Please select your default edition
Your default site has been set

Playoff NBA, Isaac Okoro contro Jalen Brunson: "Arbitri, occhio alle sue buffonate"

NBA
©Getty

È già scontro in gara-2 in conferenza stampa tra Cavaliers e Knicks, con Cleveland che ha perso la sfida d'esordio e il fattore campo contro New York in una serie che si preannuncia lunga e avvincente. In cui a fare la differenza saranno i dettagli e anche i tiri liberi - con Isaac Okoro che ci ha tenuto a precisare una cosa su Jalen Brunson, aprendo un fronte polermico che probabilmente i due si trascineranno anche in campo

Il ruolo di Isaac Okoro all’interno del quintetto Cavaliers è il più delicato (e incerto) di tutti: specialista difensivo da usare contro il miglior attaccante, senza però disdegnare la capacità di colpire il canestro avversario e mettere alle corde una rotazione difensiva che non può vederlo soltanto come un punto debole da poter ignorare. Gara-1 però, in cui Cleveland si è vista sfilare il fattore campo, è stata anche un modo per capire e far metabolizzare alla squadra dell’Ohio il fatto che c’è da unire l’esperienza al talento e questa nuova versione dei Cavs senza LeBron James deve ancora accumularne tanta. Per questo Okoro ha deciso di non andare tanto per il sottile, commentando la prestazione di Brunson e le scelte contro di lui: “Abbiamo difeso bene contro di lui, cercando di non concedergli facilmente viaggi in lunetta, non cadendo sulle sue finte e sulle buffonate che fa in campo. Bisogna essere disciplinati, parlare con gli arbitri e cercare di fargli capire quali sono le sceneggiate e le finte che possono trarre in inganno, sfruttando la mia stazza e dimensione per rendere difficoltosi i suoi tiri e complicare le linee di passaggio”.

In realtà Brunson ha tentato soltanto quattro tiri liberi in gara-1 in un match poi chiuso con 27 punti a referto, mentre nelle quattro sfide di regular season sono stati 21 complessivi i viaggi in lunetta - leggermente al di sotto dei 5.8 a partita raccolti in questa fortunata stagione per l’ex Dallas Mavericks. Per quello i cronisti hanno chiesto a Okoro quali fossero queste pagliacciate a cui fa riferimento: “Cadere a terra anche quando non viene usata molta fisicità su di lui ad esempio, tante piccole cose che ti aiutano a ottenere falli e andare in lunetta: al giorno d’oggi sono tanti a ragionare così, da difensori bisogna essere intelligenti”. Ed efficaci, verrebbe da aggiungere, per provare a evitare di subire un altro pesante ko casalingo che potrebbe segnare in maniera irreversibile la serie contro i Knicks.

vedi anche

New York sogna: Randle e Hart gli eroi di gara-1