha sbagliato nulla, chiudendo con +16 di plus/minus, ma non riuscendo però nell’impresa di completare la rimonta da -19. Il peggio e il meglio, tutto nel giro di due tempi, ma alla fine ciò che conta per i Lakers in questo momento è la mancata vittoria che pesa non poco sul futuro prossimo della franchigia: il play-in adesso appare come l’opzione più probabile.

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