NBA, risultati della notte: Boston si riprende il primo posto, Lakers ko con Sacramento
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Boston anche senza due titolari vince a Philadelphia, riprendendosi il primo posto solitario a Est con super Tatum. I Lakers cadono in casa con Sacramento nonostante la tripla doppia di LeBron James, Phoenix interrompe la striscia di Minnesota con 62 punti della coppia Booker-Durant. Lillard segna 37 punti con 13 assist per guidare Milwaukee senza Antetokounmpo, Banchero firma il canestro della vittoria a Chicago. Dieci punti per Danilo Gallinari nel ko di Washington con Dallas
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- Tutto facile per i Mavericks, che segnano 41 punti nel solo primo quarto e all’intervallo sono già avanti di 20 lunghezze, gestendo il vantaggio senza mai rischiare nel corso della ripresa e cancellando la brutta serata di New Orleans. Luka Doncic guida i texani con 26 punti, 7 rimbalzi e 10 assist, anche se sono i 31 punti dalla panchina di Tim Hardaway Jr. con 7 triple a segno a sopperire all’assenza di Kyrie Irving, fuori per una distorsione al piede sinistro
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- Quarto ko consecutivo per gli Wizards, che a differenza di quanto fatto a Toronto in questa partita non vanno neanche vicini a poter sprecare un vantaggio, visto che finiscono sotto con un parziale di 25-8 nel primo quarto e non si rialzano più. Kyle Kuzma è il migliore dei suoi con 22 punti, Jordan Poole ne mette 16 e Deni Avdija 15, mentre dalla panchina Danilo Gallinari realizza 10 punti con 3/6 al tiro e 6 rimbalzi, uno degli otto giocatori in doppia cifra per i padroni di casa
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- Senza Giannis Antetokounmpo fermato da un problema al polpaccio, Milwaukee fornisce una delle prestazioni più convincenti della stagione dominando a Toronto, in una serata in cui nel terzo quarto toccano anche il +33 grazie a uno strepitoso 20/39 dalla lunga distanza. Ai Raptors privi di OG Anunoby e Gary Trent Jr. non bastano i 29 punti di Scottie Barnes per evitare di finire di nuovo sotto di 20 e passa punti come capitato anche con Washington, solo che stavolta la rimonta non va neanche vicina ad avverarsi
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- Senza Antetokounmpo a disposizione, è Damian Lillard a prendersi i Bucks sulle spalle con una prova da dominatore assoluto: 37 punti e 13 assist (massimo stagionale) con il 50% dal campo e 15/16 ai liberi, facendo a pezzi la difesa di Toronto e mettendo in ritmo i suoi compagni, tra cui un precisissimo Malik Beasley (30 punti con 8/11 dall’arco). Dalla panchina anche Bobby Portis (18 punti) e Cam Payne (13) danno il loro contributo per la settima vittoria stagionale della squadra di coach Griffin
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- Il Big Match tra le due migliori squadre a Est va ai Celtics, che nonostante le assenze di Jaylen Brown (influenza) e Kristaps Porzingis (ginocchio) passano sul campo dei Sixers, al secondo ko in fila in due giorni dopo 8 vittorie in fila. Jayson Tatum segna 29 punti ma soprattutto Derrick White firma 14 dei suoi 27 nel quarto finale, a cui si aggiungono i 18 di Holiday e l’ex di serata Horford con 14 punti, 8 rimbalzi e 5 stoppate con 4/8 dall’arco, in una serata in cui i Celtics si prendono 50 triple e ne segnano 18
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- Non basta un quintetto tutto in doppia cifra ai Sixers, anche se né Joel Embiid (20 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) né Tyrese Maxey (20 ma con 6/15 al tiro) mantengono il livello visto in questo inizio di stagione. Insieme a loro tra i titolari ne segnano 16 a testa Tobias Harris, De’Anthony Melton e Robert Covington, ma dalla panchina arrivano solo 19 punti da Paul Reed e Jaden Springer (rispettivamente 10 e 9) in una partita in cui i Sixers finiscono sotto anche di 17
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- Quarto successo nelle ultime cinque per i Knicks, che riprendono possesso della partita nel finale con un parziale di 8-0 e trovano il canestro decisivo di Jalen Brunson a 18.8 secondi dalla fine, autore di 24 punti per guidare la squadra insieme ai 29+10+8 di Julius Randle. Immanuel Quickley firma 20 punti in uscita dalla panchina per sopperire all’assenza di RJ Barrett, ma è la difesa che tiene Trae Young a 15 punti (pur con 17 assist) e Dejounte Murray a 13 a fare la differenza, nonostante i 28 di Bogdan Bogdanovic
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- Avanti anche di 19 nel terzo quarto, i Magic si fanno rimontare tutto il vantaggio dai padroni di casa, che pareggiano nei secondi finali con una tripla del chiacchierato Zach LaVine. A salvare gli ospiti è un Paolo Banchero autore di 9 dei suoi 17 punti nel quarto finale, tra cui il canestro della vittoria a 1.8 secondi dalla fine. Orlando esce così vincente nonostante una serata offensiva da 39% al tiro di squadra e 8/28 da tre, rendendo inutili i 19 di LaVine, i 17 dell’ex Nikola Vucevic e i 16 di Alex Caruso dalla panchina
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- Banchero riesce a trovare giusto nel finale il guizzo per vincere la partita, segnando un difficile canestro al centro dell’area per spezzare la parità a quota 94. Le sue cifre finali non sono scintillanti (17 punti, 9 rimbalzi, 3 assist con 4/12 al tiro e 7/10 ai liberi) ma bastano per guidare la squadra al successo, insieme ai 16 di Cole Anthony, i 15+11 di Goga Bitadze e i 13 di Franz Wagner, con la difesa che fa il resto tenendo gli avversari sotto il 40% dal campo
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- La striscia di sette successi in fila di Minnesota si interrompe a Phoenix, dove non va in scena il tanto atteso debutto dei Big Three (Bradley Beal resta fuori con una schiena in disordine) ma i Suns dominano comunque dal primo all’ultimo minuto, toccando anche il +22 all’intervallo e il +28 nel quarto finale. I T’Wolves infatti arrivano stanchissimi da San Francisco e non vanno oltre i 25 punti di Karl-Anthony Towns nel giorno del suo 28° compleanno, cadendo sotto i colpi della coppia Booker-Duramt
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- Booker torna in campo dopo cinque gare di assenza per un problema al polpaccio e firma la sua terza partita stagionale da 31 punti e 5 assist, gli stessi punti realizzati da un Kevin Durant pressoché perfetto (11/15 al tiro con 7/7 ai liberi, 6 rimbalzi e 6 assist). L’attacco di Phoenix gira a pieno regime tirando col 60% dal campo e il 55% dall’arco (17/31 di squadra), mandando altri quattro giocatori in doppia cifra (Eric Gordon 15, Grayson Allen 14, Drew Eubanks 13 e Josh Okogie 12)
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- I Kings rimangono avanti dal primo all’ultimo minuto sul campo dei Lakers, toccando anche il +26 a inizio ultimo quarto rima di concedere un tentativo di rimonta ai padroni di casa arrivato al massimo fino al -9. La difesa di Sacramento produce l’incredibile cifra di 20 palloni recuperati su 23 palle perse dai Lakers, mandando tre giocatori vicini a quota 30 (Sabonis 29 con 16 rimbalzi, Fox e Huerter 28) conquistando la quarta vittoria consecutiva per risalire al sesto posto a Ovest
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- Dopo la bella vittoria con Memphis, i Lakers fanno a gara a chi perde il pallone più fantasioso, regalando possessi su possessi agli avversari anche quando erano riusciti a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Sei palle perse portano la firma di un LeBron James che chiude con 28 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, realizzando la seconda tripla doppia più “anziana” di sempre dopo Karl Malone a 40 anni e 127 giorni. D’Angelo Russell ne aggiunge altri 28 e Austin Reaves chiude con 9-11-8
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- I Cavs chiudono la loto trasferta a Ovest infliggendo a Portland la quinta sconfitta consecutiva, tornando a casa con un record di 2-2. Anche senza Darius Garland fermato da un problema al collo, Cleveland controlla il punteggio nel secondo tempo senza mai rischiare davvero, con i Blazers che non vanno oltre i 17 punti di Jerami Grant e i 16 dalla panchina del centro di riserva Duop Reath, con altri quattro giocatori in doppia cifra (Thybulle e Mays 13, Walker 12 e Sharpe 11)
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- Donovan Mitchell fa quello che fanno gli All-Star: dominano da soli le partite che bisogna vincere. La stella dei Cavs segna 13 dei 20 tiri tentati e chiude con 34 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, leader di una squadra che manda in doppia cifra anche Evan Mobley (21+12 con 8/11 al tiro), Caris LeVert (17), Max Strus (14) e Jarrett Allen (11), riducendo la rotazione a soli sette giocatori per via delle assenze ma portando a casa il risultato
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- Questa la situazione in classifica dopo le partite della notte, con i Celtics che si riprendono la vetta a Est a seguito del successo ai danni di Philadelphia