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NBA, quando cambiare squadra significa cambiare numero di maglia: da Robertson a George

NBA

Introduzione

Quando un giocatore cambia squadra, attraverso una trade o firmando da free agent, può succedere che trovi già occupato, oppure addirittura ritirato, il numero che ha indossato per tutta la carriera. Da Oscar Robertson a inizio anni ’70 fino a Paul George poche settimane fa, passando anche per Danilo Gallinari: ecco tutte le stelle che hanno dovuto scegliere un nuovo numero con cui giocare. E c’è anche chi ha deciso di cambiare numero pur rimanendo nella stessa squadra

 

TUTTE LE FIRME E GLI SCAMBI DEL MERCATO NBA

 

Quello che devi sapere

PAUL GEORGE E IL MERCATO 2024

È stato il nome più prestigioso a cambiare squadra e George è anche uno dei giocatori che dalla prossima stagione cambieranno anche numero di maglia. Niente 13 per lui a Philadelphia, ritirato per onorare la leggenda Wilt Chamberlain, e invece di tornare al 24 indossato nelle prime stagioni a Indiana l’ex Clippers ha deciso di puntare sull’8. E come lui hanno dovuto trovarsi un nuovo numero altri protagonisti del mercato estivo, mentre qualcuno è stato più fortunato

PAUL GEORGE E IL MERCATO 2024

LA CORTESIA DI HERB JONES

Altro colpo del mercato estivo, Dejounte Murray anche a New Orleans potrà continuare a indossare il numero 5 già sfoggiato prima a San Antonio e poi ad Atlanta. Solo perché Herb Jones, titolare del numero ai Pelicans, ha deciso di favorire il compagno passando al 2

LA CORTESIA DI HERB JONES

RUSS E KCP CAMBIANO

Per Westbrook, approdato a Denver dopo un passaggio di fatto solo virtuale a Utah, si prospetta il ritorno al numero 4 già utilizzato agli Wizards. Il suo iconico numero 0, infatti, ai Nuggets è sulle spalle di Christian Braun. Cambio di numero anche per un altro dei free agent più importanti ad aver cambiato squadra: ai Magic Kentavious Caldwell-Pope indosserà il 3, perché i numeri usati in precedenza, 1 e 5, sono occupati rispettivamente da Jonathan Isaac e Paolo Banchero

RUSS E KCP CAMBIANO

IN ORIGINE FU OSCAR ROBERTSON

Per l’immaginario del mondo del basket Oscar Robertson indossa la maglia numero 1 dei Bucks, con cui al fianco di Kareem-Abdul Jabbar ha vinto il primo titolo nella storia della franchigia nel 1971. Al suo arrivo a Milwaukee l’estate precedente, però, The Big O aveva trovato occupato da John McGlocklin il numero 14 usato nelle sue prime dieci stagioni a Cincinnati. Entrambi i numeri sono poi stati ritirati dai Bucks

IN ORIGINE FU OSCAR ROBERTSON

QUANDO IL CAMBIO È FORZATO

Come per Robertson, sono diverse le stelle NBA che nel corso del tempo hanno dovuto cambiare numero di maglia dopo aver cambiato squadra, molto spesso perché quello indossato nelle avventure precedenti era già occupato oppure faceva bella mostra poco sotto il tetto del campo da gioco della franchigia che li ha accolti

QUANDO IL CAMBIO È FORZATO

LA SCELTA DI SHAQ

Il trasferimento di Shaquille O’Neal dai Magic ai Lakers sconvolge l’estate della NBA nel 1996. In gialloviola, però, Shaq non può certo indossare il 32 sfoggiato a Orlando, che dalle parti di Hollywood era, è e rimarrà per sempre legato al nome di Magic Johnson. Il futuro Hall of Famer punta quindi sul 34, primo di tanti cambi di numeri che tra Cleveland e Boston lo vedranno indossare anche il 33 e il 36

LA SCELTA DI SHAQ

IL TENTATIVO DI MALONE

Sette anni più tardi i Lakers di Shaq (e Kobe) hanno vinto tre titoli consecutivi e dopo un passaggio a vuoto nel 2003 provano a dare la caccia al quarto. A Los Angeles arriva anche Karl Malone, già leggenda con gli Utah Jazz e alla disperata ricerca del suo primo Larry O’Brien Trophy. Anche per lui il 32 indossato durante tutta la carriera NBA è off limits, e The Mailman decide di optare per l’11 già indossato con il Dream Team del 1992

IL TENTATIVO DI MALONE

GARNETT E LA STORIA DEI CELTICS

Se c’è un record in cui i Celtics possono considerarsi quasi irraggiungibili dal resto della NBA, questo riguarda senza dubbio il numero di maglie ritirate. La lunga e onoratissima storia di Boston. Lo sa bene Kevin Garnett, che al suo sbarco in città nell’estate del 2007 scopre di non poter indossare l’amato 21, ritirato oltre quarant’anni prima in onore di Bill Sharman, e opta per il 5, che verrà a sua volta ritirato nel 2022

GARNETT E LA STORIA DEI CELTICS

LEBRON A SOUTH BEACH

Quanto a clamore e importanza storica, la decisione di LeBron James di firmare con Miami nell’estate del 2010 non teme confronti. Gli Heat, però, hanno ritirato il numero 23 che LeBron ha indossato per tutta la prima parte di carriera a Cleveland. Un tributo voluto da Pat Riley nei confronti di Michael Jordan, anche se MJ non ha mai giocato a South Beach. James sceglie quindi di indossare il 6 già usato con Team USA e poi riproposto brevemente anche ai Lakers

LEBRON A SOUTH BEACH

IL COMPLICATO CASO DWYANE WADE

A distanza di sette anni dall’inizio della comune avventura a Miami, Dwyane Wade decide di riunirsi con James, tornato a Cleveland. Il passaggio di Wade ai Cavs, però, è breve e poco fortunato e l’unica nota curiosa riguarda il cambio di numero a cui è costretto dovendo abbandonare l’amato 3, allora occupato da Isaiah Thomas, per il 9

IL COMPLICATO CASO DWYANE WADE

DONCIC DALL’EUROPA A DALLAS

Quando arriva a Dallas dopo essere stato scelto alla terza posizione del Draft 2018, Luka Doncic ha in pratica sempre indossato il numero 7 in omaggio al suo idolo Vassilis Spanoulis. Ai Mavs, però, quel numero è già occupato da Dwight Powell e così Luka decide di raddoppiare scegliendo il 77

DONCIC DALL’EUROPA A DALLAS

IL GALLO E DUE NUMERI STRANI

Anche a Danilo Gallinari, che prima in Italia e poi nel corso della sua lunga esperienza in NBA aveva sempre indossato l’amatissimo 8, è successo di doversi adattare. Passato da Boston a Washington, l’azzurro, trovando il suo numero occupato da Deni Avdija, ha optato come Doncic per il raddoppio scegliendo l’88. La breve sosta a Milwaukee, invece, ha visto Gallinari scegliere il 12 sfoggiato da papà Vittorio durante la sua carriera negli anni ‘80

IL GALLO E DUE NUMERI STRANI

QUANDO A DECIDERE DI CAMBIARE È IL GIOCATORE

Può succedere ed è successo che a decidere di cambiare contemporaneamente squadra e numero sia lo stesso giocatore. Come fa Kevin Durant dopo aver firmato con Brooklyn nell’estate del 2019: ai Nets il suo numero 35 è disponibile, ma lui decide di ripartire indossando il 7. Altre volte, invece, una stella ha deciso di cambiare numero pur restando nella stessa squadra

QUANDO A DECIDERE DI CAMBIARE È IL GIOCATORE

MJ: CAMBIO E PENTIMENTO IMMEDIATO

Dopo il primo ritiro e il tentativo di darsi al baseball, al rientro in campo nella primavera del 1995 Michael Jordan decide di abbandonare il vecchio 23 e optare per il 45 indossato quando all’high school giocava proprio a baseball. La scelta, però, non porta bene e Jordan decide di tornare al 23 nel pieno della serie di playoff poi persa con Orlando, dopo che l’avversario Penny Hardaway l’ha provocato affermando che “Il numero 45 non assomiglia affatto al vecchio 23”

MJ: CAMBIO E PENTIMENTO IMMEDIATO

LA SVOLTA NELLA CARRIERA DI KOBE

La decisione di Kobe Bryant di passare dal numero 8 al numero 24 durante la stagione 2006-07 è forse una delle più significative di sempre. Da lì, infatti, parte a tutti gli effetti una nuova fase della carriera del Black Mamba, una fase che lo vedrà giocare in modo più maturo e coinvolgere di più i compagni, una fase che lo riporterà per ben due volte sulla vetta della NBA

LA SVOLTA NELLA CARRIERA DI KOBE

LA SCELTA DI ANT

Non è Jordan e non è Kobe, ma Anthony Edwards potrebbe davvero diventare l’erede delle due più grandi guardie nella storia del gioco. E anche la stella dei Timberwolves è protagonista di un cambio di numero, con il passaggio dall’1 al 5 avvenuto nell’estate del 2023 nel tentativo di rendere omaggio alla made e alla nonna, entrambe scomparse quando Ant aveva solo 14 anni ed entrambe venute a mancare il giorno 5 anche se di mesi diversi

LA SCELTA DI ANT