NBA, risultati della notte: Jokic manda i Clippers ancora ko., cadono Phila e Dallas
A Denver, con 32 punti di Jokic, arriva la sesta sconfitta in fila dei Clippers, ancora senza vittorie dall'arrivo di Harden. Perdono anche Philadelphia (sconfitta in casa da Indiana) e Dallas (ko a New Orleans). Tutto facile per i Lakers contro Memphis, mentre ennesima battuta d'arresta casalinga di Golden State, battuta da un grande Towns. OKC spazza via San Antonio nel duello Holmgren-Wembanyama, vincono anche Miami, Atlanta, Brooklyn e Utah
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- Atlanta, priva di Trae Young, scappa ma si fa raggiungere e superare nel finale e per portare a casa la vittoria che vale sia per la regular season che per la classifica dell’In-Season Tournament ci vuole la freddezza di Dejounte Murray (32 punti e 10 assist) dalla lunetta. Ai Pistons non bastano la doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi di Marvin Bagley III e l’ottima prestazione del rookie Ausar Thompson (21 punti, 8 rimbalzi e 5 assist)
- Gli Heat tirano molto male dall’arco (25.8%), faticano a entrare in partita ma poi sulle spalle del solito duo formato da Jimmy Butler (32 punti) e Bam Adebayo (21 punti e 11 rimbalzi) chiudono con la 6° vittoria consecutiva. Per Charlotte bene LaMelo Ball (28 punti e 11 assist) e P.J. Washington (32 punti e 6 rimbalzi), ma gli Hornets subiscono la difesa di Miami e pagano le 18 palle perse totali
- Una serata praticamente perfetta per la stella di Miami, che tira 10/14 dal campo, andando 14 volte in lunetta e aggiungendo al bottino personale anche 4 rimbalzi, 5 assist e 2 palloni rubati. Nella partita di Jimmy Butler c’è anche il canestro che a 1:11 dalla fine regala sette punti di vantaggio agli Heat e sigilla la vittoria in trasferta
- Un quarto quarto in cui i padroni di casa doppiano gli ospiti (36-18) decide la gara, che vede i Nets mandare tre giocatori a quota 20 o più punti: Dinwiddie è il migliore con 29 (e anche 9 assist e 5 triple a segno), 21 li aggiunge Mikal Bridges e 20 Cam Johnson. I Magic (al debutto nell'In-Season Tournament)incassano il 16° ko in 20 gare al Barclays Center, nonostante i 21 punti di Franz Wagner e i 19 di Paolo Banchero
- Indiana si prende la rivincita dopo la sconfitta di domenica e interrompe la striscia di 8 vittorie consecutive di Philadelphia. I Pacers comandano nel risultato per buona parte della gara, ma i Sixers rientrano e sorpassano nel 4° quarto. Nel finale, però, gli ospiti piazzano il parziale di 11-2 che vale la vittoria. 39 punti, 12 rimbalzi e 6 assist per Joel Embiid, mentre Tyrese Maxey ne mette 27 ma tira 9/23 dal campo. Indiana trova 27 punti da Obi Toppin ed è trascinata da un Tyrese Haliburton in formato MVP
- Il tabellino della guardia di Indiana dice 33 punti, 15 assist, 7 rimbalzi e 2 palle rubate, ma a impressionare più dei numeri è la lucidità nelle scelte sia di tiro (11/18 dal campo e 7/12 da tre) che nel gestire la manovra offensiva di squadra (zero palle perse)
- Convincente successo dei Pelicans dopo 5 ko in fila contro i lanciatissimi Mavs, approfittando di una "brutta partita" (la definizione è sua) di Luka Doncic, autore di soli 16 punti con 5/16 al tiro. Molto meglio fanno Brandon Ingran e il rookie Jordan Hawkins per New Orleans, entrambi a quota 25 punti (5 triple a segno dalla panchina per la matricola da UConn). La difesa dei Pels tiene Dallas al 42% e forza 20 palle perse, 8 delle quali proprio di Doncic
- L’attesissimo duello tra Chet Holmgren (9 punti e 7 rimbalzi) e Victor Wembanyama (8 punti e 14 rimbalzi) dura di fatto un solo quarto, ovvero quanto dura la resistenza degli Spurs. Shai Gilgeous-Alexander segna 28 punti e stabilisce il career high per palloni rubati con 7, e i Thunder dilagano grazie anche a Josh Giddey (18 punti, 7 rimbalzi e 7 assist) dando poi ampio spazio alle seconde linee, tra cui brilla l’altro rookie Cason Wallace (9 punti, 5 rimbalzi e 3 assist in 21 minuti)
- Seconda vittoria in due gare valide per la NBA Cup per i Jazz, trascinati dai 30 punti di un ispirato Jordan Clarkson, che parte fortissimo (con 6/6 al tiro e 14 punti nel solo primo quarto) e chiude con 13/19 dal campo. Utah ha anche un Markkanen che sfiora la doppia doppia con 21 punti e 9 rimbalzi, mentre Fontecchio gioca 16 minuti ma non trova il canestro e chiude senza punti (0/2 al tiro). Quarto ko in fila per i Blazers, nonostante i 26 punti di Jerami Grant e i 22 con 10 rimbalzi di Deandre Ayton
- L.A. deve ancora aspettare per festeggiare il primo successo dall'arrivo di James Harden (21 punti e 4 assist con 7/15 al tiro per lui). La legge dei campioni NBA si impone mantenendo la Ball Arena inviolata (5-0) grazie al solito Jokic e alle giocate decisive nei secondi finali di Aaron Gordon, autore di 20 punti con 8/12 al tiro. I Nuggets ne hanno anche 18 con 7/11 da Reggie Jackson e chiudono tirando oltre il 53% dal campo di squadra contro il 43% dei Clippers, a cui non servono i 35 di un generoso Paul George
- Si ferma a un solo assist dalla tripla doppia Nikola Jokic, per l'ennesima volta anima di una squadra che anche senza Jamal Murray continua a vincere. Il serbo è titolare di una prestazione da 32 punti, 16 rimbalzi e 9 assist, perfetto dalla lunetta (14/14) mentre più "falloso" del solito dal campo (solo 8/23, soffrendo i raddoppi della difesa di L.A. in assenza di Murray). Ma è lui l'anima dei Nuggets ancora in testa (in solitaria) alla Western Conference
- Già senza Steph Curry (dolore al ginocchio), Golden State subisce le espulsioni di Draymond Green e Klay Thompson dopo neppure due minuti e rimane senza armi per contrastare i T'Wolves, che passano per la seconda volta consecutiva sul campo del Chase Center. Chris Paul in quintetto (15 punti con 6/14 al tiro) e un super Brandin Podziemski dalla panchina (che firma il suo massimo in carriera con 23 punti in 39 minuti) non bastano a coach Kerr: Golden State è 1-4 in casa
- Il grande protagonista della vittoria di Minnesota risponde al nome di Karl-Anthony Towns, autore di una gara da 33 punti e 11 rimbalzi che lo vede mettere a segno anche 5 delle 12 triple tentate, l'ultima delle quali - a 67 secondi dalla fine - consegna la vittoria ai suoi Timberwolves. Sfiora la doppia doppia Gobert (9 punti, 13 rimbalzi e anche 3 stoppate per lui), ne mette 20 Edwards ma tirando 7/16 dal campo
- Tutto fin troppo facile per i Lakers, già sopra 74-51 all'intervallo in una serata da 58% al tiro di squadra, con quasi il 63% da tre punti, 22/35. Sono 30, su 47 canestri segnati, gli assist dei gialloviola, che hanno 24 punti con 6 triple da Russell, 23 da Hachimura e 16 con 4/4 da tre da Reaves dalla panchina e non devono chiedere gli straordinari a LeBron James (16 in 23 minuti) e Davis (19, 11 rimbalzi e 6 stoppate per lui, con 7/11). Santi Aldama è il migliore per i Grizzlies (2-9), con 24 punti dalla panchina
- La situazione nella Eastern e nella Western Conference dopo le gare della notte