In occasione della prima partita interna della squadra (contro gli Utah Jazz), i Phoenix Suns alzeranno al cielo del Footprint Center i 15 stendardi in onore delle leggende della franchigia, che fino a oggi avevano il loro nome soltanto iscritto nel Ring of Honor ma non la maglia ritirata come in tutte le altre arene
Solo tre settimane fa i Phoenix Suns hanno annunciato che nel corso di questa stagione due ex superstar come Amar'e Stoudemire e Shawn Marion verranno omaggiate con "l'ingresso nel Ring of Honor della franchigia". Equivaleva, fino a oggi, al ritiro delle maglie per tutte le altre 29 franchigie NBA, ma i Suns non hanno mai alzato al cielo le maglie (e i banner) delle 15 leggende che - prima di Stoudemire e Marion - hanno già ricevuto tale onore, preferendo invece iscrivere il loro nome nel suddetto Ring of Honor. Ma Mat Ishbia, il nuovo proprietario, ha deciso di cambiare, e di fare a modo suo. Il 28 ottobre prossimo, durante l'intervallo della prima gara interna del nuovo campionato (ospiti gli Utah Jazz), i Suns alzeranno al cielo dei veri e propri banner, con il numero di maglia per i dieci giocatori (Alvan Adams, Charles Barkley, Tom Chambers, Walter Davis, Connie Hawkins, Kevin Johnson, Dan Majerle, Steve Nash, Paul Westphal e Dick Van Arsdale) oppure con il numero di anni di permanenza nella franchigia per i cinque non giocatori (Jerry Colangelo, Cotton Fitzsimmons, John MacLeod, Al McCoy e Joe Proski).
Anche a Phoenix, allora, dal 28 ottobre dal soffitto del Footprint Center faranno bella mostra di sé le maglie ritirate delle leggende del passato (in attesa di Stoudemire e Marion, che porteranno il totale a 17), che saranno contemporanemaente effigiate in alcuni dipinti sui muri corridoi del secondo anello dell'arena (CarMax Concourse). Per non dimenticare mai chi, in 55 anni di storia, ha fatto grandi i Phoenix Suns