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NBA, Thompson parte dalla panchina e trascina Golden State. Ma i tifosi ironizzano...

NBA

"Buttcrack Sports", un sito di satira sportiva con focus sulle squadre professionistiche della Bay Area, ha organizzato una raccolta fondi per aiutare gli Warriors a liberarsi da subito di Klay Thompson tramite buyout. La raccolta, però, nelle prime ore ha incontrato riscontri alquanto modesti e nella notte Thompson ha giocato forse la miglior partita della sua stagione, uscendo dalla panchina per la prima volta dei tempi della sua stagione da rookie e trascinando Golden State alla vittoria su Utah 

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L’intento era palesemente ironico, ma i risultati ottenuti dall’iniziativa di “Buttcrack Sports”, sito di satira sportiva con focus sulle squadre della Bay Area, ha finito per fare ridere la vittima dello scherzo. Ieri, infatti, “Buttcrack Sports” ha diffuso sui suoi profili social una raccolta fondi destinata ad aiutare gli Warriors a liberarsi da subito di Klay Thompson tramite buyout. Il pretesto dell’iniziativa era rappresentato dalla stagione complicata attraversata dalla guardia di Golden State, e si proponeva di raccogliere i 43 milioni di dollari (e spicci) necessari per l’operazione. I risultati della raccolta, però, nelle prime ore sono stati tutt’altro che entusiasmanti, fermandosi per il momento a 11 dollari. Nel frattempo, forse per caso, forse perché stimolato dal sarcasmo di “Buttcrack Sports”, nella notte Thompson ha giocato quella che è probabilmente la miglior partita della sua non indimenticabile regular season, segnando 35 punti e trascinando i suoi alla importante vittoria sul campo di Utah. A Salt Lake City, uscendo dalla panchina per la prima volta dai tempi dalla sua annata da rookie, l’altro Splash Brother ha mandato a referto un 7/13 dalla lunga distanza che sa molto di “Vintage Klay”, dimostrando che per ora il buyout può attendere.

La decisione di Kerr: la reazione da campione

Come raccontato dallo stesso Klay Thompson, in una lunga chiacchierata il suo allenatore Steve Kerr gli ha comunicato l'intenzione di andare con Podziemski in quintetto al suo posto nella gara contro Utah, rendendo di fatto l'All-Star degli Warriors una riserva per la prima volta dal suo anno da rookie, nel 2012. "Potevo mettere il broncio oppure scendere in campo e reagire: e penso di essere riuscito bene nella seconda delle due opzioni, stasera", ha raccontato Thompson. "Ho capito che avrei comunque giocato tantissimi minuti [sono stati 28 alla fine, ndr] e che avrei dovuto mettere da parte il mio ego, per il bene della squadra. Nell'ultima partita non avevo reagito bene, prendendomela anche con alcuni assistenti allenatori: chiedo scusa a tutti per il mio comportamento".

Manu Ginobili come nuova fonte di ispirazione

Thompson poi ha fatto un'interessante osservazione su quello che potrebbe essere, d'ora in avanti (se venisse confermato), il suo nuovo ruolo agli Warriors: "Ho pensato a Manu Ginobili. Uno che ha vinto 4 titoli NBA e un oro olimpico. Eppure è uscito dalla panchina per tutta la sua carriera, ma non credo che per questo nessuno metta in dubbio la sua candidatura alla Hall of Fame, perché è uno dei più forti giocatori di sempre. Ho accettato questo tipo di prospettiva", ha raccontato la guardia di Golden State. E i 35 punti con 7 triple rovesciati sulla testa di Utah fanno ben sperare per Thompson e per gli Warriors.