NBA, risultati della notte: i Lakers vincono il derby coi Clippers, Warriors ancora ko
I Lakers tornano a vincere dopo 4 sconfitte in fila superando i Clippers nel derby grazie ai 25 punti di LeBron James. Steph Curry non segna mai e Golden State perde in casa con Toronto (37 punti per RJ Barrett), Dallas supera Minnesota grazie ai 69 punti della coppia Doncic-Irving. Strepitoso Banchero con la seconda partita consecutiva da 35+10 decidendo il supplementare contro Atlanta, brutto ko interno di Phoenix contro Memphis priva di Morant. Vincono anche Cavs, Blazers, Pelicans e Nuggets
- Dopo le triple di Sam Merrill che segnano il primo allungo dei Cavs (18 punti dalla panchina per lui, ce ne sono anche 23 di LeVert), il finale di gara è tutto di Jarrett Allen, che contro Wembanyama sfodera una prestazione da 29 punti e 16 rimbalzi con 11/19 al tiro. Non è da meno il francese, che sfiora la doppia doppia (24 con 9 rimbalzi) e ci aggiunge 5 stoppate, tenendo in gara fino alla fine i texani, che devono arrendersi e perdono la 4^ in fila
- Alla prodezza di Shaedon Sharpe per Portland (21 punti in uscita dalla panchina per lui), risponde dall'altra parte Mikal Bridges che impatta la gara a quota 115 e rende necessari cinque minuti extra per decidere la sfida. Il protagonista assoluto dell'overtime è Malcolm Brogdon che segna 8 dei suoi 18 punti nel tempo supplementare (con due triple) e regala il successo esterno (solo il 5° stagionale) ai Blazers
- Se Brogdon si prende i riflettori nell'overtime, Portland resta in partita anche quando i Nets sembravano volerla chiudere grazie a uno straordinario Anfernee Simons, che nel quarto quarto è l'attacco dei Blazers e alla sirena finale chiude con 38 punti e 11 assist, tirando 13/25 dal campo (con un ottimo 5/10 dalla lunga distanza) e anche 7/8 dalla lunetta
- Chi ci prova fino in fondo per Brooklyn invece è il solito Mikal Bridges, che diventa il primo Nets di sempre a segnare 40 punti contro i Portland Trail Blazers. Il prodotto di Villanova chiude infatti a quota 42 con 15/26 al tiro (e 4/8 da tre) oltre a un perfetto 8/8 a cronometro fermo. Dopo il prestigioso successo contro OKC, Brooklyn torna a perdere, il sesto ko nelle ultime sette gare giocate.
- Dopo aver già vinto a Sacramento nei quarti di finale della NBA Cup, i Pelicans si confermano bestia nera dei Kings, vincendo facilmente grazie al 70-40 realizzato nei due quarti centrali del match, toccando il +50 nel corso del match anche senza Zion Williamson. CJ McCollum è il migliore dei suoi con 30 punti e 7 triple a segno mettendo la firma sulla sesta vittoria in fila in trasferta, costringendo coach Mike Brown a chiedere scusa ai tifosi. “Siamo stati inesistenti” le parole del coach dei Kings
- C’è bisogno di un supplementare per risolvere la sfida tra Magic e Hawks, ma alla fine la spuntano i padroni di casa che rispondono a tutti i tentativi di rimonta degli ospiti. Atlanta ha 31 punti da Trae Young e 24 da Dejounte Murray, ma dopo aver pareggiato la sfida a 18.8 secondi dalla fine dei regolamentari con una schiacciata di Saddiq Bey non trova il modo di arginare uno strepitoso Paolo Banchero, coadiuvato dal miglior Caleb Houstan della carriera (25 punti con 7/14 da tre punti)
- Prosegue il momento magico di Banchero, che nelle ultime sei partite sta viaggiando a 32.3 punti di media. Contro Atlanta non solo ne mette 35 con 10 rimbalzi, 4, assist, 3 recuperi e una stoppata (seconda partita in fila da 35+10 per lui), ma realizza anche i primi sei punti del supplementare, chiudendo alla fine l’overtime con 8 contro i 5 realizzati da tutti gli Hawks messi insieme. “È un vincente. Questo giovane uomo sta crescendo di partita in partita” il commento del suo coach Jamahl Mosley
- I Mavs scaricano a terra tutta la potenza del loro talento grazie alla coppia formata da Luka Doncic e Kyrie Irving, che realizzano 69 punti e le giocate decisive nel finale di gara in volata per superare la miglior squadra a Ovest. Lo sloveno ne mette 34 con con 6 rimbalzi e 8 assist, ma è Irving il miglior realizzatore con 35, 8 rimbalzi e 5 assist e un eccezionale 6/8 da tre punti, tra cui la tripla della parità e quella del sorpasso a 2 minuti dalla fine
- Cadono così in un finale in volata i T’Wolves, che prima di questa partita avevano un record di 11-2 (il migliore della lega) nelle sfide arrivate entro 5 punti di distanza negli ultimi 5 minuti di partita. Anthony Edwards è il miglior realizzatore del match con 36 punti e 14/27 al tiro, ma solamente Karl-Anthony Towns (24 punti) e Naz Reid (15 dalla panchina) superano la doppia cifra per la squadra di coach Chris Finch
- Altro colpo in trasferta dei Grizzlies, che rosicchiano altre vittorie alle squadre della zona play-in cercando una rimonta disperata. Anche senza Ja Morant fermo per un dolore alla spalla e sotto di 11 lunghezze nel quarto periodo, gli ospiti si affidano a Jaren Jackson Jr. (28+10), Marcus Smart (25) e Desmond Bane (23 tra cui la tripla del sorpasso a 90 secondi dalla fine) per rimontare e vincere. Orribile il quarto periodo dei Suns, battuti 35-18 nonostante i 24 di Devin Booker e i 18+19 di Jusuf Nurkic
- Tutto facile per i campioni in carica, a cui basta mettere assieme un terzo quarto da 43-28 per risolvere in fretta la pratica Pistons, arrivati alla 18^ sconfitta consecutiva in trasferta e colpiti anche dall’infortunio di Cade Cunningham, uscito nel secondo quarto per un problema al ginocchio sinistro. I 20 punti di Jalen Duren non tangono minimamente i Nuggets, che a velocità di crociera portano a casa una facile vittoria
- Il canadese Murray approfitta della scarsa resistenza degli avversari per regalarsi il suo massimo in stagione da 37 punti segnando 14 dei 24 tiri tentati, accompagnato dai 18 a testa di Caldwell-Pope e Porter Jr. e dai 15 di Peyton Watson dalla panchina. Davvero “insolita” la partita di Nikola Jokic, che in 25 minuti si prende solo tre tiri (4 punti alla fine) ma fa tutto il resto: 7 rimbalzi, 16 assist e 5 stoppate, per una linea statistica mai vista prima in NBA
- Bella vittoria per i nuovi Raptors, che prendono il controllo del match con un primo tempo da 76 punti (contro i soli 49 degli avversari) e non si voltano più indietro, approfittando della serataccia al tiro dei padroni di casa. Steph Curry è particolarmente negativo chiudendo con soli 9 punti e 2/14 al tiro di cui uno 0/9 da tre punti in 30 minuti di gioco, la seconda partita da zero triple a segno in poche settimane dopo 5 anni con almeno una a segno in tutte le gare disputate. Non bastano i 25 di Klay Thompson
- Come il connazionale Murray a Denver, anche RJ Barrett si regala un massimo stagionale da 37 punti con 6 rimbalzi e 6 assist, frutto di un ottimo 13/20 al tiro con 5/8 da tre insieme ad altri sei compagni in doppia cifra, di cui tre dalla panchina. “RJ è stato grandioso oggi. Ovviamente ha segnato tanto, ma sono orgoglioso del suo playmaking. Ha giocato in maniera altruista facendo i passaggi giusti e attaccando il ferro con forza” ha detto coach Rajakovic sul suo nuovo numero 9
- I Lakers interrompono la striscia di quattro sconfitte in fila vincendo il secondo derby stagionale contro i Clippers, ringraziando l’errore sulla sirena di Norman Powell la cui tripla del pareggio ha fatto dentro-e-fuori lasciando tutti col fiato sospeso. Ai Clippers non bastano i 22 punti di Paul George e i 22+19 dell’ex Ivica Zubac, mentre sia Leonard che Harden si fermano a 15 in una sfida in cui solo nel quarto periodo è arrivato il primo vantaggio in doppia cifra, cancellato da un 9-0 di parziale dei Clippers
- Il migliore in campo è però ancora una volta il più vecchio di tutti, con LeBron James che chiude con 25 punti, 8 rimbalzi e 7 assist regalandosi una schiacciata torreggiante sopra Paul George dopo aver guidato il contropiede in prima persona in apertura di secondo tempo. Anthony Davis gli dà man forte con 22 punti e 10 rimbalzi e Taurean Prince firma la tripla che spezza la parità a 1:17 dalla fine, chiudendo con 13 punti così come D’Angelo Russell in uscita dalla panchina
- Questa la situazione in classifica a Est, dove Orlando vuole difendere il quarto posto tornando a un record di 21-15 come Knicks e Cavs (possono arrivarci anche Pacers e Heat). Brooklyn rimane al nono posto nonostante la sconfitta, Toronto prova a rientrare in zona play-in
- Questa invece la situazione nella Western Conference, dove Denver è a mezza gara di distanza dal primo posto di Minnesota. I Clippers restano quarti nonostante il ko nel derby, i Lakers invece si riprendono il decimo posto ai danni degli Warriors