NBA risultati della notte: OKC sbanca Denver, Curry salva gli Warriors, 7 in fila per L.A.
I campioni in carica perdono la 2^ partita in casa della stagione puniti dal canestro della vittoria di Gilgeous-Alexander. Butler da ex sulla sirena dà la vittoria a Miami su Chicago, Curry ne fa 37 con 6/8 da tre ma dall'arco fa ancora meglio Keegan Murray, che trascina Sacramento con 12 triple e 47 punti, massimo in carriera. I Clippers non si fermano più, trascinati da Leonard, mentre Doncic firma la 61^ tripla doppia per battere Portland. Vincono anche Minnesota, Cleveland, stravincono Philadelphia e Milwaukee
- Senza tre titolari (LaMelo Ball, Hayward e Mark Williams), due riserve (P.J. Washington e Cody Martin) e con Terry Rozier costretto a uscire nel terzo quarto, Charlotte va incontro alla peggior sconfitta della propria storia, un -53 che batte il precedente record contro i Bucks (-50 nel 2000). Tutto facile per i Sixers che hanno tirato il 60% dal campo, il 45% da tre, vinto la battaglia a rimbalzo, distribuito 30 assist e recuperato 10 palloni: un dominio
- Dominio è anche la parola giusta per descrivere la prestazione, in soli tre quarti, di Joel Embiid, che ha trascorso il quarto quarto in panchina a riposarsi: 42 punti, 15 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate per l'MVP NBA in carica, che tira 18/23 dal campo ed è perfetto dalla lunetta (6/6). Per Embiid si tratta della decima gara in fila con almeno 30 punti e 10 rimbalzi: negli ultimi 50 anni solo Shaquille O'Neal e Moses Malone erano riusciti in questa impresa
- Cleveland, priva di Darius Garland e Evan Mobley, gioca una eccellente partita di squadra e batte nettamente Atlanta. Le doppie doppie di Jarrett Allen (25 punti e 14 rimbalzi) e Donovan Mitchell (22 punti e 13 rimbalzi) sono le migliori prestazioni in casa Cavs, dove sei giocatori vanno in doppia cifra. Gli Hawks inseguono da subito senza dare la sensazione di poter davvero recuperare lo svantaggio accumulato da subito, Trae Young (35 punti e 10 assist) è il migliore dei suoi
- Shai Gilgeous-Alexander tira peggio (9/20) rispetto alle sue abitudini, ma non sbaglia il tiro che regala il sorpasso ai Thunder con 0.9 secondi da giocare e la vittoria perché ai Nuggets non riesce il miracolo finale. OKC trova anche 24 punti da Jalen Williams e la tripla doppia sfiorata da Chet Holmgren (17 punti, 11 rimbalzi e 9 stoppate). Denver tira con il 44.7% dal campo e nonostante il solito Nikola Jokic (24 punti e 12 assist) si lascia rimontare e subisce un parziale di 12-4 negli ultimi tre minuti
- Agli Warriors serve il miglior Steph Curry per vincere, una volta tanto, un finale in volata. Golden State va avanti nella prima parte di gara, ma concede ancora punti facili in contropiede (29 quelli segnati da Brooklyn nella partita) e ad approfittarne è prima di tutto Cam Thomas, coadiuvato da Nic Claxton (19 punti e 12 rimbalzi) e Spencer Dinwiddie (16 punti e 14 assist). I padroni di casa hanno 24 punti da Klay Thompson e 19 dal rookie Brandin Podziemski, partito in quintetto
- I finali punto a punto non sono stati la specialità della casa per gli Warriors in questa stagione, e nella gara interna con i Nets ci vuole tutto il talento di Steph Curry, che nel 4° quarto segna 16 dei suoi 37 punti senza sbagliare nemmeno un tiro, per contenere i tentativi di rimonta degli avversari
- A Brooklyn non hanno una stella in grado di prendersi sulle spalle l’attacco della squadra, almeno sulla carta. Perché Cam Thomas si sente evidentemente quella stella, e lo dimostra sul parquet in serate come quella contro gli Warriors. Al Chase Center Thomas segna 41 punti con 15/24, ingaggiando una specie di sfida personale (poi persa) a colpi di canestri con Steph Curry nel 4° quarto
- Solo 24 ore dopo aver perso contro i Bulls, Miami si prende la rivincita su Chicago e lo fa vincendo allo scadere grazie a un canestro di un ex, Jimmy Butler, che in Illinois ha iniziato la sua carriera NBA. Sono 28 i punti di Butler, 22 con 6 triple quelli di Kevin Love e 18 quelli di Jacquez, in una panchina che ne segna 52 in tutto, +30 rispetto alle riserve dei Bulls. Che hanno 27 punti da DeRozan, 25 da Patrick Williams e 22 da White, che prova inutilmente a difendere sull'ultimo possesso contro Butler
- I Bucks iniziano forte, chiudendo il 1° quarto con un parziale di 43-20, e la 23° sconfitta consecutiva si materializza molto presto per i Pistons. Cade Cunningham (25 punti) e Bojan Bogdanovic (24) sono gli unici a salvarsi per Detroit, mentre Milwaukee domina a rimbalzo (49-36 il conteggio complessivo) ha 22 punti in meno di 25 minuti giocati da Giannis Antetokounmpo e 31 con anche 12 rimbalzi da Bobby Portis. A scavare da subito il solco tra le due squadre, però, è forse il miglior Damian Lillard della stagione
- Milwaukee non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare la vittoria casalinga, tantomeno di passare alla storia come la squadra che regala ai Pistons la possibilità di interrompere la loro lunghissima striscia di partite. E Damian Lillard, autore di 15 dei suoi 33 punti complessivi nel solo 1° quarto, lo mette da subito in chiaro. L’ex Blazers è del tutto imprendibile per la difesa di Detroit e, dopo aver messo al sicuro il risultato, può permettersi di guardare il resto della partita dalla panchina
- I Pacers, arrivati a Minneapolis senza la loro stella Tyrese Haliburton, fermo per un problema al ginocchio, resistono un tempo graie alle buone prestazioni da parte di Bruce Brown e Aaron Nesmith, autori di 17 punti a testa. Dopo l’intervallo, però, si svegliano Karl-Anthony Towns e Anthony Edwards (37 punti con il 60.9% dal campo), a cui si aggiunge il solito Naz Reid dalla panchina con 17 punti e 5 rimbalzi
- Nella sfida contro Indiana i Timberwolves trovano il miglior Karl-Anthony Towns della stagione, che chiude con 40 punti, 12 rimbalzi, 4 assist, 3 palle rubate e 2 stoppate
- La storia della partita è Luka Doncic, ma i Dallas Mavs non sono solo la sua superstar slovena: detto dell'infortunio alla caviglia sinistra che toglie di mezzo Lively II nel primo quarto, i Mavs vincono il secondo 38-24 e allungano le mani sulla partita, grazie ai 25 punti di Hardaway Jr. dalla panchina e ai 18 a testa di Exum e Jones Jr., mentre Portland ha buone risposte da Simons (31 punti) e da Grant (27 al ritorno dopo aver saltato le ultime 4)
- Un problema alla spalla destra ferma Fox ma i Kings hanno la miglior partita della carriera di Keegan Murray e si sbarazzano senza troppi problemi dei Jazz, già sotto di 12 nel primo quarto, primai di un terzo periodo vinto dai padroni di casa 44-26 che chiude i conti. Sabonis si ferma a due assist dalla tripla doppia (20 punti, 10 rimbalzi e 8 assist), 18 li aggiunge Monk dalla panchina
- A prendersi i riflettori però è il secondo anno Keegan Murray, che firma il suo massimo in carriera con 47 punti mandando a bersaglio ben 12 triple (due in meno del record NBA di Klay Thompson). I 26 punti che mette a tabellone nel solo terzo quarto sono record di franchigia: finisce con 16/23 dal campo ma 12/15 dall'arco e anche 8 rimbalzi e due recuperi
- Anche Simone Fontecchio si allinea alla serata difficile dei Jazz a Sacramento: per l'azzurro un inusuale 3/9 dal campo (1/5 da tre) con 7 punti e 2 rimbalzi in 25 minuti giocati
- Si allunga a 7 la striscia di vittorie dei Clippers, che anche contro New York danno una notevole prova di forza: 42 i punti segnati nel solo 2° quarto, poi 37 nel 3° di cui 30 segnati solo dalla coppia Leonard (chiuderà con 36, con 12/16 al tiro e 5/6 da tre) e George (25). Alla fine sono 144 i punti segnati da L.A., di gran lunga il loro massimo stagionale, anche grazie a una serata da 26/30 dalla lunetta. In casa Knicks, 22 punti a testa per Randle e Brunson