Playoff NBA, i risultati di oggi: Steph Curry trascina Golden State, Phoenix vince a L.A.
Golden State batte un colpo, si aggrappa a un super Steph Curry e nel primo match casalingo della serie torna al successo e accorcia sul 2-1 nella serie contro i Kings (anche senza lo squalificato Draymond Green), Philadelphia vince in volata a Brooklyn una partita nervosa e ipoteca il passaggio al secondo turno: polemiche per la mancata espulsione di Joel Embiid e per quella - contestata - di James Harden. Devin Booker segna 45 punti nella vittoria Suns in trasferta contro i Clippers in gara-3
BROOKLYN NETS-PHILADELPHIA 76ERS 97-102 (SERIE SULLO 0-3) | Al termine di una partita nervosa e piena di falli tecnici, espulsioni e colpi di scena, Philadelphia conquista gara-3 e mette una seria ipoteca sul passaggio del turno - battendo in volata Brooklyn a domicilio grazie alla tripla a 44 secondi dalla sirena firmata Tyrese Maxey (25 punti con 5/8 dall’arco per lui) e alla stoppata di Joel Embiid che ne aggiunge 14 con 10 rimbalzi in un match complicato per il principale candidato MVP (5/13 al tiro e cinque palle perse)
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L’episodio chiave del match arriva in avvio quando Embiid, venuto a contatto con Nic Claxton, rifila un calcio da terra in mezzo alle gambe dell’avversario, ma gli arbitri nel valutare il suo gesto valutano il colpo come fallo flagrant di tipo 1 - evitando dunque l’espulsione diretta, poi arrivata per somma di tecnici nel secondo tempo ai danni del centro dei Nets. Uno dei tanti episodi di nervosismo in cui a farne le spese è stato anche James Harden: 21 punti e in 29 minuti, poi l’espulsione che ha fatto discutere per un colpo a Royce O’Neale
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A Brooklyn invece resta davvero poco con cui consolarsi, in un match ripreso per i capelli grazie al 35-18 di parziale del terzo quarto che tuttavia non ha cambiato le sorti della sfida e della serie ormai (quasi) del tutto scappata di mano ai Nets: alla sirena finale sono 26 punti con 26 tiri per Mikal Bridges, mentre Spencer Dinwiddie ne aggiunge 20 con sette passaggi vincenti. Non sbaglia quasi mai Nic Claxton: 18 punti con 8/9 al tiro, in una partita che aumenta i rimpianti per i padroni di casa
GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 114-97 (SERIE SULL’1-2) | Golden State batte un colpo nel momento più importante della stagione e trascinata da Steph Curry si prende la prima vittoria nella serie (non a caso coincisa con la prima sfida casalinga per gli Warriors), arrivata grazie a un primo tempo dominato dai campioni in carica che non hanno poi permesso ai Kings di andare oltre i 26 punti, 10 rimbalzi e nove assist di De’Aaron Fox e la doppia doppia da 15 punti e 16 rimbalzi di Domantas Sabonis - in campo dopo il duro colpo subito da Green in gara-2
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In un quintetto che schiera Jordan Poole sin dalla palla a due - impreciso e autore di 16 punti con 4/13 dal campo - il protagonista assoluto è Steph Curry che ne mette 36 con 12/25 complessivo, 6/12 dall’arco, sei rimbalzi e +24 di plus/minus in 37 minuti. Tutto passa dalle sue mani, in una serata da 20 punti per Andrew Wiggins e in cui Kevon Looney veste al meglio i panni di Draymond Green, raccogliendo ben 20 rimbalzi e distribuendo nove passaggi vincenti: un colpo di coda da parte dei campioni NBA in carica, un modo per dimostrare di essere ancora vivi
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L.A. CLIPPERS-PHOENIX SUNS 124-129 (SERIE SULL’1-2) | Vittoria più sofferta del previsto per i Suns che a Los Angeles approfittano dell’assenza dell’infortunato Kawhi Leonard e si riprendono il fattore campo a proprio favore al termine di un match condotto da Phoenix, senza mai riuscire però a scavare il solco decisivo - arrivati agli ultimi secondi di gara-3 in totale equilibrio, tra liberi sbagliati, mani che tremano sul più bello e una tripla di Bones Hyland uscita per un’inezia che avrebbe forse cambiato le sorti della sfida e della serie
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Il protagonista assoluto della sfida è Devin Booker, che mette a referto la sua quinta gara in carriera oltre i 40 punti ai playoff: sono 45 con 18/29 al tiro, sette rimbalzi e grande impatto nel finale in cui a gestire la maggior parte dei possessi è un Kevin Durant da 28 punti con 8/15 dal campo e un perfetto 11/11 ai liberi. Meno incisivo Chris Paul, ma poco importa: nonostante il 5/18 complessivo e il sanguinoso 0/2 ai liberi che lascia una tripla potenzialmente pericolosa ai Clippers negli ultimi secondi, Phoenix torna in vantaggio nella serie
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Grande prova d’orgoglio per i Clippers che, nonostante gli infortuni, restano a galla fino alla fine guidati da un Norman Powell lanciato in quintetto che risponde presente in un match da 42 punti e 7/12 dall’arco per lui - nuovo massimo in carriera - al fianco di un Russell Westbrook che è l’ultimo a mollare in una sfida da quasi tripla doppia con 30 punti, 11 assist e otto rimbalzi in 40 minuti da 11/23 complessivo al tiro. Nel finale però la squadra di L.A. non riesce a mantenere la lucidità necessaria e l’impresa, soltanto sfiorata, sfugge di mano
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