Un membro della squadra di Summer League dei Los Angeles Lakers ha rilasciato un’intervista anonima nel quale ha “denunciato” il trattamento speciale riservato al figlio di LeBron James: "È stato molto frustrante, sembrava il 'Bronny on Tour' e quel tipo di tensione non ci ha aiutati a creare la giusta chimica. Tutti noi non vedevamo l’ora che finisse per andarcene e concentrarci sulla nostra carriera"
I Los Angeles Lakers sono da sempre una delle squadre più seguite durante la Summer League di Las Vegas, figuriamoci nell’anno in cui viene scelto il figlio di LeBron James al Draft. Dopo la non eccezionale esperienza nella lega estiva, però, sono cominciati un po’ di spifferi riguardanti quell’esperienza, in particolare con un pezzo apparso sul The Sun. Parlando con i giornalisti Steve Brenner e Damian Burchardt, un membro della squadra dei Lakers rimasto anonimo si è scagliato contro il rapporto di favore destinato a Bronny, causando a suo modo di vedere una "tensione palpabile" all’interno della squadra. "È stato molto frustrante per gli altri. Non ho niente contro Bronny e non era nemmeno colpa sua, ma quella tensione non ci ha aiutati a creare una chimica di squadra. Era evidente che non ci fosse alcuna unità all’interno del gruppo: Bronny era considerato il giocatore principale e non ci sembrava giusto perché non lo meritava. È stato trattato in maniera diversa rispetto a tutti gli altri". La presenza di Bronny, secondo questo giocatore, avrebbe impedito agli altri di performare al meglio e di mostrare il loro repertorio: "Sono rimasto molto frustrato perché non sono mai stato messo nella condizione ideale per giocare, perché volevano che fosse Bronny a brillare. Tutti noi non vedevamo l’ora che la Summer League finisse per potercene andare e concentrarci sui prossimi passi delle nostre carriere. Sostanzialmente eravamo parte del 'Bronny on Tour'". I Lakers hanno perso le prime cinque partite di Summer League tra il California Classic e la lega di Las Vegas, salvo vincere le ultime tre gare. Per Bronny, dopo un inizio difficile, le ultime partite sono state più incoraggianti, realizzando 25 punti combinati nelle due gare conclusive. Ciò nonostante, secondo “l’accusatore” anonimo non è pronto per la lega: "Mi dispiace anche per lui, ma non è pronto per tutto questo e non è pronto per la NBA, per come la vedo io".