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NBA, Kristaps Porzingis: "Ai Celtics non mi interessa quanti tiri prendo"

NBA

Il lungo arrivato in estate a Boston ha cominciato alla grande la sua prima stagione in biancoverde e si dice disposto a rinunciare al bottino personale sull'altare delle vittorie di squadra. E i Celtics, che hanno già le loro stelle designate in Jayson Tatum e Jaylen Brown, per ora si godono le ottime prestazioni dell'ex Knicks e Wizards

 

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Le incognite, al momento in cui Brad Stevens aveva dato l'ok alla trade per Kristaps Porzingis, erano fondamentalmente due. La prima riguardava la tenuta fisica del lungo lettone, la cui carriera è stata tormentata da continui guai fisici di varia natura e gravità, la seconda invece verteva sul suo grado di adattabilità ad un contesto tattico in cui si sarebbe trovato, forse per la pirma volta, ad agire da terza o addirittura quarta opzione offensiva. Che l'attacco dei Celtics fosse destinato a continuare a girare attorno a Jayson Tatum e Jaylen Brown era d'altronde chiaro a tutti, e l'innesto di un giocatore che nei suoi 7 anni in NBA aveva collezionato una media di 15.2 tentativi dal campo a partita destava più di qualche preoccupazione. Invece l'inizio di stagione dei ragazzi allenati da Joe Mazzulla è andato oltre le aspettative e, per quanto riguarda le incognite relative a Porzingis, le risposte arrivate fin qui dal campo hanno fugato pressoché qualsiasi dubbio. L'ex Knicks e Wizards, infatti, si è adattato in maniera del tutto indolore alla manovra offensiva biancoverde. 

Un Porzingis meno protagonista, ma più efficiente 

Nelle prime dieci partite della regular season, Porzingis si è preso 11.5 tiri di media a partita, si tratta del dato più basso in carriera in NBA e di un deciso passo indietro rispetto alle abitudini maturate nella stagione appena trascorsa a Washington (dove i tentativi a partita erano 15.7). Allo steso tempo il lettone sta tirando con quelle che sono per distacco le migliori medie in carriera dal campo (56.5%) e da tre (40.8%), cifre che rendono bene l'idea di una efficienza confermata dal net rating (+17.3), terzo miglior dato di squadra dietro ai soli Jayson Tatum e Derrick White. Il ruolo leggermente più defilato, insomma, sembra aver giovato alla sua produttività, e lui appare anche felice della situazione trovata a Boston.  "Onestamente, non mi importa il numero dei tiri presi finché giochiamo nel modo giusto" ha dichiarato Porzingis, ”se facciamo il passaggio giusto, troviamo tiri aperti. Con il livello di talento che abbiamo in squadra non importa chi si prende i tiri che potrebbero essere tuoi, l'importante è che sia sempre la giocata giusta". Per i Celtics, questo Porzingis in formato da (quasi) gregario è una notizia più che gradita e apre prospettive future in precedenza impensabili. 

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