NBA, stagione 2023-24: gli obiettivi di mercato per le squadre della Northwest Division
Dai campioni in carica dei Denver Nuggets a squadre in rampa di lancio come Minnesota e Oklahoma City fino a quelle in ricostruzione come Utah e Portland: la Northwest division offre cinque squadre in momenti diversi del loro percorso, ma tutte possono ancora aggiungere qualcosa per migliorare in vista del prossimo anno. Ecco tre obiettivi di mercato ciascuna prima della deadline
OBIETTIVI DI MERCATO, DIVISION PER DIVISION: ATLANTIC | CENTRAL | SOUTHEAST
- La partenza del “coltellino svizzero” Bruce Brown non è stata ancora rimpiazzata, così come quella del veterano Jeff Green volato a Houston. I giovani Christian Braun, Peyton Watson e Zeke Nnaji potrebbero riempire quei vuoi, ma se non dovessero funzionare Bullock — uscito un po’ dalle grazie di Jason Kidd a Dallas — potrebbe dare una mano in termini di difesa e tiro perimetrale
- A Houston c’è sovrabbondanza di giovani, tanto da togliere spazio a un giocatore che potrebbe fare comodo a molti come Tate. Le somiglianze con Brown ci sono, anche se ha maggiore fisicità e stazza e meno ball-handling rispetto al giocatore volato agli Indiana Pacers: potrebbe essere uno dei nomi più caldi sul mercato del prossimo anno
- Ai Lakers non è andata come si sperava, ma la combinazione di spaziature e protezione del ferro potrebbe fare comodo a una squadra come i Nuggets quantomeno in regular season, dove i minuti di Nikola Jokic vanno tenuti sotto controllo. E poi Bamba è ancora senza contratto, rendendo la scommessa su di lui quasi innocua
- Con i pochi asset a disposizione i Timberwolves non possono certo pensare di prendere un All-Star (a meno che non venga ceduto Karl-Anthony Towns…), ma a basso costo potrebbe essere prendibile uno come Anthony, che a Orlando si ritrova un po’ chiuso dalle tante guardie presenti a roster, a cui si è aggiunto anche Anthony Black appena preso al Draft
- Quando una squadra ha stelle come Anthony Edwards, la cosa più intelligente da fare è circondarlo di esterni in grado di dare difesa e tiro. Proprio le specialità di O’Neale, che nel nuovo corso dei Nets è finito fuori dal quintetto base, rendendolo spendibile sul mercato
- I T’Wolves hanno già un giocatore versatile come Kyle Anderson e un’anima “big” data anche la conferma di Naz Reid, ma se volessero un lungo atipico in grado di portare difesa, spaziature e soprattutto esperienza, poche opzioni sono meglio del francese in forza ai Clippers
- Le tante scelte al Draft accumulate prima o poi devono essere usate per una stella, giusto? Tra tutti i ruoli quello più scoperto sembra essere quello del 3, e Ingram potrebbe essere il meglio a cui possono aspirare i Thunder con le tante scelte al Draft che hanno in mano, così da affiancare un’altra stella a Shai Gilgeous-Alexander e dare l’assalto alla Western Conference
- Se l’idea fosse invece quella di continuare a costruire pazientemente, Williams potrebbe essere una buona soluzione per riempire lo spot di 4, per vedere se le intriganti caratteristiche tecniche in uscita dal college sono ancora lì da qualche parte o se sono andate perse in un’esperienza a Chicago ben poco entusiasmante (anche per via degli infortuni)
- A proposito di Williams, infortuni e ruolo in ala: Ziaire Williams è scomparso dai radar dei Memphis Grizzlies nella passata stagione, ma rappresenta quel tipo di atleta (lungo, versatile, atletico) che piace tantissimo a Sam Presti. E c’è ancora abbastanza potenziale non esplorato per pensare di tirarne fuori un titolare di alto livello
- Più che giocatori, i Blazers del corso post-Lillard penseranno soprattutto a ricevere future scelte al Draft, così da poter attendere con calma lo sviluppo dei vari Henderson, Sharpe e Simons e poter aggiungere ulteriore talento in futuro
- L’alternativa alle scelte al Draft sono giovani di talento finiti in squadre con troppi giocatori da far giocare. Potrebbe essere il caso di Daniels, che ai Pelicans si trova davanti tanta concorrenza (McCollum, Ingram, Jones, Murphy ecc…) e ha qualità tecniche e tattiche per potersi incastrare bene con i pezzi già presenti a Portland
- I Blazers hanno tanto talento giovane perimetrale, ma non altrettanto sotto canestro. Wiseman ha fallito a Golden State e non ha entusiasmato neanche a Detroit, dove però ci sono fin troppi lunghi da dover sviluppare. A Portland avrebbe tempo, spazio e calma per poter realizzare il suo potenziale non concretizzato
- Nella stagione passata i Jazz si sono rivelati più competitivi di quanto immaginato, grazie soprattutto a Lauri Markkanen diventato un All-Star e Walker Kessler diventato subito titolare sotto canestro. Aggiungendo una stella del livello di Lillard (che ha fatto il college a Ogden, a poca distanza da Salt Lake City) dove potrebbero arrivare i Jazz?
- Un altro modo di rientrare nel discorso per Lillard sarebbe quello di fungere da terza squadra per lo scambio bloccato tra i Blazers e gli Heat, ricevendo Tyler Herro in cambio di scelte o giocatori per il disturbo di prendere quello che comunque rimane un perenne candidato al premio di sesto uomo dell’anno, nonché un ottimo attaccante
- In mezzo tra i due poli si posiziona OG Anunoby, che vorrebbe lasciare Toronto per avere uno spazio offensivo maggiore da qualche altra parte. Poche squadre hanno così tante scelte in mano quante i Jazz, permettendo loro di esplorare pressoché qualsiasi affare possa interessargli