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NBA, Anthony Edwards scatenato contro gli arbitri: "Stasera abbiamo giocato 5 contro 8"

NBA

Nella notte i Timberwolves sono andati a vincere sul campo dei Thunder per 107-101, riprendendosi così la testa della classifica della Western Conference. I ragazzi di coach Chris Finch hanno giocato una partita difensiva di altissimo livello, e in attacco si sono affidati come al solito a Anthony Edwards, autore di 27 punti. Alla stella di Minnesota, però, non è proprio andato giù l'arbitraggio a suo dire largamente favorevole ai padroni di casa

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La vittoria ottenuta nella notte dai T'Wolves sul campo di Oklahoma City è di quelle pesanti perché arrivata grazie all'ennesima eccellente prestazione difensiva di squadra, marchio di fabbrica della grande stagione fin qui vissuta dai ragazzi allenati da Chris Finch, e perché ha consentito a Minnesota di riprendersi la testa della classifica della Western Conference proprio ai danni dei Thunder. Eppure, nonostante il risultato positivo, qualcuno in casa T'Wolves è uscito dal campo con parecchie recriminazioni. "Mi prenderò una multa" ha premesso subito Anthony Edwards, il migliore per Minnesota con 27 punti, nel dopo partita, "ma devo dire che gli arbitri questa sera non ci hanno fischiato proprio niente". Al centro delle lamentele di Edwards ci sarebbero dei falli che la stella dei T'Wolves pare ritenere di aver subito nel combattuto finale di gara e che non sono stati chiamati dalla terna con a capo Mark Lindsay. "Gli arbitri sono stati pessimi" ha quindi rincarato la dose Edwards, "abbiamo giocato in 5 contro 8 questa sera". L'accusa, davvero pesante e che costerà di certo a Edwards la multa già messa in preventivo, non ha tuttavia trovato eco tra i compagni di squadra o nel coaching staff di Minnesota. Anche perché la discrepanza a livello di falli complessivi fischiati (19 ai T'Wolves, 17 ai Thunder) e quella nei tiri liberi totali (22 per i padroni di casa, 15 per gli ospiti) non sembrano in effetti giustificare la reazione di "Ant", che tra gli aspetti su cui deve migliorare per fare il salto definitivo verso lo status di superstar vede forse al primo posto la gestione emotiva, anche nelle vittorie.