L'ex Celtics è convinto che, con il suo arrivo, i Grizzlies diventeranno la miglior difesa della NBA. Secondo Smart, Memphis, già 3° per defensive rating nella regular season 2022-23, sarà in grado di fermare ogni attacco avversario. E per una squadra che dovrà rinunciare al talento offensivo di Ja Morant per la prima parte di stagione, la difesa potrebbe rivelarsi ancor più che in passato l'elemento chiave
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Durante la stagione regolare 2022-23, a Memphis il primato di miglior difesa è sfuggito per poco. In testa alla classifica delle squadre con il miglior defensive rating, infatti, erano finiti i Cleveland Cavaliers e a precedere i ragazzi allenati da Taylor Jenkins c'erano anche i Boston Celtics. Ora, dopo un mercato estivo alquanto movimentato, quel 3° posto potrebbe andare stretto ai Grizzlies, anche perché l'innesto più significativo a roster è arrivato proprio dalla squadra che li ha preceduti quanto a efficacia difensiva. Marcus Smart, difensore dell'anno nel 2022, non ha dubbi in merito. "Da specialista difensivo sono arrivato in una squadra che ha la mia stessa attitudine e credo che sarà inevitabile salire ancora di livello" ha dichiarato l'ex Celtics, "anche perché qui c'è un giocatore come Jaren [Jackson Jr.] che capisce perfettamente quanto sia importante la difesa".
Un passo avanti, verso la vetta
Un ulteriore passo in avanti, insomma, significherebbe avere la miglior difesa della NBA, fattore che aiuterebbe non poco i Grizzlies a superare l'assenza iniziale della loro stella Ja Morant. "Marcus vanta un'esperienza ai massimi livelli" ha sottolineato coach Jenkins parlando dell'importanza del suo nuovo playmaker, "nessuno dei nostri ragazzi ne ha, e quindi dobbiamo solo imparare da Smart". Quanto invece ai dubbi sulla sua tenuta fisica, secondo alcuni messa alla prova da 9 stagioni in NBA giocate senza mai risparmiarsi, Smart ha risposto: "Sono sempre io, la lunghezza delle mie braccia è la stessa, la mia apertura alare rimane la stessa, anche i miei capelli sono ancora lunghi, è tutto a posto". Per Smart, quindi, non c'è alcuna ragione di preoccuparsi per questa nuova versione di Memphis: "Lasciamo che parlino, vedremo alla fine dell'anno se avranno ancora voglia di criticare".