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NBA, James, Wade e Bosh: i big three sarebbero potuti sbarcare a Chicago

NBA
©Getty

K.C. Johnson, storica firma del "Chicago Tribune" rivela i retroscena dell'operazione di mercato che nell'estate del 2010 avrebbe potuto segnare i destini della NBA per gli anni successivi. Tutto sarebbe cambiato se un giocatore allora ai Bulls fosse stato ceduto in tempo

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La storia della NBA è piena di snodi cruciali, momenti che hanno segnato il destino di una squadra, un giocatore e spesso di tutta la lega. Tra questi c'è senz'altro l'estate del 2010, quella passata alla storia per "The Decision" e il formarsi dei big three, LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, a Miami. Con le tre stelle riunitesi a South Beach, gli Heat hanno disputato quattro finali consecutive, vincendo due titoli. Le cose, però, avrebbero potuto andare diversamente. A quanto pare, infatti, a coltivare il sogno di mettere una a fianco all'atro le tre stelle non era il solo Pat Riley. Un'altra squadra della Eastern Conference, rivale storica di Miami, avrebbe fatto più di un tentativo per portarsi a casa James, Wade e Bosh in un solo colpo. A separare quel sogno dalla realtà, parrebbe essere stato uno scambio non andato in porto. 

A uno scambio dal sogno

A raccontare i retroscena di quanto successo, o meglio di quanto non successo, nell'estate 2010 è K.C. Johnson, storica firma del "Chicago Tribune" che segue i Bulls fin dai tempi di Michael Jordan e Phil Jackson. Ospite di "Bulls Talk", Johnson ha affermato di essere certo che Chicago fosse molto vicina a soffiare i big three a Miami. L'intoppo, racconta Johnson, sarebbe stata la mancata chiusura dello scambio che avrebbe mandato Luol Deng dai Bulls agli L.A. Clippers, liberando così lo spazio salariale necessario per firmare le tre stelle poi finite agli Heat. Sempre secondo Johnson, Chicago sarebbe stata l'unica altra destinazione presa in considerazione da James, Wade e Bosh e non necessariamente in seconda battuta rispetto a Miami. Deng, però, è rimasto a Chicago e i Bulls si sono dovuti accontentare di firmare Carlos Boozer quell'estate. Il sogno di portare i big three allo United Center, dove peraltro avrebbero trovato un Derrick Rose pronto a diventare MVP della stagione regolare, è quindi rimasto tale. 

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