NBA, Tatum e Brown ai Lakers? Poteva succedere: l'incredibile storia dei Draft 2016 e 2017
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È una vera e propria rarità che in due Draft consecutivi le prime quattro scelte vedano coinvolte le stesse squadre nel medesimo ordine. È successo nel 2016 e nel 2017, quando Sixers, Lakers, Celtics e Suns hanno scelto per primi, con esiti molto diversi. E le due stelle che hanno appena portato Boston al titolo avrebbero potuto finire a Philadelphia o in gilalloviola, cambiando in modo profondo la storia recente della NBA
QUANDO LA PRIMA SCELTA È UNA SORPRESA: COSA DICONO I PRECEDENTI
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- Dopo la chiusura dei cicli vincenti di Heat, Lakers e Spurs, la NBA di metà anni Dieci è dominata dagli Warriors di Steph Curry e poi anche di Kevin Durant e dai Cavaliers del figliol prodigo LeBron James. Nel resto della lega c’è chi prova a stare al passo con Golden State e Cleveland e c’è chi invece prova a ripartire dal Draft puntando ad un orizzonte più futuribile
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- Tra il 2016 e il 2017 Philadelphia sta incassando gli ultimi dividendi del tanking estremo praticato nelle stagioni precedenti e passato alla storia come “Process” sotto la guida di Sam Hinkie. I Lakers affrontano la difficile ricostruzione della squadra dopo il ritiro di Kobe Bryant, provando a ringiovanire un roster che da troppe stagioni non regala soddisfazioni
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- I Celtics, pur rimanendo competitivi, possono godere dei benefici dello scambio che nel 2013 aveva portato Kevin Garnett e Paul Pierce a Brooklyn in cambio di diverse scelte. Phoenix, nel frattempo, tenta di uscire dalla mediocrità che sembra averla inghiottita dopo la chiusura dell’era targata Steve Nash
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- Stupendo un po’ tutti tra gli addetti ai lavori, Phoenix decide di guardare oltre oceano e con la quarta scelta chiama il nome di Dragan Bender, lungo croato proveniente dal Maccabi Tel Aviv
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- Per i Sixers al Draft 2017 c’è un solo nome che conta: è quello di Markelle Fultz, playmaker da University of Washington che viene ritenuto il complemento ideale per Simmons e Embiid, le altre due giovani stelle già a roster. Pur di poterlo scegliere alla posizione numero uno, Philadelphia scambia posizione con Boston cedendo ai Celtics la prima scelta al Draft del 2018
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- Dopo Brown, con la terza scelta i Celtics si portano a casa un’altra ala. Jayson Tatum arriva da Duke e per Boston rappresenta una seconda scommessa sul futuro
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- Anche i Suns decidono di puntare su un’ala con la quarta scelta e si fanno ammaliare dalle qualità atletiche di Josh Jackson, gioiello in uscita da Kansas
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- Infortuni, tanti, limiti tecnici, altrettanti e altrettanto evidenti, la coppia Simmons-Fultz è stata un vero e proprio fallimento. Entrambi scaricati senza troppi rimpianti, i due giocatori che avrebbero dovuto formare il backcourt dei Sixers giovani e lanciatissimi attualmente se la passano piuttosto male rispettivamente a Brooklyn e a Orlando. E a Philadelphia è toccato ripartire di nuovo da capo dop averli ceduti
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- Le avventure in gialloviola di Ingram e Ball sono state piuttosto modeste, ma almeno i due hanno rappresentato pedine chiave nello scambio con New Orleans che nel 2019 ha portato Anthony Davis ai Lakers e i Lakers al titolo nel 2020
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- Il percorso è stato lungo e anche parecchio accidentato, e durante gli anni chi ha occupato il front office di Boston è stato più volte tentato dal rompere la coppia Brown-Tatum. Dopo tanti tentativi andati male, però, i due hanno trascinato i Celtics alla conquista del loro 18° titolo agendo da grandi protagonisti della cavalcata conclusasi con la vittoria su Dallas alle Finals
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- L’ultimo avvistamento di Bender risale al 2022, quando con la maglia dell’Obradoiro in Liga ACB si è rotto il ginocchio sinistro. Le ultime tracce di Jackson portano invece a una non indimenticabile esperienza di ben quattro giorni con gli Stockton Kings in G League. I Suns, nonostante due passaggi a vuoti tanto clamorosi, sono comunque riusciti a tornare competitivi, arrivando anche a due vittorie dal titolo nel 2021
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- Come se non bastassero i due errori clamorosi commessi con Bender e Jackson, tra il 2016 e il 2017 i Suns avrebbero potuto usare la loro 4° scelta per chiamare nomi come Domantas Sabonis, Pascal Siakam, De'Aaron Fox, Bam Adebayo e Donovan Mitchell, tutti futuri All-Star sfuggiti al radar di Phoenix in sede di Draft