NBA, JJ Redick ha già le idee chiare: ecco quale sarà il nuovo quintetto base dei Lakers
All’inizio della stagione manca poco meno di un mese, ma in vista dell’imminente training camp il nuovo coach dei Lakers sembra avere già le idee chiare. Al debutto assoluto in panchina, JJ Redick dice di aver in mente il quintetto con cui la squadra inizierà la regular season. La squadra, come da previsioni, girerà ancora attorno a LeBron James e Anthony Davis, affiancati da altri tre titolari reduci da un’annata complicata
TRE SQUADRE DESTINATE A MIGLIORARE E TRE DESTINATE A PEGGIORARE
- Tanti alti e bassi, un record di 47 vittorie e 35 sconfitte in regular season, il successo al play-in su New Orleans e poi la netta eliminazione per mano dei Nuggets al primo turno dei playoff. La scorsa stagione ha visto i Lakers rimanere tutto sommato delusi, e la gestione ritenuta non ottimale della squadra è costata il posto a coach Darvin Ham
- Dopo una lunga telenovela che ha coinvolto diversi altri nomi, in estate i Lakers hanno deciso di affidare la panchina a JJ Redick. Ex giocatore dalla lunga esperienza in NBA e ritiratosi nel 2021, Redick è un debuttante assoluto nel ruolo di capo allenatore e da lui la dirigenza gialloviola si aspetta una ventata di freschezza e entusiasmo
- Le scelte al Draft di Dalton Knecht e Bronny James rappresentano di fatto le uniche vere novità in un roster che ha visto all’ultimo momento l’aggiunta di Christian Koloko, arrivato per sostituire l’infortunato Christian Wood e per rimpolpare un reparto lunghi già piuttosto esiguo dal punto di vista numerico
- L’organico messo a disposizione di Redick sarà quindi di fatto lo stesso con cui Ham ha dovuto barcamenarsi durante la scorsa stagione. Le speranze di un miglioramento in casa Lakers passano dal recupero di infortunati come Gabe Vincent (11 partite giocate la scorsa stagione) e Jared Vanderbilt (29 presenze totali), così come dalla crescita di giovani di buone prospettive come Max Christie
- Reduce dall’avventura come commentatore televisivo, l’ex Clippers e Sixers ha da sempre messo in mostra una capacità di lettura e comprensione del gioco di alto livello. Tra le idee per migliorare il rendimento della squadra, rivelate nel podcast “The Lowe Post” con Zach Lowe, ci sono l’intenzione di sfruttare maggiormente il pitturato e di tentare più triple
- Sempre all’interno di “The Lowe Post”, Redick ha poi rivelato di avere già le idee chiare a proposito dello starting five con cui ha intenzione di iniziare la stagione. “Cominceremo con il quintetto che la scorsa stagione ha mandato a referto 23 vittorie e 10 sconfitte” ha dichiarato il coach dei Lakers, riferendosi al quintetto più utilizzato anche nella scorsa stagione e che nei 388 minuti giocati ha battuto gli avversari con un margine di 6.8 punti su 100 possessi
- D’Angelo Russell
- 18 punti, 6.3 assist e 3.1 rimbalzi di media
- Una migliore gestione dei possessi offensivi e una più attenta selezione dei tiri, oltre a un apporto almeno sufficiente in difesa, dove l’ex T’Wolves e Warriors non brilla per efficacia e dedizione
- Austin Reaves
- 15.9 punti, 5.5 assist e 4.3 rimbalzi di media
- In sostanza di tornare quello di due stagioni fa: creatore di gioco e finalizzatore in grado di alternarsi con LeBron sui possessi decisivi delle partite e portatore sano di una quantomai necessaria dose di energia
- Rui Hachimura
- 13.6 punti, 1.2 assist e 4.3 rimbalzi di media
- Un apporto fisico e atletico fondamentale per un quintetto dall’età media piuttosto elevata, la difesa sul più pericoloso degli avversari e una buona affidabilità al tiro sugli scarichi
- LeBron James
- 25.7 punti, 8.3 assist e 7.3 rimbalzi di media
- Dosare le forze, se possibile, durante la regular season, in modo da arrivare a primavera nelle migliori condizioni fisiche possibili. Sul resto c’è poco da chiedere o spiegare a quella che è a tutti gli effetti una leggenda vivente del basket
- Anthony Davis
- 24.7 punti, 3.5 assist e 12.6 rimbalzi di media
- Sacrificarsi ancora nell’occupare il posto di unico lungo di ruolo mai troppo amato, continuare a essere una presenza intimidatoria in difesa e se possibile aumentare l’efficacia al tiro dalla media e lunga distanza