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NBA, la strana avventura di Steve Kerr alla Summer League di Las Vegas

NBA
©Getty

Il coach degli Warriors era a Las Vegas per osservare la sua squadra in Summer League, ma a pochi metri dal parquet si è ritrovato coinvolto in un'avventura che l'ha riportato indietro nel tempo di oltre quarant'anni

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Quando si pensa a Las Vegas e alle avventure che possono capitare in mezzo al deserto del Nevada, l'incontro con una vecchia insegnante del liceo non è proprio la prima cosa che viene in mente. Eppure a Steve Kerr, arrivato in città per dare un'occhiata ai suoi Warriors, impegnati nel consueto appuntamento della Summer League, è capitato proprio questo. Con la complicità di Michelle Johnson, ex compagna di scuola, e degli inviati di "The Athletic", il coach di Golden State ha potuto riabbracciare una vecchia, anzi vecchissima conoscenza. A dire la verità, all'inizio Kerr ha faticato parecchio a riconoscere la signora ultra-novantenne che si è trovato di fronte appena fuori dall'arena di gioco. Alla signora è toccato quindi presentarsi dicendo semplicemente "sono la tua insegnante".

Dove sono i tuoi compiti, Steve?

Barbara Johnson, madre di Michelle, è stata in effetti l'insegnante di quello che poi sarebbe diventato campione NBA per ben nove volte tra campo e panchina. Anzi, per la precisione la Johnson era preside dell'American College del Cairo, frequentato da Kerr a inizio anni ottanta. Il futuro giocatore di Bulls e Spurs, infatti, come noto ha trascorso tutta la prima parte della sua vita al seguito del padre, accademico specializzato nelle questioni riguardanti il Medio Oriente e quindi brutalmente ucciso in un attentato a Beirut nel 1984. "Sono venuta fin qui dal Cairo per correggere i tuoi compiti" ha scherzato la Johnson, "dove sono?". Kerr, a cui non manca mai la risposta giusta, ha replicato con il classico "me li ha mangiati il cane". Uno scambio di battute che ha fatto da preludio a un viaggio nella memoria di entrambi, partendo dall'estate torrida di Las Vegas per arrivare alla Piramide di Cheope. Tutto sullo sfondo di una partita di basket.