Chris Paul ha fatto la sua prima uscita pubblica come nuovo membro dei Golden State Warriors, allenandosi con Steph Curry a Las Vegas e presenziando al suo fianco alla partita della squadra di Summer League. Nella conferenza stampa di presentazione ha schivato le domande sul suo ruolo: "Non so ancora quale sarà il mio ruolo, ne parlerò con Steve Kerr al training camp"
Dopo anni a essere considerato uno dei principali rivali della dinastia dei Golden State Warriors, con una mossa a sorpresa Chris Paul ne sarà un nuovo membro, con un movimento di mercato che ha lasciato di stucco tutti quanti — anche all’interno di casa CP3. "Neanche la mia famiglia riusciva a crederci" ha ammesso Paul nella conferenza stampa di introduzione come nuovo giocatore di Golden State tenuta a Las Vegas, dove si è già allenato in compagnia di Steph Curry e ha presenziato al suo fianco nella partita della squadra di Summer League. A tenere banco è stato soprattutto il ruolo che avrà nella prossima stagione, visto che dopo 18 anni di carriera in cui non è mai partito dalla panchina (1.214 partite di regular season e 149 di playoff in carriera tutte rigorosamente da titolare), il prossimo anno potrebbe uscire stabilmente dalla panchina per la prima volta. "Fai l’allenatore?" ha risposto, un po' piccato, al giornalista che gli ha chiesto come si sarebbe trovato con i membri della panchina di Golden State, schivando ogni domanda sul suo possibile ruolo: "La verità è che non so ancora quale sarà la situazione: ho parlato con Steve Kerr, ma non del mio ruolo. Troveremo una soluzione una volta cominciato il training camp". La sensazione però è che difficilmente gli Warriors andranno a toccare il loro quintetto base formato da Curry, Klay Thompson, Andrew Wiggins, Draymond Green e Kevon Looney, che anche in una stagione complicata come quella passata ha rappresentato una delle migliori combinazioni della lega per rendimento. Paul quindi è destinato a prendere il posto di Jordan Poole, sacrificato dagli Warriors per il contratto lungo e remunerativo, prendendo le redini della second unit e unendosi ai titolari quando ci sarà bisogno di maggiore esperienza e playmaking al fianco dei Big Three.