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Team USA, Booker replica ancora a Lyles: "Vincere il titolo NBA è più difficile dell’oro"

NBA

La polemica è vecchia di un anno, ma il recente trionfo di Noah Lyles nei 100 metri a Parigi l’ha riportata in auge. Secondo la stella dell’atletica americana, l’abitudine delle squadre campioni NBA di definirsi “campioni del mondo” è sbagliata. Devin Booker, però, a un anno di distanza continua a non essere d’accordo. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono in diretta su Eurosport, con 10 canali a disposizione degli abbonati Sky

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Il suo nome è uno dei meno chiacchierati tra quelli presenti a Parigi, eppure Devin Booker è una delle conferme più importanti fin qui per Team USA. La guardia di Phoenix si è guadagnata l’apprezzamento dei compagni e del coaching staff, strappando un posto nello starting five che, considerata la quantità di talento a disposizione di Steve Kerr e la volontà palesata dall’allenatore di cambiare spesso il quintetto iniziale, rappresenta un attestato di stima non da poco. Booker si è guadagnato tutto questo grazie soprattutto alla volontà e alla disponibilità a adattarsi alle esigenze della squadra, facendo il lavoro sporco in difesa senza pretendere di avere troppo la palla tra le mani o di potersi prendere troppi tiri. Per la stella dei Sunsvincere l’oro è tutto ciò che conta, anche se il trionfo olimpico, secondo Booker, non è il traguardo più difficile nella carriera di un giocatore di basket.

Booker, Lyles e una vecchia polemica

Mi ha fatto impazzire” ha confessato Booker a “The Athletic” parlando della sorprendente vittoria di Noah Lyles nella finale parigina dei 100 metri, “ma continuo a non essere d’accordo con lui”. Il riferimento, quasi scontato per appassionati e addetti ai lavori, è alla polemica che un anno fa aveva coinvolto Lyles e i giocatori della NBA, piuttosto stizziti dal fatto che la superstar dell’atletica americana avesse criticato l’abitudine da parte di chi vince l’anello di definirsi “campione del mondo”. “Io credo che i migliori talenti al mondo giochino tutti in NBA” ha spiegato Booker, “lo dico dal punto di vista di chi ha già un oro olimpico al collo: vincere il titolo NBA è più difficile che vincere le Olimpiadi”. 

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