Introduzione
Victor Wembanyama e Chet Holmgren erano gli esordienti più attesi la scorsa stagione, ed entrambi non hanno affatto deluso le aspettative. Tra i giocatori sbarcati in NBA un anno fa, però, ci sono anche molti altri talenti ora attesi ad una seconda stagione da professionisti in cui confermare e migliorare quanto di buono fatto vedere all’esordio
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Quello che devi sapere
WEMBY E CHET IN UNA CATEGORIA A PARTE
Sono stati primo e secondo in classifica nel premio di rookie dell’anno e, seppur in modi e con risultati di squadra diversi, Victor Wembanyama e Chet Holmgren hanno confermato di essere i due migliori talenti all’esordio in NBA nella stagione 2023-24. Dietro a loro, però, c’è un gruppo di talenti che sembra pronto a confermare quanto di buono messo in mostra all’esordio
BRANDON MILLER, CHARLOTTE HORNETS
A Charlotte, con l’arrivo di Charles Lee in panchina, l’idea è che la squadra possa finalmente iniziare a cercare un’identità tattica meno confusa rispetto a quella avuta fin qui negli ultimi anni. A beneficiare di un sistema di gioco più coerente potrebbe essere prima di tutto Miller, che nell’annata da rookie ha confermato doti che nel giusto contesto lo potrebbero portare a puntare addirittura ad un futuro da All-Star
SCOOT HENDERSON, PORTLAND TRAIL BLAZERS
A Portland, viceversa, la confusione sembra ancora regnare sovrana, ma tra i tanti punti di domanda generati da un roster tanto profondo quanto mal distribuito tra veterani e giovani e giovanissimi, una delle poche certezze dovrebbe essere Henderson. Lui ha voglia di prendersi in mano la squadra e l’impressione è che dargli le chiavi dei Blazers sarebbe la scelta più giusta e futuribile da fare
AMEN THOMPSON, HOUSTON ROCKETS
I limiti offensivi, in particolare al tiro, sono evidenti, ma dal punto di vista difensivo e della creazione per i compagni il primo dei due gemelli scelti al Draft 2023 ha già fatto vedere qualità eccellenti. Considerata anche la concezione di pallacanestro di coach Udoka, è possibile che Amen trovi molto più spazio nella prossima stagione, soprattutto se dimostrerà di aver lavorato sui limiti di cui sopra
AUSAR THOMPSON, DETROIT PISTONS
Se si parla di efficacia difensiva, Ausar sembra persino più avanti del gemello Amen, rispetto al quale può però vantare un contesto di squadra decisamente meno definito. I Pistons, ancora una volta, in estate hanno cambiato front offre e panchina, ma la 5° scelta assoluta all’ultimo Draft dovrebbe essere uno dei punti fermi da cui ripartire
BILAL COULIBALY, WASHINGTON WIZARDS
A proposito di contesti tecnici poco definiti, chiedere a Coulibaly. La sua stagione d’esordio in NBA è stata complicata e anche la prossima si preannuncia piena di difficoltà, ma le doti atletiche e la voglia di competere dell’esterno francese potrebbero fargli guadagnare spazio e attenzioni in parte già accumulate durante la regular season 2023-24
DERECK LIVELY II, DALLAS MAVERICKS
La sua stagione da rookie ha superato qualsiasi aspettativa e lui è stato protagonista della cavalcata che ha portato Dallas fino alle Finals. L’impressione è che Lively non sia però disposto a fermarsi qui, e il percorso che potrebbe portarlo a essere uno dei migliori lunghi della lega comincia dalla prossima stagione
GRADEY DICK, TORONTO RAPTORS
Per Dick, invece, la stagione da rookie è stata parecchio deludente, un po’ per limiti suoi, un po’ perché la regular season dei Raptors è stata fortemente influenzata dai tanti infortuni e dai movimenti di mercato. Tiratore puro, Dick è chiamato al pronto riscatto in una squadra che dovrebbe iniziare e (forse) proseguire la stagione con un’identità più definita
KEYONTE GEORGE, UTAH JAZZ
La regular season 2023-24 dei Jazz è stata all’insegna della piattezza, e tra i pochi lampi di rilievo ci sono stati alcuni momenti notevoli del rookie scelto alla posizione numero 16 al Draft 2023. Utah ha un bisogno assoluto delle doti di creatore e di tiratore di George e coach Wll Hardy potrebbe concedergli ancora più spazio e affidargli più responsabilità
JAIME JAQUEZ JR., MIAMI HEAT
Se Lively è stato il rookie che ha ottenuto il maggior successo a livello di squadra nella scorsa stagione, Jaquez Jr. è quello che, un po’ a sorpresa, ha dimostrato da subito di poter giocare in un contesto di alto livello. È probabile che gli Heat gli chiederanno di fare ancora di più a partire dal prossimo ottobre, e l’ex UCLA non si tirerà certo indietro
BRANDIN PODZIEMSKI, GOLDEN STATE WARRIORS
Soffiare il posto in quintetto a una leggenda come Klay Thompson, non male come risultato nell’anno da rookie. A Golden State Podziemski ha dimostrato di potersi calare perfettamente nello stile di gioco di coach Kerr, e sulla Baia lo considerano già un inamovibile all’alba della sua seconda stagione in NBA
- WEMBY E CHET IN UNA CATEGORIA A PARTE
- BRANDON MILLER, CHARLOTTE HORNETS
- SCOOT HENDERSON, PORTLAND TRAIL BLAZERS
- AMEN THOMPSON, HOUSTON ROCKETS
- AUSAR THOMPSON, DETROIT PISTONS
- BILAL COULIBALY, WASHINGTON WIZARDS
- DERECK LIVELY II, DALLAS MAVERICKS
- GRADEY DICK, TORONTO RAPTORS
- KEYONTE GEORGE, UTAH JAZZ
- JAIME JAQUEZ JR., MIAMI HEAT
- BRANDIN PODZIEMSKI, GOLDEN STATE WARRIORS