NBA, da Wemby a Banchero e Haliburton: chi segnerà per primo un "cinquantello"?
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Sono tra i migliori talenti di tutta la lega, qualcuno di loro ha già incontrato importanti successi sia a livello personale che di squadra, ma nessuno è ancora riuscito a segnare 50 punti in una singola partita. L’impresa, quasi un passaggio obbligato per arrivare allo status di superstar, è però nelle loro corde. Resta solo da vedere chi tra questi giovani in rampa di lancio ci riuscirà per primo
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- Ci sono i 100 punti di Wilt Chamberlain, gli 81 di Kobe Bryant e, più recentemente, i 73 di Luka Doncic e i 70 di Joel Embiid. Una cosa è certa: per diventare una vera supestar della NBA occorre passare attraverso una prestazione iconica. E se le vette di Wilt, Kobe e soci sono forse quasi impossibili da raggiungere, il vero passo obbligato consiste nel far registrare almeno un “cinquantello”. Facile da dire, meno facile da fare, anche se si dispone di un talento spropositato
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- La NBA non ha certo problemi di ricambio generazionale, anzi, sono diversi i giocatori giovani che attendono di poter diventare il volto della lega. Tra questi ce ne sono sei che in un modo o nell’altro hanno già fatto vedere di essere diversi da tutti gli altri, ma a cui non è ancora riuscita l’impresa di segnare almeno 50 punti in una singola partita. Impresa che potrebbe arrivare già nella prossima stagione…
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- La sua carriera in NBA è stata fin qui frenata dagli infortuni, ma nella rinnovata versione degli Hornets che si preparano ad affrontare la prossima stagione LaMelo potrebbe davvero sbocciare in maniera definitiva
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- Rookie dell’anno, confermatosi alla grande anche nella sua seconda stagione in NBA, Banchero è atteso ad un ulteriore salto di qualità insieme ai suoi Magic. Il talento non gli manca, e un’estate trascorsa a lavorare sui tanti margini di miglioramento potrebbe regalargli un’annata da incorniciare
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- Per inclinazione Haliburton preferisce servire i compagni piuttosto che mettersi in proprio, ma soprattutto dal suo sbarco a Indiana ha fatto vedere di essere in grado di mettere con facilità punti a tabellino. E in un attacco che viaggia sempre con giri altissimi la prestazione da record appare dietro l’angolo
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- Quando sta bene, nella metà campo offensiva Williamson è una macchina da canestri quasi inarrestabile. Il vero punto di domanda rimane legato alle sue precarie condizioni fisiche, ma se Zion dovesse riuscire a rimanere sano il “cinquantello” dovrebbe essere dietro l’angolo