A 30 secondi dalla fine, i Knicks erano sotto di 5 punti e a serio rischio di perdere gara 2 contro Philadelphia. Poi è arrivata l'incredibile rimonta dei padroni di casa, suggellata dalla tripla del sorpasso di Donte DiVincenzo. Ormai a tutti gli effetti un beniamino dei tifosi di New York, DiVincenzo è uscito tra l'ovazione del Madison Square Garden. E nel suo futuro potrebbe esserci anche la maglia azzurra
Tra le caratteristiche che tutti, dai tifosi agli addetti ai lavori, dagli avversari ai compagni di squadra, riconoscono a Donte DiVincenzo dopo ormai 6 stagioni in NBA c'è senza alcun dubbio il coraggio. Coraggio di buttarsi su ogni pallone, particolare che lo fa apprezzare anche nella metà campo amica, ma soprattutto coraggio di prendersi i tiri che contano. E, va aggiunto, di segnarli spesso e volentieri, i tiri che contano. Non c'erano quindi grandi dubbi nemmeno stanotte, quando l'ex Villanova, reduce dalla sua miglior stagione al tiro dalla lunga distanza con il 40.1% di media, si è ritrovato non una, ma bensì due volte tra le mani il pallone del possibile sorpasso per i suoi Knicks. Il primo tentativo non è andato a segno, ma il secondo ha fatto saltare in piedi tutti i 19.812 spettatori presenti al Madison Square Garden.
La freddezza nel finale e non solo
La tripla che regala ai Knicks il sorpasso sul 102-101 e corona l'improbabile rimonta di New York su Philadelphia è un piccolo capolavoro di freddezza e nervi saldi da parte di DiVincenzo. Un piccolo capolavoro che arriva al termine di una serata in cui la guardia dei Knicks va in controtendenza con la squadra, protagonista di un rivedibile 33.3% complessivo dalla lunga distanza, segnando 19 punti frutto soprattutto dell'ottimo 4/8 da tre. E sulla tripla decisiva l'intero palazzetto esplode, con le leggende del passato della franchigia come Carmelo Anthony e John Starks a bordo campo a esultare insieme al pubblico che canta il nome del numero zero. Subito dopo la partita, quando gli viene chiesto "Come siete riusciti in questa impresa?", DiVincenzo si limita a far notare alla reporter il boato del Madison Square Garden: "Ascolta: è per questo che facciamo quello che facciamo, e ora siamo 2-0". I Knicks, con un DiVincenzo così, e anche con quel pizzico di fortuna che non guasta mai, possono sognare. E può sognare anche la nazionale italiana, che ha in DiVincenzo uno dei possibili prossimi naturalizzati a vestire la maglia azzurra.