A Los Angeles i Milwaukee Bucks hanno potuto osservare per la prima volta Damian Lillard con la sua nuova maglia, suggellando il debutto con un successo sul campo dei Lakers. Il sette volte All-Star non ha tirato benissimo ma ha comunque chiuso come secondo miglior marcatore di squadra dietro Giannis Antetokounmpo, mostrando già una discreta intesa con il compagno di squadra — che è già pazzo del suo nuovo playmaker
È raro che una partita di preseason sia così attesa, ma è altrettanto raro che due talenti del calibro di Damian Lillard e Giannis Antetokounmpo giochino nella stessa squadra. Per questo la partita amichevole tra i Milwaukee Bucks e i Los Angeles Lakers è andata in diretta tv nazionale, nonostante l’assenza tra i gialloviola di LeBron James e Austin Reaves e di Khris Middleton per gli ospiti. L’attesa però è stata ben ripagata: nel primo tempo le due squadre hanno dato a una sfida vera, specialmente nei minuti in cui le due superstar hanno condiviso il campo. Dopo l’intervallo infatti il nuovo allenatore dei Bucks Adrian Griffin ha tenuto in campo solamente Lillard per qualche altro minuto, giusto per vedere qualche possesso senza Antetokounmpo in campo, ma già quello che si è visto nei 15 minuti del primo tempo è abbastanza per far ben sperare in casa Bucks. "Voglio essere onesto: non sono mai stato così smarcato" ha detto Antetokounmpo dopo la vittoria. "E non ho mai visto un giocatore essere raddoppiato al primo possesso della partita, per di più in una gara di preseason". Il riferimento è al primo pick and roll giocato dalle due superstar, con i Lakers che hanno deciso di raddoppiare sistematicamente Lillard e "concedere" il 4 contro 3 ad Antetokounmpo. Una mossa tattica che decisamente non è dispiaciuta al nuovo numero 0 dei Bucks: "Quando ho visto che mi raddoppiavano e avevo lo scarico su Giannis, mi sono detto ‘Beh, possiamo andare avanti così tutta la sera’. Capite cosa intendo? Avere un giocatore così dominante rende tutto più facile. Avremo un sacco di opzioni: ci saranno momento in cui sarà lui a giocare per me e viceversa, come abbiamo visto oggi".
Le statistiche di Lillard e Antetokounmpo al debutto insieme
Lillard ci ha messo un po’ a prendersi i suoi tiri, chiudendo alla fine con 14 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e 4 recuperi frutto di un 3/10 dal campo (2/7 da tre) riequilibrato da un perfetto 6/6 ai liberi. Il suo primo canestro con la nuova maglia — una tripla nel mezzo angolo bruciando Max Christie — è arrivato proprio dopo l’unico assist di Antetokounmpo della serata, con il greco che nei 15 minuti in cui è rimasto ha giocato da MVP: 16 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate tirando 7/10 dal campo e sembrando già in forma per cominciare la stagione. E anche dopo il match era difficile non notare la sua soddisfazione per come stanno andando le cose dentro e fuori dal campo. "Sto imparando tantissimo da lui: conosce il gioco e si mette in condizione di avere successo, aiutandomi a fare lo stesso. Sembra quasi una mini versione di me: tranquillo, pensa ai fatti suoi, si prende cura della famiglia, c’è sempre, si allena al massimo e aiuta i suoi compagni quando c’è bisogno di alzare la voce. E poi quando comincia la partita è un killer". Lillard è un po’ più guardingo ("Arriverà un momento in cui Giannis si arrabbierà con me per qualcosa e lì cominceremo a imparare chi siamo e come possiamo unire le forze"), anche se il due volte MVP non pensa che possa mai accadere: "Fa talmente tante cose per la squadra che è difficile arrabbiarsi con lui. Semplicemente esistendo attira un sacco di attenzioni e rende tutto più semplice. Non deve fare niente: solo camminare, solo essere Damian Lillard". Il resto della lega è avvisato, la luna di miele è appena cominciata.