NBA, dopo Miami i Lakers si lamentano dell'arbitraggio, LeBron è furioso

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Dopo la sconfitta 107-108 subita a Miami, i Lakers hanno formalizzato alla NBA le loro lamentele inerenti l'arbitraggio della partita. Al centro dell'attenzione ci sarebbero i mancati fischi su falli subiti da LeBron James, che però la lega ritiene siano stati corretti. E la stella gialloviola non la prende affatto bene

Già l'immediato dopopartita della sconfitta sul campo di Miami non era stato dei più sereni per i Lakers, a loro parere sfavoriti da diverse chiamate arbitrali, e il giorno successivo non ha affatto spento le polemiche. Nella conferenza stampa successiva alla gara, erano stati LeBron James ("Non so che dire, provo a parlare e a spiegarmi rispettosamente con gli arbitri eppure continuo ad andare in lunetta tre o quattro volte a partita. A volte non ottengo nemmeno un tiro libero, che è davvero strano") e coach Darvin Ham ("Vedo LeBron tirare quattro liberi e poi penso a quante volte ha attaccato il ferro, a quante volte è stato colpito alle braccia, non sta certo facendo del flopping") a palesare la frustrazione per l'arbitraggio, furstrazione poi formalizzata in una lamentela e richiesta di chiarimento inviata dai Lakers agli uffici competenti della NBA. Al centro delle rimostranze dei Lakers pare ci fossero due fischi mancati su due falli subiti dalla loro stella: uno nel 2° quarto ad opera di Duncan Robinson su un'azione di contropiede e un altro relativo al contatto con il centro degli Heat Thomas Bryant su un tentativo di schiacciata nel finale del 3° quarto. La risposta degli uffici della NBA è quindi arrivata a stretto giro, ma sembra non aver soddisfatto James.

La frustrazione accumulata da James si è riversata tutta in un tweet piuttosto esplicito: "Una partita non si decide negli ultimi 2 minuti! Se si conosce il gioco, si sa che le cose che succedono nel 1°, 2°, 3° quarto e nei primi 10 minuti del 4° hanno un impatto NOTEVOLE sul risultato". Secondo il capitano dei Lakers, insomma, l'analisi degli ultimi 120 secondi della partita non sarebbe sufficiente per stabilire la correttezza dell'arbitraggio nel suo complesso, in particolare quanto, come sostiene James e sostengono tutti i Lakers, le chiamate effettuate nel corso della gara ne hanno influenzato fortemente l'andamento. La media di tiri liberi tentati a partita da James (5.7) nelle prime gare della stagione 2023-24 è in effetti la più bassa in carriera (pareggiata solo da quella tenuta nelle stagioni 2019-20 e 2020-21). Come uscire da questa situazione? Visto che le richieste di chiarimento e le polemiche non sembrano aver portato grandi risultati, la risposta potrebbe stare nella frase con cui LeBron ha chiuso la conferenza stampa a Miami: "Devo solo continuare ad attaccare, a mettere pressione al ferro e vedere se in qualche modo ci sarà una svolta".

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