LeBron James ha cominciato la sua 21esima stagione in NBA con una prestazione da 21 punti, 8 rimbalzi e 5 assist sul campo dei campioni in carica dei Denver Nuggets, ma a fare notizia sono i “soli” 29 minuti disputati dal 38enne. Coach Darvin Ham ha rivelato che con ogni probabilità il trend rimarrà tale per tutta la stagione, anche se James non è sembrato convintissimo dopo la partita
Ventuno punti, 8 rimbalzi e 5 assist non sono sicuramente una brutta maniera di cominciare la propria 21^ stagione in NBA, una quota che solamente altri cinque giocatori nella storia della lega hanno raggiunto. Ma da LeBron James ci si aspetta sempre il massimo, e per questo a fare notizia nella sconfitta dei suoi Los Angeles Lakers sul campo dei Denver Nuggets non sono state le sue percentuali (10/16), o le zero palle perse, ma i soli 29 minuti disputati in campo. Una cifra inconsueta per un giocatore che in carriera ne ha giocati più di 38 di media e anche lo scorso anno era a 35.5, ma a fare ancora più rumore sono le parole post-partita di coach Darvin Ham. L’allenatore dei Lakers infatti, alla domanda se questo minutaggio possa diventare un trend per il resto della stagione, ha risposto "Lo vedremo, ma con ogni probabilità sì", facendo capire che i Lakers abbiano intenzione di gestire il più possibile lo sforzo del loro 38enne. "Con lui è facile farsi prendere dall'emozione della partita e dimenticarsi del lungo termine, ma per farlo rimanere il più efficace possibile, dobbiamo essere coscienziosi con il suo minutaggio e quanto a lungo rimane in campo"-
Le parole di James: "Immagino ci sia un piano e lo seguirò"
Il problema, semmai, è convincere James del progetto, visto che in carriera non è mai andato sotto i 33.4 minuti a partita. "Sono uno di quelli che vuole sempre rimanere in campo, specialmente quando hai l’opportunità di vincere una partita o senti di poter avere un impatto. Ma immagino che sia stato messo in piedi un sistema e lo seguirò" ha detto il Re dopo la partita, sottolineando di non essere né sorpreso né deluso dalla decisione dei Lakers di tenere sotto controllo i suoi minuti, una decisione condivisa anche con il suo trainer Mike Mancias. L'idea è di tenerlo sempre attorno ai 28-30 minuti, anche se la situazione potrebbe cambiare con l'andare della stagione. Una scelta accolta comunque positivamente dai Nuggets ("Di certo aiuta" ha detto sorridendo Jamal Murray sul minutaggio contingentato della stella dei Lakers), anche se i campioni in carica sono sembrati in controllo del match dal primo all’ultimo minuto, trascinati dalla 106^ tripla doppia di Nikola Jokic (a -1 proprio da James e Jason Kidd per il quarto posto ogni epoca). Denver ha fatto un ottimo lavoro nel negare la lunetta a James, concedendogli un solo tiro libero: nel corso della sua lunghissima carriera solamente in sei occasioni è accaduto che James chiudesse una partita con 0/1 ai liberi. Diventerà anche questo un trend alla 21^ stagione in NBA?