Introduzione
I Giochi Olimpici di Parigi 2024 hanno sottolineato ancora una volta quanto la distanza tra gli Stati Uniti e il resto del mondo sia sempre più sottile. Il sito HoopsHype ha messo in classifica i migliori 25 giocatori di sempre a non aver mai messo piede in NBA, pur avendo una carriera professionistica di alto livello al di fuori della National Basketball League. Per questo dalla classifica mancano leggende del college come Len Bias o dello streetball come Pee Wee Kirkland, mentre ci sono numerosi giocatori della ABA che non hanno mai fatto il salto nella NBA
Quello che devi sapere
25. MANUEL RAGA
Nel 1970 è stato il primo giocatore da una lega estera a venire scelto al Draft, alla numero 167 (!) dagli Atlanta Hawks. Il messicano però non è mai andato negli States, guidando il suo paese all’epoca d’oro del basket e vincendo tre Scudetti, tre Coppe Italia e tre Coppe dei Campioni in sei anni a Varese, dove “il messicano volante” è stato nominato cittadino onorario nel 2010
24. MARQUES HAYNES
Leggenda degli Harlem Globetrotters, avrebbe potuto giocare nella NBA degli anni ’50 ma rifiutò le offerte di Warriors e Lakers per girare il mondo disputando (a suo dire) 12.000 partite in più di 100 paesi diversi, venendo nominato nella Hall of Fame nel 1998
23. GREGOR FUCKA
Il primo dei due italiani in classifica è un giocatore con diversi anni di anticipo rispetto allo sviluppo della pallacanestro, con un ambidestrismo micidiale e una carriera che lo ha visto vincere tanto in Italia quanto in Spagna, per non parlare dei successi con la nazionale. I Clippers lo avrebbero voluto nel 1997, ma scelse di rimanere nel Vecchio Continente a dominare fino a 40 anni
22. MIRZA DELIBASIC
Talento offensivo delizioso tanto da meritarsi paragoni con Pete Maravich, negli anni ’70 e ’80 è diventato una leggenda della Jugoslavia ma soprattutto della Bosnia Erzegovina, di cui è stato nominato miglior atleta di sempre nel 2000
21. JUAN ANTONIO SAN EPIFANIO
Meglio noto come “Epi”, è stato ultimo tedoforo a Barcellona 1992, nonché nominato miglior giocatore europei degli anni ’80 secondo il quotidiano francese L’Equipe. Il suo morbidissimo tiro in sospensione lo ha reso una leggenda del Barcellona
20. KYLE HINES
Un raro caso di giocatore americano che ha fatto fortuna in tempi recenti lontano dagli USA, diventando una leggenda dell’Eurolega (quattro volte campione e tre volte votato come miglior difensore), senza mai andare oltre a qualche comparsata estiva per Hornets, Magic e Pelicans
19. DIMITRIS DIAMANTIDIS
Gli Stati Uniti se lo ricordano bene soprattutto ai Mondiali del 2006, dove dimostrò ampiamente di poter reggere il campo anche contro gli atleti della NBA. Probabilmente il miglior difensore dell’Eurolega in epoca moderna, il suo playmaking altruista non si vedeva sui tabellini ma aveva un impatto enorme in campo
18. DAREL CARRIER
Tre volte All-Star della ABA in sei anni, tiratore eccezionale (85% ai liberi in carriera), votato come uno dei migliori giocatori nella storia della lega “rivale” della NBA negli anni ’60 e ’70 prima della fusione nel 1976
17. RADIVOJ KORAC
Ben prima di Nikola Jokic, la città di Sombor era conosciuta per aver dato i natali a Korac, il miglior giocatore europeo degli anni ’60 — quando segnò 99 punti in una partita, ancora oggi record per una competizione europea. Come Drazen Petrovic, anche lui è scomparso tragicamente in un incidente automobilistico nel 1969
16. THEODOROS PAPALOUKAS
Playmaker di oltre due metri e passatore meraviglioso, nel triennio 2006-2008 è stato con ogni probabilità il miglior giocatore europeo nonché uno dei migliori al mondo, come dimostrato anche ai Mondiali di Giappone 2006
15. SHERMAN WHITE
Nativo di Philadelphia, negli anni ’50 sembrava destinato a una sensazionale carriera in NBA dopo aver dominato al college, ma per uno scandalo di scommesse per il quale è stato trovato colpevole è stato bandito per sempre dalla NBA, senza mai far vedere quello di cui sarebbe stato capace
14. DRAGAN KICANOVIC
Altro membro della generazione d’oro del basket jugoslavo, sarebbe stato ancora più dominante se fosse esistita la linea del tiro da tre punti. Uno dei giocatori più creativi di sempre, indipendentemente dall’era
13. DINO MENEGHIN
Probabilmente il miglior giocatore italiano di sempre, sicuramente il più vincente con 7 Coppe Campioni e 12 Scudetti oltre che un argento olimpico e un oro europeo con la Nazionale. Scelto alla numero 182 dai soliti Atlanta Hawks nel Draft del 1970, non ha mai fatto il salto — anche perché non era al corrente di essere stato scelto
12. WLAMIR MARQUES
Stella assoluta del basket FIBA degli anni ’60, ha guidato il Brasile a due medaglie d’oro ai Mondiali e a due bronzi olimpici. Soprannominato “Diablo Loiro” (il diavolo biondo), non è mai uscito dal suo paese natale, ma nelle competizioni internazionali si è fatto ampiamente notare
11. RED ROBBINS
Otto anni nella ABA, campione con Utah nel 1971 e uno dei migliori giocatori della lega, una macchina da rimbalzi (doppia cifra abbondante di media) e una mano sottovalutata, segnando il 41% delle sue conclusioni dall’arco nel 1972
10. DRAZEN DALIPAGIC
Con i suoi iconici baffi ha mostrato che anche gli europei potevano volare sopra il ferro, impressionando anche una leggenda come Red Auerbach che lo avrebbe voluto per i suoi Celtics a metà anni ‘70. Ma la voglia di giocare per la Jugoslavia non ha mai fatto in modo che passasse tra i professionisti della NBA
9. SERGIO LLULL
Storia recente, anzi ancora attuale. Il capitano del Real Madrid è una leggenda vivente, e per anni Daryl Morey ha sognato di portarlo in NBA agli Houston Rockets — senza mai riuscirci. Forse non capiterà più che un giocatore del suo calibro e del suo palmares (tre Euroleghe, sette titoli spagnoli, due medaglie olimpiche, un oro mondiale e tre ori europei) non passi almeno per un anno in NBA
8. KRESIMIR COSIC
Lui l’America l’ha assaggiata, ma solamente al college prima di tornare in patria, preferendo l’Europa alla NBA degli anni ’70. Antesignano del portatore di palla di grandi dimensioni (di fatto un playmaker di 2.09) oltre a vincere tutto in patria ha conquistato anche due Scudetti con la Virtus Bologna
7. BOB NETOLICKY
Uno dei primi lunghi capaci di segnare anche dalla media distanza, doppia doppia di media per gli Indiana Pacers con cui ha vinto due titoli ABA. Era stato scelto nel Draft del 1967 alla 18 dietro un certo Phil Jackson, ma preferì i soldi della ABA senza mai passare in NBA anche se ne avrebbe avuto il talento
6. SERGEI BELOV
Miglior realizzatore della squadra sovietica capace di vincere l’oro alle Olimpiadi di Monaco 1972, ha dominato in lungo e in largo in Europa conquistando 15 medaglie con la nazionale e quattro Coppe Campioni
5. WARREN JABALI
Uno dei migliori giocatori della ABA dal 1968 al 1975, un anno prima che avvenisse la fusione con la NBA. Rookie dell’Anno e campione con gli Oakland Oaks al debutto, viaggiando a quasi 29 punti e 13 rimbalzi di media, la leggenda Rick Barry lo paragonò a Oscar Robertson — anzi, “Robertson non poteva pareggiare la sua forza fisica e la sua capacità di salto”
4. NIKOS GALIS
Nato in New Jersey e stella a Seton Hall, Galis avrebbe potuto giocare per i Celtics se non si fosse infortunato al training camp — decidendo poi di abbracciare le sue origini greche per dominare in Europa, trascinando la nazionale greca (che prima di lui non aveva grande tradizione cestistica) all’oro agli Europei del 1987
3. OSCAR SCHMIDT
La “Mao Santa”, ancora oggi miglior realizzatore nella storia delle Olimpiadi, probabilmente il miglior realizzatore di sempre a non essere mai arrivato in NBA. Tirava tutto quello che gli passava per le mani, motivo per cui probabilmente in NBA non avrebbe avuto lo stesso impatto che ha avuto fuori, però segnava praticamente sempre, perciò aveva ragione lui. Solo LeBron James ha superato i 49.737 punti che ha segnato in carriera
2. DEJAN BODIROGA
Uno dei giocatori più eleganti e raffinati di sempre, nonché uno dei più vincenti ovunque sia andato sia a livello di club che di nazionale. Il suo atletismo sotto media è sempre stato indicato come uno dei motivi per cui non ha fatto il salto, ma con l’intelligenza cestistica avrebbe ampiamente compensato. I Sacramento Kings hanno avuto i diritti su di lui dal 1995 al 2017 (dieci anni dopo il suo ritiro), ma senza mai convincerlo ad andare in NBA
1. ROGER BROWN
Il giocatore franchigia degli Indiana Pacers ben prima di Reggie Miller (che lo ha definito “il più grande Pacer di sempre”), con tre titoli ABA in bacheca. Anche per lui il problema fu di scommesse, venendo bandito sia dalla NCAA che dalla NBA. Ciò nonostante è stato inserito nella Hall of Fame nel 2013, il che dice tutto di quanto fosse grande
- 25. MANUEL RAGA
- 24. MARQUES HAYNES
- 23. GREGOR FUCKA
- 22. MIRZA DELIBASIC
- 21. JUAN ANTONIO SAN EPIFANIO
- 20. KYLE HINES
- 19. DIMITRIS DIAMANTIDIS
- 18. DAREL CARRIER
- 17. RADIVOJ KORAC
- 16. THEODOROS PAPALOUKAS
- 15. SHERMAN WHITE
- 14. DRAGAN KICANOVIC
- 13. DINO MENEGHIN
- 12. WLAMIR MARQUES
- 11. RED ROBBINS
- 10. DRAZEN DALIPAGIC
- 9. SERGIO LLULL
- 8. KRESIMIR COSIC
- 7. BOB NETOLICKY
- 6. SERGEI BELOV
- 5. WARREN JABALI
- 4. NIKOS GALIS
- 3. OSCAR SCHMIDT
- 2. DEJAN BODIROGA
- 1. ROGER BROWN