Introduzione
Sembra sia trascorsa un’eternità, ma dal primo, storico titolo nella storia della franchigia è passato poco più di un anno. Nelle ultime sessioni di mercato, però, i Nuggets hanno continuato a perdere pezzi importanti del roster che nel 2023 aveva compiuto l’impresa. E ora, dopo aver detto addio anche a Kentavious Caldwell-Pope e aver puntato su Russell Westbrook, Denver sembra essere rimasta un passo indietro rispetto alle migliori squadre della Western Conference
GLI APPUNTAMENTI IMPERDIBILI DELLA NUOVA STAGIONE NBA 2024-25
Quello che devi sapere
UN TRIONFO STORICO
Quella dei Nuggets ai playoff del 2023 è stata una delle cavalcate più esaltanti degli ultimi anni e, dopo aver vinto il primo titolo nella storia della franchigia, Jokic e compagni sembravano aver posato le fondamenta di una vera e propria dinastia
IL MODELLO SAN ANTONIO
Più che a una dinastia, però, a Denver pensavano di poter diventare i nuovi San Antonio Spurs, ovvero una squadra in grado di essere competitiva per oltre un decennio attorno ad un gruppo ben definito di giocatori. Ad ammetterlo era stato il GM Calvin Booth nel tentativo di spiegare alcune mosse di mercato alquanto controverse
PRIMO ADDIO: IL SESTO UOMO IDEALE
Il peso avuto da Bruce Brown nella conquista del titolo NBA 2023 è fuori discussione, così come è fuori discussione il fatto che l’offerta fatta al giocatore da Indiana nell’estate dello scorso anno (45 milioni di dollari per due anni) non fosse pareggiabile da Denver. E se la decisione di lasciarlo andare era comprensibile dal punto di vista salariale, era da subito evidente che i Nuggets avrebbero sofferto l’assenza di un sesto uomo perfetto e in grado di agire anche da equilibratore tattico
SECONDO ADDIO: IL GRANDE VETERANO
L’altro addio doloroso dell’estate 2023 era stato quello a Jeff Green. Rispetto a Brown il super veterano aveva avuto un ruolo meno decisivo nella conquista del titolo, ma la sua presenza nello spogliatoio è comunque mancata nel tentativo fallito di bissare il trionfo
UN CROLLO INCREDIBILE
Nonostante le rinunce a Brown e Green, secondo molti i Nuggets rimanevano i favoriti per uscire vincitori di playoff della Western Conference. Una convinzione coltivata anche dai diretti interessati, protagonisti però di un brusco risveglio nella rimonta da -20 subita in gara-7 da Minnesota. Una sconfitta clamorosa che ha dato il via ad un’altra estate complicata per Denver
UNA NUOVA RINUNCIA: KCP
Un po' come successo un anno prima, anche il mercato 2024 di Denver è stato caratterizzato da rinunce guidate da esigenze economiche. Così, a fare le valigie è stato Kentavious Caldwell- Pope, altro pezzo fondamentale della squadra campione nel 2023 e migrato verso Orlando. Ancora più che per Brown e Green, la rinuncia a KCP ha aperto un buco evidente nel quintetto di coach Malone
IL SACRIFICIO DI REGGIE JACKSON
Di certo non paragonabile a KCP per peso all’interno degli equilibri di squadra, nella sua unica stagione a Denver Jackson ha rappresentato una buona alternativa dalla panchina, partendo anche in quintetto durante la prolungata assenza di Murray. Eppure, anche lui è stato spedito altrove alla ricerca di una flessibilità salariale (e forse anche tattica) diversa e migliore rispetto a quella prospettata dalla presenza dell’ex Clippers a roster
SCELTE DI MERCATO CURIOSE
Un monte salari fortemente congestionato dai contratti dei big four Jokic-Murray-Gordon-Porter Jr. e lo spettro del temutissimo “second apron” introdotto dal nuovo accordo collettivo hanno di fatto indirizzato il mercato dei Nuggets verso scelte diciamo così creative. E i nomi fatti arrivare in Colorado hanno fatto parecchio discutere
SARIC: UN CAMBIO PER JOKIC
Quello del croato è forse l’arrivo meno controverso nel mercato di Denver. Saric, infatti, se in buone condizioni fisiche può rappresentare una discreta alternativa a Jokic nel ruolo di lungo in grado di creare gioco per i compagni
WESTBROOK: UN INCASTRO COMPLICATO
Decisamente più controverso è invece stato l’arrivo di Westbrook, liberatosi dal contratto con Utah dopo che i Clippers l’avevano di fatto scaricato nella trade con i Jazz. Per storia personale, attitudine e caratteristiche tecniche l’ex Thunder e Wizards appare piuttosto distante rispetto alle esigenze dei Nuggets, ma il suo approdo in Colorado pare sia stato caldeggiato direttamente da Jokic
LE DECISIONI CHE ATTENDONO COACH MALONE
A poco più di un anno dalla conquista del titolo, quindi, coach Mike Malone dovrà reinventare in maniera profonda le rotazioni della squadra. Oltre ai quattro titolari certi, infatti, sono ben poche le certezze a sua disposizione. E le decisioni che lo attendono partono prima di tutto da quella che riguarda il giocatore che prenderà il posto di Caldwell-Pope nel quintetto iniziale dei Nuggets
CHRISTIAN BRAUN: ULTIMA CHIAMATA?
L’annata da rookie di Braun, chiusa con qualche giocata importante nella squadra che aveva vinto il titolo, sembrava la premessa ad un percorso di crescita rapido e quasi inevitabile. Investito del ruolo di sesto uomo che era stato di Brown, però, l’ex Kansas ha faticato parecchio. E ora Malone potrebbe lanciarlo in quintetto al fianco di Murray, probabilmente più per mancanza di alternative che per reale convinzione
I GIOVANI ATTESI AL SALTO DI QUALITÀ
Se le speranze di fare di Zeke Nnaji, alimentate dal quadriennale da 32 milioni di dollari concessogli la scorsa estate, sembrano ormai vaghe, in casa Denver puntano forte sui progressi di Peyton Watson e Julian Strawther. I due, che fin qui hanno mostrato lampi notevoli così come tanta discontinuità, saranno fondamentali per rimpolpare le rotazioni degli esterni dei Nuggets
UN POSSIBILE AIUTO DAL DRAFT
A Denver paiono riporre molte aspettative anche in DaRon Holmes, pescato con la 22° scelta all’ultimo Draft e nei piani dei Nuggets possibile alternativa a Gordon. La speranza, poi, è che almeno uno tra Jalen Pickett e Hunter Tyson, scelti rispettivamente alla 32° e alla 37° posizione al Draft 2023, possa trasformarsi in un giocatore in grado di fornire qualche minuto di qualità in uscita dalla panchina
I NUGGETS SONO ANCORA UNA CONTENDER?
La domanda è inevitabile, un po’ per via del successo del 2023 e un po’ per la presenza a roster di quello che rimane il miglior giocatore di pallacanestro del pianeta. La risposta non è affatto semplice, perché come detto le certezze in casa Nuggets si sono ulteriormente assottigliate e perché la concorrenza a Ovest si è fatta sempre più serrata
- UN TRIONFO STORICO
- IL MODELLO SAN ANTONIO
- PRIMO ADDIO: IL SESTO UOMO IDEALE
- SECONDO ADDIO: IL GRANDE VETERANO
- UN CROLLO INCREDIBILE
- UNA NUOVA RINUNCIA: KCP
- IL SACRIFICIO DI REGGIE JACKSON
- SCELTE DI MERCATO CURIOSE
- SARIC: UN CAMBIO PER JOKIC
- WESTBROOK: UN INCASTRO COMPLICATO
- LE DECISIONI CHE ATTENDONO COACH MALONE
- CHRISTIAN BRAUN: ULTIMA CHIAMATA?
- I GIOVANI ATTESI AL SALTO DI QUALITÀ
- UN POSSIBILE AIUTO DAL DRAFT
- I NUGGETS SONO ANCORA UNA CONTENDER?