NBA, Rozier contro gli Hornets: "A Charlotte perdere è un abitudine nel DNA della squadra"

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Nonostante abbia lasciato gli Hornets da neppure dieci giorni e nonostante le sue prime quattro partite con la maglia degli Heat si siano risolte in altrettante sconfitte, Terry Rozier non ha perso tempo nel sottolineare le differenze nella cultura di squadra tra Charlotte e Miami: "Lì perdere è un'abitudine, fa parte del loro DNA. Qui non sta bene a nessuno"

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Ci ha messo una sola settimana, Terry Rozier, ha intuire le differenze tra la sua vecchia squadra, gli Charlotte Hornets, e la sua nuova, i Miami Heat. E lo ha confessato apertamente - forse con poco tatto verso i suoi ex compagni e datori di lavoro - ai microfoni dei giornalisti nel bel mezzo di uno dei periodi più bui della storia recente degli Heat, nel mezzo di una serie di sette sconfitte consecutive. "Qui però perdere è completamente diverso che perdere a Charlotte. È proprio l'opposto. A Charlotte c'è quasi l'abitudine alla sconfitta, fa parte del DNA della squadra. Qui invece nessuno vuole perdere, e a nessuno va bene se succede". Sta succedendo, e anche spesso, ultimamente, e neppure il debutto di Rozier è servito per ora a invertire la rotta di marcia: quattro gare e quattro sconfitte da quando l'ex Hornets è sbarcato a South Beach e tranne l'ultima gara contro Phoenix (chiusa con 21 punti e 8/14 al tiro) anche il rendimento di Rozier è stato tutt'altro che positivo (10/33 al tiro dal campo, con solo 2/11 da tre nelle prime tre gare). 

Ma Rozier è convinto che l'oggi sia comunque migliore dello ieri: "Non credo siano un segreto le differenze tra organizzazioni e organizzazioni all'interno della NBA, e la capacità di alcune franchigie di costruire una cultura vincente: in questo Miami è il top", afferma convinto. Ora non resta che dimostarlo in campo ritrovando la vittoria.

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