NBA, Vanessa Bryant e la petizione per salvare uno dei murales più famosi su Kobe

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Si trova a downtown L.A., sulla parete di una palestra, ma il proprietario del palazzo ora vuole cancellarlo per essere libero di poter vendere spazi pubblicitari. Una decisione che ha sollevato la reazione contraria della proprietaria 

Dopo la tragedia che nel gennaio 2020 ha colpito Kobe Bryant, la figlia Gigi e altre sette persone, morte in un incidente in elicottero, Los Angeles ha visto il proliferarsi di un numero quasi infinito di murales dedicati alla leggenda dei Lakers (al momento ne sono stati contati 636). Uno dei più famosi e conosciuti porta la firma di Sloe Motions, un artista locale, e si trova sulla parete dell'Hardcore Fitness a downtown L.A.. Solo che potrebbe non rimanerci a lungo. Il proprietario del palazzo, infatti, ha ordinato alla persona che gestisce la palestra, Cecilia Moran, di rimuovere il murale (prima entra il 30 settembre, poi - dopo una proroga - entro la fine dell'anno) con la volontà di vendere spazi pubblicitari sulla stessa parete. "E se non lo faccio io entro il 31 dicembre di quest'anno, mi ha assicurato che lo farà fare lui stesso, addebitandomi però ogni spesa". Una minaccia che però non ha funzionato, perché Moran non pare intenzionato a piegarsi: "Mi rifiuto di farlo, non credo sia giusto e voglio battermi per ciò che credo lo sia. E di certo non credo che distruggere qualcosa che ha avuto un impatto così grande su così tante persone sia giusto". A supporto della posizione di Moran si è schierata anche la vedova di Kobe Bryant, Vanessa, che dal suo account Instagram ha rilanciato una petizione (su change.org) per raccogliere le firme necessarie a impedire la cancellazione del murale. Delle 75.000 firme richieste, al momento si è vicini alle 57.000 ma 44.500 sono arrivate nella sola giornata di ieri, quando Vanessa ha fatto sentire la sua voce via social media.