Nella serie contro Cleveland Jalen Brunson ha iniziato a esultare in maniera particolare dopo i suoi canestri decisivi, portandosi una mano al volto con il naso all’interno dell'incavo tra pollice e indice e l'anulare piegato all'indietro. Un gesto che lui stesso non ha voluto spiegare ("Non preoccupatevene" ha risposto a precisa domanda) ma che alcuni hanno spiegato come omaggio a Paulo Dybala. Ma come sarebbe possibile?
Le grandi prestazioni di Jalen Brunson nella serie contro i Cleveland Cavaliers hanno inevitabilmente acceso i riflettori sul playmaker dei New York Knicks, che ha trascinato i suoi sul 3-1 nella serie. E dopo l’ennesimo canestro d’autore in gara-4 Brunson ha sfoggiato la sua nuova esultanza, lasciando di stucco anche Jeff Van Gundy nella telecronaca per ESPN ("Non ho idea di che cosa significhi"). Ma in cosa consiste? Dopo i canestri più importanti, Brunson si porta la mano al volto mettendo il suo naso nell’incavo tra pollice e indice, piegando poi l’anulare per formare una sorta di "3" con le dita — un gesto che in questa stagione ha usato spesso per celebrare i canestri da tre, ma che solo da poche settimane si porta al volto. Un’esultanza che ha lasciato perplessi i tanti che l’hanno vista, e lui stesso ha mantenuto il mistero: a precisa domanda di Lisa Salters di ESPN dopo il match, Brunson ha schivato la risposta dicendo solo "Non preoccupatevene", tirando poi dritto verso gli spogliatoi. Il mistero non ha fatto altro che aumentare la curiosità: c’è chi dice che annusi l’incavo della mano, chi ci vede un 3, e chi invece — magari più appassionato di calcio — vede una specie di omaggio alla celebre "Dybala Mask" di Paulo Dybala.
L'esultanza di Brunson come quella di Dybala: la possibile spiegazione
Il gesto di Brunson non è identico a quello di Dybala, che per realizzare la sua maschera usa solo pollice e indice come una specie di “V” sotto al naso, ma la ricorda da lontano. C'è un indizio che potrebbe portare a una spiegazione del genere: a esultare come Brunson in panchina c’è molto spesso il suo grande amico Josh Hart, con cui ha vinto al college a Villanova e con cui si è ritrovato a febbraio ai New York Knicks, che invece è certamente un super appassionato di calcio (come si capisce facilmente dal suo account Twitter in cui spesso commenta le vicende calcistiche del vecchio continente) e ha sicuramente familiarità con l’esultanza dell’attaccante della Roma. In attesa di una spiegazione ufficiale da parte dei protagonisti, l’ipotesi "Dybala Mask" non è del tutto da scartare, come suggerito anche dagli YouTuber di No Dunks.