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NBA, Malachi Flynn torna sulla terra: 0 su 12 e 3 punti dopo i 50 contro Atlanta

NBA
©Getty

Dopo 48 ore in cui il suo nome ha fatto il giro del mondo a seguito dei 50 punti realizzati contro Atlanta, Malachi Flynn è decisamente tornato sulla terra, sbagliando tutti i 12 tiri tentati nella partita persa dai suoi Detroit Pistons contro i Memphis Grizzlies. Flynn ha chiuso con 3 liberi segnati in 22 minuti di gioco, pur distribuendo 6 assist per i compagni (top di squadra)

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Si chiama "regressione verso la media": quando accade qualcosa di estremo, è probabile che all’evento successivo si ritorni il più possibile verso la normalità. Ecco, i 50 punti di Malachi Flynn sono stati decisamente estremi, il "cinquantello" più improbabile della storia della NBA considerando che fino alla storica partita contro gli Atlanta Hawks la sua media in carriera era di appena 5 punti, la più bassa per un giocatore in grado di segnare 50 punti in una partita. Dopo 48 ore in cui il nome di Flynn ha fatto il giro del mondo — anche solo per rispondere alla domanda "E chi è sto Malachi Flynn?" —, la situazione è tornata prepotentemente alla normalità questa notte contro i Memphis Grizzlies. Sarà per qualche attenzione in più (Scotty Pippen Jr. ha dichiarato che i Grizzlies avevano preparato degli schemi difensivi solo per lui) o sarà per una brutta serata in generale, ma le cifre di Flynn sono tornate precipitosamente sulla terra, anzi andando perfino sotto la sua media in carriera: il playmaker di riserva dei Detroit Pistons ha chiuso con 0 su 12 al tiro (0/7 da tre) in quasi 23 minuti, segnando solamente tre tiri liberi dalla lunetta per chiudere con 3 punti, pur distribuendo sei assist ai compagni (il miglior dato di squadra). I Pistons hanno perso sul campo dei Grizzlies per 108-90 e Flynn, dopo la "sbornia" degli ultimi giorni, finalmente può tornare a concentrarsi su ciò che è veramente importante per lui: guadagnarsi un contratto per il prossimo anno e dimostrare di essere un giocatore che può stare in NBA, e non venire ricordato solamente come il cinquantellista più improbabile di tutti i tempi.